VITA DA MILANISTA

IL MILAN ATTUALE


Mi sembra di assistere ad una specie di entità travestita (e pure male visto la casacca di quest'anno) da Milan.Non mi riconosco nella squadra, in alcun giocatore in particolare, nell'allenatore, nella dirigenza che mi ha preso in modo ignobile per i fondelli (per non parlare dell'improvvisazione e della mancanza di pianificazione), nella nostra curva asservita in modo impensabile (con i parametri di riferimento di ciò che è stata) ai poteri forti.La prima volta che ho messo il becco a San Siro era il marzo del 1973 (per la cronaca doppietta di Benetti contro la Fiorentina, avevo  4 anni e mezzo e mio padre aveva iniziato a portarmi con lui a San Siro) e da allora ad oggi MAI e ripeto MAI ho assistito ad un smantellamento di questa tipologia (nella prima retrocessione rimasero praticamente tutti, nella seconda retrocessione le partenze illustri furono colmate da arrivi intelligenti e funzionali al campionato cadetto).Uno smantellamento non solo nei termini numerici (molti senatori erano a fine corsa, ovvio) ma in termini di estirpazione dell'anima rossonera dalla squadra e da ciò che vi ruota attorno, non trovo traccia in nessun contesto di Milan di un'anima rossonera.Ecco il perché dello smarrimento della gran parte del popolo rossonero, quello che vive il Milan anche nella quotidianità della propria esistenza, dall'oggi al domani ci si trova soli, ecco la parola che stentavo a trovare: solitudine.Paradossalmente (ma non troppo) la solitudine che è scaturita da questa situazione non è quella della squadra costretta a giocare in uno stadio semivuoto formato sugli spalti da poche scimmiette ammaestrate, ma è quella che ognuno di noi che ama il Milan sente dentro di sé.Per non parlare della mancanza di prospettive, di un sabato del villaggio che di fatto risulta inarrivabile, non riesco nemmeno a sognare nel breve medio periodo ad un qualcosa che possa di fatto ribaltare la situazione.Quella cosa là non è il mio Milan, e per quella cosa là come descritto sopra non intendo solo la squadra.Il mio Milan, oltre che nei ricordi, attualmente è rappresentato dalla vecchia guardia (ma anche nuova in determinati casi) di tifosi come me che hanno le stesse sensazioni ed emozioni e che rivendicano i propri diritti di non stravolgere un DNA che dal 1899 ha iniziato ad intrappolare i nostri cuori rossoneri.Forza vecchio Milan, speriamo di ritrovarti presto.