...è come se il film in qualche modo non volesse procedere in sintonia con la popolarità sempre maggiore di Milk (nella comunità gay e non solo), cercasse di evitare la trappola di una mitizzazione soprattutto mediatica e si sforzasse di ricordare che Milk è prima di tutto una persona e solo dopo "hero" o "icon". ...il film mette in campo un cast a dir poco perfetto, guidato da uno Sean Penn davvero ammirevole. Al di là del lavoro mimetico, che si può verificare sui titoli di coda, è la forza e insieme la semplicità dell'interpretazione che lasciano ammirati: il rischio in agguato è sempre quello della caricatura, della sottolineatura esagerata, specie da parte di attori che si portano addosso un'immagine decisamente "maschia". Penn fa dimenticare ogni cosa, accetta scene e battute non sempre gradevoli, recupera l'orgoglio gay tipico degli anni Settanta e trasmette il senso vero e pieno di una esistenza dove non ci si deve vergognare delle proprie debolezze. ...il film ha momenti coinvolgenti e commoventi, alla fine, il messaggio di speranza ( e di lotta) che Milk lascia in eredità non sembra il fervorino di un film volontaristico, ma il sofferto testamento di una persona che ci ha aiutato a capire il mondo in cui viviamo. Paolo Mereghetti - Corriere della Sera del 22 gennaio 2009 - pag 61 |
Post n°37 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da alessandrini_mario
Negli Stati Uniti è la settimana dei riflettori. Non si saranno ancora spenti quelli che, martedì 20, illumineranno l'insediamento del neopresidente Barack Obama, quando si accenderanno le luci su Hollywood. Giovedì 22 infatti è il giorno in cui saranno rese note le nomination agli Oscar: alle cinque e mezzo del mattino a Los Angeles, il pomeriggio in Italia, nel teatro dell'Academy verranno annunciate le cinquine che, nelle varie categorie, si contenderanno il premio più importante nel mondo del cinema, esattamente un mese dopo sul palco del Kodak Theatre. E, come da tradizione, è partito il toto-statuetta. |
Hope ripete spesso Harvey Milk, cioè speranza: «Bisogna dare alla gente speranza dice parlando davanti al microfono di un vecchio registratore al quale affida il suo testamento spirituale per renderlo pubblico in caso di morte violenta E Hope, speranza, ha ripetuto per tutta la sua campagna elettorale Barack Obama che da oggi è ufficialmente il nuovo presidente degli Stati Uniti Cristina Piccino - IL MANIFESTO - 20 gennaio 2009
"Obama e Harvey Milk rappresentano entrambi delle minoranze ed entrambi hanno avuto opinioni forti. La capacita' di dare speranza alla gente e' stato l'elemento centrale delle loro campagne". Il regista Gus Van Sant ha presentato a Roma il suo film "Milk" con Sean Penn, sul leader del movimento omosessuale Harvey Milk, primo gay dichiarato ad aver accesso ad una importante carica pubblica in America, ucciso nel 1978. "Obama e Milk erano molto diversi, ma la principale similitudine tra i due era che la speranza era l'elemento centrale nella loro campagna entrambi avevano una impostazione socialista, perche' dedicavano grande attenzione all'assistenza sanitaria e alle minoranze"
Il regista GUS VAN SANT |
Post n°35 pubblicato il 20 Gennaio 2009 da alessandrini_mario
1930 22 maggio – Harvey Bernard Milk nasce a Woodmere, New York 1947 Si diploma al Bay Shore High School 1951 Si laurea in matematica alla State University (SUNY) di Albany, e si arruola nella Marina statunitense 1955 Viene congedato con onore dalla Marina e intraprende il mestiere di insegnante liceale. 1963 Cambia lavoro e inizia una nuova attività presso Una Società di Investimenti a Wall Street. 1969 28 giugno – I Moti di Stonewall, al Greenwich Village di New York, innescano la scintilla del Movimento di Liberazione Omosessuale. 1970 Dopo aver pubblicamente bruciato la sua carta di credito BankAmericard, Milk viene licenziato dal suo lavoro e torna a New York. 1972 Milk lascia New York e ritorna a San Francisco col suo compagno, Scott Smith 1973 Milk e Smith aprono un negozio di fotografia, Castro Camera, a Castro. [tra il 1973 e il 1978] Dick Pabich e Jim Rivaldo lavorano con Milk come analisti e strateghi politici; Frank Robinson diventa il suo portaborse. Con una campagna gestita da Smith e Rivaldo, Milk si candida per la prima volta alla carica di supervisor (consigliere comunale) a San Francisco - e perde. 1974 Milk riorganizza la Castro Village Association dei commercianti locali, e contribuisce a lanciare la prima Castro Street Fair – antesignana del Gay Pride. [tra il 1974 e il 1978] Michael Wong lavora con Milk come consigliere. 