Mobbing.

Mobbing: Una lenta discesa all'inferno (8). Non c'è mai limite alla perfidia del mio capo.


Questa mattina ho sentito la mia amica ed ex collega. E' stata la persona che in questi anni mi è stata più vicina all'interno dell'azienda. E' stata lei specie nel periodo più cupo a sostenermi e dimostrarmi più affetto tra i colleghi. Anche lei ad un certo punto per contrasti interni all'azienda è stata quasi obbligata a licenziarsi, e dal quel momento mi sono sentito più solo ed indifeso. Oggi mi ha dato una triste notizia che mi farà sicuramente stare male.Ebbene ho avuto la triste constatazione che la perfidia e l'intento persecutorio del mio capo non si è placcato con il mio licenziamento.Mentre scrivo ho le lacrime agli occhi e stento quasi a crederci. Quel bastardo, vistosi in difficoltà, dovuta alla mia mancanza e al mio ruolo rimasto ormai scoperto, ha proposto a lei di rientrare in azienda e ricoprire la mia mansione.Dovevo immaginarmelo.Conosceva benissimo quale rapporto di amicizia ci fosse tra noi, e quasi come un talebano che cerca scudo tra i civili dagli attacchi dell'occidente, si è servito della mia grande amica e del nostro rapporto e sentimento, per proteggersi da una mia ipotetica causa di impugnazione. Forse, a causa della rabbia che provo in questo momento, il mio post potrebbe sembrare poco chiaro e confuso ma cercherò di spiegarmi meglio.Uno dei motivi che mi spinge ad impugnare il mio licenziamento e appunto dimostrare non solo il mio ruolo reale all'interno dell'azienda ma la necessita da parte del mio capo di non poter fare a meno del ruolo strategico che io stesso ricoprivo,non il ruolo del semplice assistente ai clienti ma quello più rilevante di coordinatore commerciale dell'area più importante dell'azienda, Infatti qualunque vendita e dunque guadagno dell'azienda proviene e scaturisce dall'appuntamento iniziale fissato dai miei ex collaboratori del call center, traino e propulsore di tutta la macchina commerciale. Venendo meno alle motivazioni citate nella lettera di licenziamento in questi 2 punti:“La Direzione aziendale ha deciso di sopprimere in via definitiva il ruolo di supporto alla clientela pre e post vendita da lei attualmente ricoperto”. “La direzione ha naturalmente valutato la possibilità di utilizzare la professionalità da lei acquisita adibendola ad altre mansioni equivalenti ma, purtroppo, all'interno dell'organigramma aziendale non sono state individuate altre posizioni di lavoro nelle quali lei possa essere utilmente impiegato”.L'astuto bastardo (mi scuso per la ripetizione dell'epiteto ma è voluta) ha pensato che mai e poi mai farei causa all'azienda compromettendo il ruolo e lo stipendio della mia cara amica.Ha pensato, a detta della mia amica, di non far per ora risultare ufficialmente il suo incarico e la sua retribuzione agendo anche in questo modo del tutto fuori legge. Infatti integrerà la sua retribuzione,all'interno dei compensi (e quindi in nero) di suo marito attualmente venditore della stessa azienda. In questo modo non risulterà, per almeno i primi mesi, di aver avuto il bisogno di ricoprire “altre posizioni” dopo il mio licenziamento. Stasera informerò il mio avvocato, credo che le cose inizino a complicarsi. Sono molto preoccupato. Dovrò stare attento a non ledere il lavoro della mia amica o andare avanti? Spero che l'avvocato trovi una soluzione indolore.