Tracce di vita

come un filo di sabbia come il sorriso di un volto notturno


Quando ti incontrerò parleremo a lungo (forse, …che mai i desideri si realizzano a pieno e la vita pare un’occasione perduta, e tu ancora cerchi l’anello che non tiene, non hai capito che nulla tiene quando arriva la tempesta, la piena delle acque che tutto travolge. E questo è sempre meglio dell’arida steppa). Sì discorrere dolcemente d’amore, passeggiando lungo il greto del torrente dove sbocciano le margherite, o a maggio raccogliendo i fiori di ginestra sulle colline. La ginestra che pure a te piace, con quel colore giallo d’oro che tanto ricorda i tuoi capelli. Saliremo sulle colline erbose e vedremo i paesi distesi come presepi in fondo alle valli. Lì in alto, dove il cielo è più vicino, tra le pietre riarse, sentiremo il profumo della lavanda e coglieremo il mirto divino. Lo intrecceremo e ne faremo corone che ci porremo sul capo. E dolce il vento leggero, la brezza del meriggio, ci porterà le voci lontane e passato e presente saranno una cosa sola. Sarà così che ti vedrò e avrai un fiore tra i capelli. E mi specchierò nei tuoi occhi torbidi e angelici e ti accarezzerò con lo sguardo i seni gravidi di vertigine. D’altronde che piaccia o no sei la mia poesia, la musa che mi ispira. Ma a volte ti nascondi tra le rocce e non so se tra rocce il tuo pallido viso m'apparve, o sorriso di lontananze ignote … Fosti, la china eburnea … E ancora ti chiamo ti chiamo Chimera.  Portami verso sud là dove l’aria è leggera e dove fioriscono i limoni. Mi ha stancato questa vita da marinaio; sempre il mare non coltivato dove è facile perdere i pensieri. Il vero approdo, un caldo porto. E ancora mi stupisco ripensando a come mi venne in mente di gridare con gioia: ‘mare, mare’; dopo aver superato le montagne