Animaletti Carini

e battute crudeli. Per bilanciare.

Creato da alto_forte_romantico il 08/05/2010

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Il contagio

Post n°100 pubblicato il 28 Giugno 2013 da alto_forte_romantico

Mi piace tanto la Rete.

Tutti che parlano di tutto!

Fuori mutismo assoluto ( a parte i bar, che non frequento), tutto succede qui dentro. 

Certo, tutto è meritevole di una trattazione, perchè alla fine tutto concorre a creare il mio mondo. E il vostro, ovvio.

Ad esempio, mi viene in mente che si potrebbe iniziare da qui, da quello che uso per scrivere. Uso LibreOffice e il mio tempo libero, rubato al sonno.

Molto più figo di chi usa MS Office taroccato o della ditta (o ufficio pubblico!) e scrive durante l'orario di lavoro.

Ok, ma non è così importante, il mondo non crollerà per questo.

Ci sono cose più importanti...si potrebbe fare un bel pippone sulla fame nel mondo. In fin dei conti sono vegano, da 25 anni, faccio il mio bravo orticello, nessuno mi potrebbe contestare più di tanto...ma poi cosa cambierebbe? Andate a dirlo ai bambini che muoiono di fame, che c'è gente che scrive su di loro.

Sai che sollievo ne avrebbero....

Allora si potrebbero lasciar stare le cose grandi ed entrare nel particolare, che forse è più indicato per i nostri giorni, piccoli e alquanto merdosi.

Ad esempio, vi siete mai chiesti perchè portate al collo un ridicolo pezzo di stoffa chiamato cravatta? 

Oppure perchè chi ha un lavoro si deve ammazzare di fatica, mentre c'è chi non lo ha e si deve ammazzare e basta?

Perchè vi interessa di più se una attrice si è rifatta le tette, che non il cibo industriale che mettete nel piatto dei vostri figli?

Perchè il premio Nobel per la pace viene dato a uno che fa la guerra permanentemente?

Oppure vi siete mai chiesti perchè da 30 anni la domenica, dopo lo spettacolo edificante della santa messa del santissimo Padre, vi fanno vedere la Formula 1, uno spettacolo violento, anacronistico e indegno di un mondo che si voglia definire minimamente civile?

Oppure, vi siete mai chiesti se Dio, che in fin dei conti ha creato uno o infiniti universi, è così imbranato che per dirci di non ucciderci l'un l'altro ha bisogno dell'intermediazione di buffi uomini laidi che portano strani cappelli e dai gusti sessuali imbarazzanti?

Troppa roba, e poi.. toccate agli uomini un loro interesse, e vi combatteranno fino alla morte....

A volte mi capita di chiedere a qualcuno se si ricorda di che colore era il cielo, 30 anni fa.

Era blu, se era sereno, oppure era nuvolo e pioveva.

Adesso è color cacarella e solcato da aerei che rilasciano dei gas che lo fanno a quadretti.

Non è colpa mia, sia chiaro, ma se lo ricordate a qualcuno, vi guarderà come se gli aveste appena detto che sua madre non scopava affatto male, a quanto si dice.

Provate a chiedere a qualcuno che ha ancora voglia di ragionare: “qual è il male peggiore che ci affligge?”

Qualcuno dice la corruzione, qualcuno dice gli zingari, un altro dice la Carfagna ecc.

Allora io rispondo che tutto è compreso nella stupidità.

Ma anche se fosse, la stupidità non è eliminabile per decreto. E nemmeno la corruzione.

Per farla breve, io la butto lì: vedo la gente che impazzisce. Sono dappertutto, sono tanti.

No no, non intendo nel mondo, che vuol dire tutto e niente.

Il mondo, col tempo, l'ho chiuso fuori.

Vivo da solo, niente gioie della famiglia, accoltellamenti, liti ecc, niente relazioni, né vita sociale, tutto già visto.

TV gettata nel cassonetto, cinema fermo al 2002, Signs, vero film di merda.

Un minimo di radio, internet con parsimonia.

Quindi, dove sta il mondo per me?

Al lavoro.

Per motivi prettamente alimentari devo ancora recarmi in un lager ogni giorno a recitare una parte, non importa se e cosa produco, l'importante è che io sia lì.

