I giornalisti italiani sono tipi strani.
Oppure lavorano tutti per lo stesso padrone.
In questi giorni, il tormentone sono i Rom.
I Rom in Francia, i Rom in Romania, i Rom a Roma.
E dopo i Rom, invariabilmente, il commento di monsignor Marchetto.
Il bravo giornalista ripete, con faccia seriosa:
La ”persecuzione” di cui sono oggi vittime i rom è una sorta di nuovo ”olocausto”, ha detto
l'arcivescovo Agostino Marchetto.
Quando si difendono i diritti umani, quando si parla di rispetto della dignità delle
persone, in particolare di donne e bambini, non si fa della politica, ma della pastorale”.
Sorge spontanea la domanda: Machicazzoè sto monsignor Marchetto?
Perchè ad esempio una volta non ci dicono il commento di Michelle Obama (dopo che abbia
finito di zappare l'orto, ovviamente), di Eros Ramazzotti, del Gabibbo, di Brigitte Bardot, della vostra vicina di casa, del fornaio?
Prendiamo l'incendio del campo nomadi vicino a Roma.
Notiziario delle 5.30, RadioRai 1.
"....dopo di che le baracche sono state demolite dalle ruspe del comune e i Rom evacuati"
Cosa che mi ricorda tanto quela canzone di Lucio Dalla: "...due vicini approfittarono della
confusione per scambiarsi alcuni colpi di pistola"
Vabbè..
Nei telegiornali del pomeriggio la demolizione era già scomparsa, si parlava solo del bambino ustionato curato amorevolmente al policlinico Gemelli.
Marchetto non aveva niente da dire qui.
Forse perchè nel frattempo, il sindaco di Roma, Alemanno, si trovava dalla parte dei buoni a Rimini, a fare bei discorsi, non sarebbe stato bello fare contemporaneamente il buono (a parole) e il cattivo (con le ruspe).
Inviato da: gratiasalavida
il 05/09/2010 alle 16:15
Inviato da: fania67dgl
il 05/09/2010 alle 15:01
Inviato da: alto_forte_romantico
il 05/09/2010 alle 14:27
Inviato da: fania67dgl
il 05/09/2010 alle 08:38
Inviato da: Domio09
il 25/08/2010 alle 09:22