Creato da alessandrini_mario il 05/12/2008

MILK

il film sulla storia di Harvey Milk

 

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Il giusto equilibrio di MILK

Post n°50 pubblicato il 09 Febbraio 2009 da alessandrini_mario
 

Se c'è una tematica che per autori e produttori costituisce delle vere e proprie sabbie mobili, quella è (notoriamente) l'omosessualità: se la si affronta in modo troppo compiacente, si rischia di essere tacciati di buonismo; se la si affronta in modo poco compiacente, al contrario, si rischia di essere tacciati di omofobia. E in entrambi i casi, molto spesso, anche di astuta speculazione in nome dello show business.
C'è però una terza via percorribile, che è poi quella dei grandi autori e dei grandi produttori, ovvero quella di svincolare la tematica gay da qualsiasi "prurito di diversità" facendola passare del tutto in secondo piano rispetto al messaggio e alla metafora che essa incarna.
Ecco: Gus Van Sant, con Milk, è riuscito nella (tutt'altro che semplice) impresa di confezionare un film che per oltre due ore affronta la cosiddetta "questione omosessuale" - con scene talvolta anche piuttosto esplicite - lasciando però in bocca soltanto il sapore di un racconto umano e politico in parte figlio degli Anni '70 ma, molto più genericamente, del tutto vivo e attuale ancora oggi...
Così, dopo avervelo presentato alcune settimane fa, siamo finalmente riusciti a vedere in anteprima il film che, a detta di tutti (e non a torto), è uno tra i più seri pretendenti a fare incetta di statuette nell'imminente Notte degli Oscar.
L'intreccio segue l'evoluzione della carriera di Harvey Milk da "squattrinato" attivista gay a consigliere comunale di San Francisco - il primo a dichiarare apertamente le sue inclinazioni sessuali - fino al tragico epilogo del 27 novembre 1978 quando fu assassinato dal suo principale osteggiatore, l'ex consigliere comunale Dan White.
La prima cosa che colpisce, per chi è abituato a considerare San Francisco la storica capitale gay per eccellenza (quella, per intenderci, cantata dai Village People), è la ricostruzione del clima culturale e sociale che aleggiava lungo Castro Street prima che Milk la eleggesse a epicentro della propria propaganda. Un quartiere chiuso e represso, che si trasforma lentamente, e non senza fallimenti e incidenti di percorso, in una bomba a orologeria contro il pensiero piccolo-borghese da una parte e contro ogni  genere di discriminazione razziale dall'altra, animata dall'autentico spirito della democrazia e della rivoluzione.
A convincere in maniera ancora più marcata è però il cast, splendidamente corale e con interpretazioni di genuina spontaneità (anche in questo caso, se non si è grandi attori è piuttosto facile tenersi eccessivamente sopra o sotto le righe), da Sean Penn a Emile Hirsch - irriconoscibile, e autentica rivelazione del film - e da James Franco a Josh Brolin, più che mai sotto i riflettori anche per il concomitante W. di Oliver Stone.
È soprattutto grazie a loro se la militanza di Milk assume i contorni non di un "caso di cronaca" bensì di una "favola nera" le cui origini e le cui motivazioni (la lotta alla intolleranza e la difesa dei diritti umani) popolano ancora oggi, a 30 anni di distanza, le prime pagine dei giornali, e hanno trovato in Barack Obama una figura altrettanto destabilizzante per essere portate avanti.
Forse, volendo trovare il classico "pelo nell'uovo", si potrebbe riconoscere alla pellicola alcuni momenti di eccessiva puntigliosità nella ricerca filologica delle dinamiche politiche a discapito di quelle più strettamente emotive tra personaggi opposti (che poi costituiscono anche il reale fattore scatenante del tragico finale), ma si tratta di un peccato veniale corrispondente, forse, a una precisa scelta tecnica.

Tratto da http://www.madeinaction.tv/2009/01/-se-ce-una-tematica.php

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Commenti al Post:
cane68
cane68 il 10/02/09 alle 12:40 via WEB
scusa ma non c'ho capito una mazza.
 
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IL PRIMO MINUTO DEL FILM

 

INTERPRETAZIONE DA OSCAR

 

IL GIURAMENTO DI MILK

 

CLIP IN ESCLUSIVA

 

IL TRAILER

 

SPOT RADIO

 

LE INTERVISTE

 

LE FOTO

Foto di alessandrini_mario: Milk

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I COMMENTI DELLA STAMPA

“Uno dei Migliori 10 film dell’anno”  National Board of Review

 

“Magistralmente interpretato da Sean Penn"  La Repubblica

 

"Saggio di bravura del grande Sean"  L'Espresso

 

LA BIOGRAFIA

Harvey Bernard Milk (Woodmere, 22 maggio 1930 – San Francisco, 27 novembre 1978) è stato un politico statunitense, militante del movimento di liberazione omosessuale. Fu il primo consigliere comunale apertamente gay di San Francisco. 

Emerse ben presto come un leader della comunità gay, fondando la "Castro Valley Association". Fu eletto supervisor (cioè consigliere comunale) nel 1977, risultando così il primo rappresentante eletto di una delle maggiori città degli Stati Uniti ad essere apertamente gay. In undici mesi da supervisor, si batté in difesa dei diritti dei gay. Harvey Milk venne assassinato il 27 novembre 1978 all'interno del Municipio, assieme al sindaco George Moscone, dall'ex consigliere comunale Dan White.

Un corteo spontaneo a lume di candela per la memoria di Milk e Moscone attirò migliaia di persone, decorato con bandiere arcobaleno. Milk, consapevole del rischio che correva, aveva registrato numerose audiocassette da ascoltare in tale evenienza. In una di queste registrazioni sono immortalate le sue famose parole:

"Se una pallottola dovesse entrarmi nel cervello, possa questa infrangere le porte di repressione dietro le quali si nascondono i gay nel Paese"

 

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