Avete presente una lavanderia industriale?

Tutto scotta in una lavanderia industriale, le macchine scottano, il pavimento scotta, il vapore scotta. Si gronda sudore, bisogna urlare per sentirsi, tutto è brutto, rumoroso, pericoloso. Acidi strani, chimica, polvere che ti imbianca le ciglia.

Ogni tanto una donna sviene, la si porta fuori un attimo, tutto a posto.

Pensate che più o meno sia rimasto tutto come nell'ottocento?

Vi sbagliate. È peggio.

Aggiungete la sorveglianza tramite badge e RFID degli aguzzini che vi cronometrano anche le pisciate.

Di cagare non se ne parla nemmeno.

Questo è l'ultimo pezzo di mondo che devo vedere, per forza di cose, e qui vedo le donne impazzire, giorno dopo giorno.

Cominciano con strani tic, poi lunghe malattie, poi tornano, riprovano, i mariti cassintegrati, bisogna farcela, magari con le pastigliette.

Quante prendono le pastigliette? Ottanta? Novanta? Cento per cento? Certo non te lo vengono a dire.

Ok, fin qui niente di nuovo, questa è l'Italia, è il Mondo in cui i medici negano la salute, i giudici la giustizia, la polizia mena i cittadini, i politici demoliscono lo Stato che dovrebbero onorare, i giornalisti nascondono le notizie invece di darle. Passerà, tutto passa.

Ma intanto io ci sono immerso, ore, giorni, mesi.

Ci sono immerso, come siamo immersi nei batteri quando andiamo in un ospedale a visitare un paziente.

È un contagio più subdolo del contagio fisico: è un contagio psichico.

È un concetto che credo i nostri padroni, quelli veri, conoscano benissimo e utilizzino a loro vantaggio.

Del resto, fino all'invenzione dell'autoclave, ben poco si poteva fare per evitare il contagio che poteva derivare dalla mancata sterilizzazione degli strumenti.

 Per arrivare alla asepsi, e quindi al concetto di sterilizzazione, si dovrà attendere fino all'introduzione nella pratica ospedaliera dell'autoclave costruita nel 1880 ed utilizzata a questo scopo da Ernest von Bergmann nel 1896. 

Cit. Wikipedia

 

Oggi l'aspetto fisico del contagio è sotto controllo, molto meno quello psichico.

Basta mettere nei posti chiave dei soggetti altamente infetti e la loro malattia si propagherà in modo esponenziale, come un'influenza.

Come un contagio fisico, anche il contagio psichico trova terreno fertile nelle persone deboli, con poche difese.

Così ti accorgi che ogni giorno le tue colleghe si fermano un minuto in più, arrivano un minuto prima, mangiano nascoste nei cessi, si odiano come le galline nel pollaio, si azzuffano per pochi spiccioli, pur indossando al lavoro un orologio in ceramica da 3000 euro e lasciando nell'armadietto una borsa con scritto LV. Originale, ovviamente.

Tutto sparisce, la famiglia, gli affetti, i sogni, anche la salute....rimane solo la malattia, l'ansia.

Se vedi una collega che sta troppo al caffè, le puoi fare una segnalazione, se una sbaglia, le fai una non conformità e godi come un riccio.

Dove c'era la qualità, ora al suo posto c'è una certificazione, dove c'era grandezza, ora ci sono solo manie.

Tutto è certificato, quindi non vale più niente. Si vive di parole, che una volta sì, erano importanti.

Nessuno sa chi ha voluto che fosse così, chi sia all'inizio della catena, eppure qualcuno ci deve pur essere, qualcuno che un giorno ha deciso che noi dovevamo vivere come dei polli per soddisfare la sua avidità.

E comunque, chiunque sia in cima alla piramide, non ci potrebbe stare senza tutti gli altri blocchi che partono dal basso e formano i quattro lati della base, senza sapere chi sta sopra, chi sta sotto, chi ci precede, chi ci segue. 

Non voglio dire che tutto questo sia senza speranza.

Come un contagio fisico, anche il contagio psichico si dovrà fermare prima o poi.

Si fermerà di fronte a soggetti forti, sani, positivi.

La cosa buona, rispetto al contagio fisico, è che il contagio psichico funziona anche in positivo.

