Tracce di vita

Nigergate, il dossier di Romauno scandalo costato una guerra


Hans Blix, svedese, è stato ministro degli Esteri del suo Paese, direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) e, dal 2000 al 2003, direttore esecutivo della Commissione di monitoraggio, verifica e ispezione delle Nazioni Unite per l'Iraq (Unmovic). È un testimone privilegiato del "Nigergate" perché doveva essere lui, come direttore Unmovic, a dover bere per primo la "bufala" dello shopping nigerino di Saddam Hussein. Blix non l'ha bevuta e oggi dice: "I documenti italiani sullo yellowcake nigerino sono stati la prova più spettacolare utilizzata per giustificare la guerra in Iraq. Direi ne sono stati la chiave, soprattutto perché combinati con l'altrettanto falsa informazione sull'acquisizione da parte dell'Iraq di tubi di alluminio per la costruzione di centrifughe per l'arricchimento di uranio. I documenti italiani sullo yellowcake sono stati l'informazione alla base delle celebri sedici parole pronunciate da Bush nel discorso sullo stato dell'Unione il 28 gennaio 2003".