calcio e milan

Ritorno di fiamma


03.07.2011 08:00
      Un nome che fa sognare, un giocatore che nell’ultima apparizione a San Siro ha incantato la scala del calcio per la sua eleganza e la sua propensione allo spettacolo. Era la fine di aprile quando, nella semifinale di andata di TIM Cup tra Milan e Palermo, Javier Pastore incantò “la Scala del calcio” con una prestazione maiuscola, condita da giocate che solo un fuoriclasse ha nelle sue corde. Nel gioco dei possibili mister X, il nome del “Flaco” non era mai stato fatto per vari motivi, in primis su tutti la difficoltà nel trattare con Maurizio Zamparini. Ariedo Braida, direttore sportivo dei rossoneri, aveva segnalato Pastore a suo tempo, quando il trequartista argentino era una giovane promessa dell’Huracan ma, come troppo spesso è accaduto, non gli venne data retta e i risultati raggiunti dal fantasista sono sotto gli occhi di tutti. Un’operazione che tre anni fa sarebbe costata non più di 8 milioni di euro, gli stessi spesi per Kakà dal San Paolo, e che ora, invece, si preannuncia come un bagno di sangue per chiunque voglia provare ad accaparrarsi Javier, il cui cartellino è a metà tra il Palermo e Marcelo Simonian, il suo agente. Proprio per questo motivo la valutazione è molto alta: oltre al valore indiscusso del giocatore, c’è anche la spartizione, quasi al 50%, dell’eventuale introito tra club e procuratore il che rende tutto più difficile ma l’assenza dei rosanero dalla Champions potrebbe consentire a Galliani di trovare l’escamotage giusto per uno giocatore che, questo si, sarebbe da San Siro.