Cioè, se io non posso dare la mia salute fisica a chi ne è sprovvisto, al contrario posso contagiare la psiche di chi mi sta vicino in senso positivo.

Hai detto niente.

È tanta roba, altro che.

Adesso però devo chiudere, il tempo è passato, devo andare a fare le mie 8 ore al teatrino.

E se mi chiederanno cosa ho fatto di bello oggi, dirò che ho visto la TV, o che ho ucciso un elefante rosa. Tanto mica ti ascoltano quando rispondi.

 
 
 

Le chiavette

Post n°99 pubblicato il 27 Giugno 2013 da alto_forte_romantico

Ho il tavolo pieno di chiavette USB, schede SD, micro SD. Eppure non mi servono a niente e non ne ho mai comprata una. No, non le rubo nemmeno.

Le trovo.

Le dimenticano nelle divise medici, infermieri, paramedici, qualche paziente, ogni tanto.

Le dimenticano nelle tasche, ci mandano le divise a lavare e poi le si trovano dappertutto, prima e dopo il lavaggio.

Anche dopo il lavaggio funzionano egregiamente. Acqua a 70°C, lavaggi che durano ore, passaggi in pressa o centrifuga, essiccatoi a 150°C...escono e funzionano.

Questa è tecnologia.

I primi tempi le restituivo.

In genere il contenuto è sempre quello. Un CV, da cui prendere i dati e la mail , qualche radiografia, foto di arti smaciullati, poi foto delle vacanze al mare, qualche canzone merdosa scaricata in MP3.

Del resto cosa altro dovrebbero contenere? Il CV per sistemarsi, la musica per passare un po' il tempo e le vacanze, ottime e abbondanti.

Allora, dicevo, le prime volte le restituivo.

Non ho mai ricevuto un grazie veramente convincente....

Una volta trovai la chiavetta di una paziente, una modella straniera, con tanto di book fotografico.

C'erano migliaia di foto, qualche peletto si vedeva, ma niente di compromettente.

La contattai, mi diede appuntamento in un luogo pubblico, un self service. Si presentò con il suo ragazzo, credo, e, senza nemmeno alzarsi, porse la mano annoiata, dove io posai la chiavetta, bisbigliò un grazie e tornò a mangiare.

Un'altra, laureata in medicina stavolta, stava nelle Marche, 150 km da me. La chiavetta era una schifezza, da 2GB, un po' maltrattata dalla lavatrice.

Le scrissi una mail e lei senza particolare enfasi mi mandò il suo indirizzo per la spedizione.

Grazie nemmeno qui, vabbè.....

Spese postali a mio carico, ovvio.

Al che mi girarono un po' i coglioni, e risposi che non avevo tempo di fare pacchettini e andare in posta e, visto che il valore dell'oggetto era nullo, le caricai i file su un server e le dissi di prenderseli da lì.

La risposta la sto aspettando ancora adesso.

Allora, visto il regolamento dei cazzi mia, nonché gli emendamenti presentati da me medesimo-me stesso, ho deciso che non le avrei più restituite.

2GB, 8Gb, alcune da 32GB, giacciono qui davanti a me.

Del resto, mi sono detto, se uno è così stolto da perdere -un giorno si e uno no- una cosa in cui è custodita una vita in miniatura, con foto, eventi, facce di amici, nipotini, cani, amori....allora quella cosa non deve valere granchè.

Esattamente come le vite smemorate che conducono.

 

 

 
 
 

Quelli messi alla berlina

Post n°98 pubblicato il 19 Settembre 2010 da alto_forte_romantico
 

Il destino dei cattolici oggi non è la condanna a morte, -ha detto il Papa- ma quello di essere emarginati, ridicolizzati, messi alla berlina”
E dire che ce l'avete sempre fatta da soli. A ridicolizzarvi, dico.

Il concerto di Elton John davanti ad un luogo di culto a Trani é ormai imminente. Il Vescovo Emerito di Grosseto Babini, invita i cattolici ad occupare la piazza, altri a recitare un rosario di riparazione mentre canta, prima e dopo.
Io è un pò che non lo sento, ma davvero canta così da schifo ormai?

