VITA DA MILANISTA

LO SCORSO ANNO ANDAI AL TROFEO BERLUSCONI


Quante cose sono cambiate rispetto allo scorso anno.A San Siro c'era un'atmosfera (caldissima dal punto di vista climatico, un caldo mai visto) da post sbornia dopo scudetto e derby vinto in supercoppa italiana, avevamo una squadra fortissima, eravamo ancora in attesa di mister X e avevamo un gioco rodato (ci presentammo rimaneggiati ma dominammo i gobbi almeno per un'ora buona).La Juve era col morale basso, due settimi posti consecutivi, il record di sconfitte della propria storia nell'ultima stagione, un allenatore nuovo con un nuovo gioco da far assimilare a numerosi nuovi giocatori.Vincemmo bene con un gran gol di Boateng e una splendida punizione di Seedorf.Ma essendo quella una partita tradizionalmente maledetta, la vittoria non solo portò in dote la sfiga che ci vede perdenti in campionato quando alziamo la coppa di Luigi, ma fu il prologo perfetto della stagione che ci attendeva: crociato a Flamini, infortunio nel primo tempo a Boateng e Taiwo.Ci ritroviamo un anno dopo quasi a condizioni invertite, i gobbi sulle ali dell'entusiasmo (con un mercato florido a differenza nostra dello scorso anno e anche di questo), un gioco ben definito e le vittorie in campionato e supercoppa italiana (e stanno ancora cercando il top player in avanti, non scordiamolo).Noi a pezzi senza + i due unici fuoriclasse che avevamo, con gente scoglionata (vedi Cassano e Mexes), con tutto l'ambiente rossonero col morale sotto i tacchi (la prevedibile presa di posizione della nostra ex curva con striscioni di plastica a favore della società contribuirà a declassare il morale di chi ama veramente il Milan), con Allegri già rimproverato ad agosto dalla dirigenza (significativa cartina tornasole in termini di ricerca futura di capro espiatorio) e con prospettive di mercato praticamente nulle.Il tutto in 12 mesi, pazzesco.