Creato da alessandrini_mario il 05/12/2008

MILK

il film sulla storia di Harvey Milk

 

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L'ira dei giornalisti contro Sean Penn

Post n°24 pubblicato il 07 Gennaio 2009 da alessandrini_mario
 

Attore sublime, pessimo giornalista. È inoppugnabile il verdetto dei media americani, indignati al limite dell' insulto per un recente articolo di ben 13 pagine intitolato «Conversazione con Chávez e Castro», firmato da Sean Penn sul settimanale della sinistra americana The Nation. Fresco del suo recente tour politico tra Venezuela e Cuba con il polemista inglese Christopher Hitchens, l' attore premio Oscar per Mystic River e probabilmente prossimo premio Oscar per Milk, è stato ricevuto dai due leader, incontrando per ben sette ore all' Avana Raúl Castro.

“Il problema è che tu non sei affatto un giornalista”, l' accusa risentito Roger Cohen, redattore di punta del New York Times e dell' International Herald Tribune, che nella sua rubrica d' inizio anno si scaglia contro «la pessima prosa sdilinquente e delirante» di Penn. Reo di aver dato per ore il microfono alla propaganda antioccidentale e antiamericana di Raúl, senza prendersi la briga di porgli almeno una domanda scomoda. Come Cohen, anche George Packer non riesce sul New Yorker a credere che quello sia lo stesso Penn protagonista di uno dei film più importanti e appassionati del decennio: Milk di Gus Van Sant. “In Milk, Penn conferma di essere il più grande attore della sua generazione - sostiene Packer -, nel monologo di Raúl, al contrario, si rivela un semplice stenografo di dittatori”. Ma il più arrabbiato di tutti è James Kirchick, editor della prestigiosa New Republic che dalle pagine di The Advocate, mensile storico dei gay americani, l' accusa di tradimento e ambiguità morale. “Nella Cuba dei Castro i gay finivano in campi di concentramento dove venivano uccisi per le loro tendenze controrivoluzionarie”, scrive Kirchick. “Anche se l' omosessualità a Cuba non è più un crimine - aggiunge -, il regime oggi continua a bandire le organizzazioni gay». «Nella Cuba dei fratelli Castro - gli fa eco Cohen - l' attivismo di Milk sarebbe impossibile”. Le continue invasioni di campo (le velleità giornalistiche di Penn risalgono alla sua famosa trasferta in Iraq nel 2002, per intervistare membri del regime baathista) non vanno giù alle grandi firme che l' accusano di disprezzo verso la nostra professione.

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IL PRIMO MINUTO DEL FILM

 

INTERPRETAZIONE DA OSCAR

 

IL GIURAMENTO DI MILK

 

CLIP IN ESCLUSIVA

 

IL TRAILER

 

SPOT RADIO

 

LE INTERVISTE

 

LE FOTO

Foto di alessandrini_mario: Milk

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I COMMENTI DELLA STAMPA

“Uno dei Migliori 10 film dell’anno”  National Board of Review

 

“Magistralmente interpretato da Sean Penn"  La Repubblica

 

"Saggio di bravura del grande Sean"  L'Espresso

 

LA BIOGRAFIA

Harvey Bernard Milk (Woodmere, 22 maggio 1930 – San Francisco, 27 novembre 1978) è stato un politico statunitense, militante del movimento di liberazione omosessuale. Fu il primo consigliere comunale apertamente gay di San Francisco. 

Emerse ben presto come un leader della comunità gay, fondando la "Castro Valley Association". Fu eletto supervisor (cioè consigliere comunale) nel 1977, risultando così il primo rappresentante eletto di una delle maggiori città degli Stati Uniti ad essere apertamente gay. In undici mesi da supervisor, si batté in difesa dei diritti dei gay. Harvey Milk venne assassinato il 27 novembre 1978 all'interno del Municipio, assieme al sindaco George Moscone, dall'ex consigliere comunale Dan White.

Un corteo spontaneo a lume di candela per la memoria di Milk e Moscone attirò migliaia di persone, decorato con bandiere arcobaleno. Milk, consapevole del rischio che correva, aveva registrato numerose audiocassette da ascoltare in tale evenienza. In una di queste registrazioni sono immortalate le sue famose parole:

"Se una pallottola dovesse entrarmi nel cervello, possa questa infrangere le porte di repressione dietro le quali si nascondono i gay nel Paese"

 

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