BETABLOG

SFRUTTATI E SFRUTTATORI


Riprendo e approndisco un tema trattato sul blog di un'altra persona prendendo spunto da un vecchio film che ho rivisto un paio di mesi fa. Si tratta di "Finchè c'è guerra c'è speranza", di e con Alberto Sordi. Il film è un vero pugno nello stomaco ed è attualissimo nonostante siano passati quasi 40 anni. Il messaggio che il film vuole dare è che siamo noi che viviamo nel benessere i veri mandanti delle guerre nei paesi del terzo mondo, noi con le nostre pretese e la nostra ipocrisia. Le guerre muovono l'economia e fanno sì che noi occidentali possiamo depredare le immense risorse di molti paesi poverissimi.Pochi pensano che se uno smartphone dell''ultima generazione è ormai accessibile quasi a tutte le tasche, che se una maglietta firmata la paghi meno di 50 euro è perchè c'è una manodopera sfruttata, malpagata e non tutelata dal punto di vita della salute e molto spesso questi prodotti sono pure il frutto di lavoro minorile.Le manine dei bambini sono molto adatte a cucire o assemblare componenti elettronici di piccolissime dimensioni e questi bambini non sanno proprio niente di diritti sindacali e nei lora paesi nessuno li tutela. In altre parole, se una stretta minoranza di abitanti della terra vive nel lusso e nel benessere è perchè la maggioranza vive in condizioni di estrema indigenza e sfruttamento. Ed è utopico pensare che in un futuro ci possa essere benessere per tutti, chi crede una cosa del genere non sa in che mondo vive oppure fa finta di non vedere.Molti si riempono la bocca di paroloni buonisti ma vorrei vedere se poi messi alle strette sarebbero disposti a rinunciare a un pò del proprio benessere per donare agli altri, non facendo una adozione a distanza o qualche offerta via sms di quando in quando, ma a fare a meno di tutto ciò che non è strettamente necessario per la sopravvivenza quotidiana.