Monsignor Arduino Bertoldo, vescovo Emerito di Foligno. "L'ateo dimentica per presunzione, che Dio é Signore della storia, che Dio é l'inizio e la fine di tutto e che tutto é nato da Lui. Ma ogni tanto stravaganti scienziati arrivano a mettere tutto in discussione con principi e teorie che non si reggono in piedi e che autentici cattolici dovrebbero cestinare".
Infatti, sto Galileo, ad esempio...non mi ha mai convinto del tutto.....

La Ducati ha donato al Pontefice due Multistrada 1200, personalizzate con i colori del Vaticano, che verranno utilizzate dalla gendarmeria vaticana per il servizio ufficiale di scorta. La consegna è avvenuta nella villa di Castel Gandolfo, la residenza estiva del Papa, alla presenza di Carlo e Andrea Bonomi, presidente di Investindustrial, la società che controlla la casa motoristica bolognese, e Gabriele Del Torchio, numero uno di Ducati Motor Holding.
Ma non era Superciuk che rubava ai poveri per dare ai ricchi??

 
 
 

L'omino delle barzellette

Post n°97 pubblicato il 13 Settembre 2010 da alto_forte_romantico

Domenica 12 settembre, ad Atreju, il presidente del Consiglio si è dilettato nel suo secondo sport preferito, le barzellette, e ne ha raccontata una su Adolf Hitler: “Dopo un po’ che Hitler è morto – ha esordito Berlusconi – i suoi sostenitori vengono a sapere che è ancora vivo. Lo vanno a cercare per convincerlo a tornare e lui risponde: Sì torno, ma ad una condizione. La prossima volta cattivi, eh?”
Silenzio glaciale.
Allora ne ha provata un'altra:
"Non ci sono mascalzoni nel nostro partito, li abbiamo individuati e provveduto ad espellerli"
Risata generale!

Le migliori dalla Palestra di Luttazzi


Crollano gli ascolti del TG1. Non so quanto siano bassi, ma ieri sera il giornalista ha aperto dicendo: "Buonasera, mamma". (Fabio Bellacicco)

Dinosauro con la gobba scoperto in Spagna. Andreotti: "Ecco dov'era finito!" (Paolo Carbone)

Festa dell'Unità dei Comunisti. Partecipa: fai anche tu la tua scissione. (Beatrice Darci)

 
 
 

No! E' già l'undici settembre??

Post n°96 pubblicato il 11 Settembre 2010 da alto_forte_romantico
 

Sono passati nove anni dal quel famoso unidici settembre, ma poco è cambiato.
Loro sono ancora tra noi, più agguerriti che mai, camaleontici, sfuggenti, infidi, ricchi.
Si, sto parlando di loro, i giornalisti.
Mai come in quel giorno, e nelle celebrazioni che si sono susseguite negli anni, hanno dato il peggio di loro.
Mai un segno di pensiero logico, un minimo di inchiesta, di investigazione giornalistica.
In quel giorno in cui si sono ridicolizzati il buon senso e le più elementari leggi della fisica, in cui sono stati cancellati millenni di esperienza umana nelle costruzioni, nella metallurgia, nell'aviazione....loro, i giornalisti, hanno toccato il sublime.
E allora, invece di ricordare l'uomo nero con la barba, adesso ricercato -vivo o morto- dall'uomo nero senza barba, ricordiamoci di questi signori che ci raccontano le storie che leggono sui loro foglietti, ricordiamoli con un'immagine che rasenta il surreale:
la giornalista della BBC che in diretta annuncia al mondo che l'edificio numero 7, mai toccato da nessun aereoplano, nè da incendi, era crollato.
Lo annuncia con voce tesa, ma convinta, gli occhi da occasione triste, un pò di paura forse....
Peccato che mentre lo annunci, l'edificio numero 7 sia dietro di lei, bello come mamma lo fece.
Crollerà solo 30 minuti più tardi, senza preavviso, senza nessun motivo apparente.
Ma che importa oggi? Tra poco prenderanno l'uomo nero, rigorosamente morto, e scopriranno nella sua caverna dotata di fax e wifi tutti i documenti che spiegano per filo e per segno cosa successe quel giorno.
Dopo nove anni, dovrebbero essere pronti, no?

 
 
 
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