1975 Allo staff del negozio di Milk si aggiunge Danny Nicoletta, che poi lavorerà in tutte le sue successive campagne elettorali. Milk si ri-candida alla carica di supervisor del consiglio comunale di San Francisco, e perde un’altra volta: l’ex-senatore della California George Moscone, sostenuto da Milk, viene eletto Sindaco di San Francisco 1976 [dal 1976 al 1978] Cleve Jones lavora con Milk come attivista. Milk viene nominato dal Sindaco Moscone membro della Commissione per le Licenze, un incarico da cui sarà rimosso quando annuncerà la sua candidatura all’Assemblea di Stato della California. Milk perde le elezioni per l’Assemblea di Stato, battuto da Art Agnos. Milk e Rivaldo fondano insieme il Gay Democratic Club di San Francisco (ribattezzato dopo la sua morte “Harvey Milk Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender Democratic Club”) 1977 7 giugno – L’attivista ultraconservatrice Anita Bryant riesce a ottenere il ritiro dell’ordinanza della Dade County (Florida) sui Diritti degli Omosessuali, mobilitando tutte le forze responsabili di un decennio di campagna di intolleranza contro la comunità omosessuale Con il nuovo sistema di elezioni distrettuali ormai operativo, Milk – che ora convive con il nuovo compagno Jack Lira – si candida al consiglio comunale di San Francisco per la terza volta, con una campagna gestita da Anne Kronenberg. Vince nel 5° Distretto, quello che comprende il quartiere di Castro, ed è il primo uomo omosessuale dichiarato mai eletto a una carica pubblica in America, dopo l’elezione di due donne apertamente gay, Kathy Kozachenko e Elaine Noble, rispettivamente nel Michigan e in Massachussetts nel 1974. Tra i suoi avversari in quelle elezioni c’era l’avvocato gay Rick Stokes 1978 9 gennaio - Milk assume l’incarico, insieme ad altri colleghi neo-eletti, come l’ex-vigile del fuoco Dan White (per l’8° Distretto, l’Excelsior District) e la militante femminista Carol Ruth Silver. Tra le iniziative che Milk promuove nel periodo in cui resta in carica ci sono programmi sociali a favore degli anziani; nuove norme per i proprietari di cani sull’obbligo di raccogliere i bisogni dei loro animali; e l’istituzione di macchine per il voto comprensibili e accessibili a tutti i cittadini. Con l’insegnante Tom Ammiano che esce allo scoperto e abbraccia l’iniziativa, Milk si fa promotore della storica ordinanza sui diritti dei gay di San Francisco (lo scopo principale dell’ordinanza è evitare il licenziamento dei gay), che sarà appoggiata dalla Silver, approvata dal Consiglio (White è l’unico a votare contro) e dichiarata legge dal Sindaco Moscone. La Bryant riesce a ottenere il ritiro dell’ordinanza sui diritti dei gay a St. Paul in Minnesota (25 aprile), Wichita nel Kansas (9 maggio), e Eugene in Oregon (23 maggio). Il ritiro dell’ordinanza a Wichita, soprattutto, mobilita la comunità omosessuale di San Francisco. Sfruttando il successo della Bryant, il Senatore della California John Briggs sponsorizza la Proposition 6 (o Briggs Initiative), che vuole bandire gli omosessuali dall’insegnamento nelle scuole pubbliche della California e rimuovere dai loro incarichi gli omosessuali dichiarati e i loro sostenitori. 25 giugno – La Rainbow Flag (Bandiera Arcobaleno), disegnata dal sostenitore di Milk Gilbert Baker come simbolo dell’unità del movimento LGBT (Lesbian, Gay, Bisexual & Transgender; anche noto come GLBT), sventola per la prima volta a San Francisco alla Freedom Day Parade. Milk partecipa alla parata, incoraggiando i passanti e i telespettatori a casa a “uscire allo scoperto!” 7 novembre – La Proposition 6 viene sconfitta in seguito alla campagna e alle manifestazioni organizzate da Milk, cui aderiscono il Governatore della California Jerry Brown e il Partito Democratico dello stato, i repubblicani del Log Cabin [circolo gay del partito], l’ex-governatore della California Ronald Reagan, Dan White, migliaia di elettori e il Presidente Jimmy Carter 10 novembre – Dan White dà le dimissioni da consigliere comunale. Poi si pente, e cerca senza successo alleanze per riavere il suo posto. 18 novembre – Gli abitanti di San Francisco e il mondo intero apprendono con orrore la notizia che il capo della setta People’s Temple, Jim Jones, ha fatto uccidere il deputato americano Leo Ryan e altri inviati su una pista di atterraggio in Guyana, Sudamerica, e qualche ora dopo ha guidato il suicidio di massa di 900 membri della chiesa, che hanno bevuto una bevanda al cianuro. 27 novembre – Al Municipio, White spara al Sindaco Moscone e a Milk uccidendoli entrambi. Quella sera, oltre 30.000 persone marciano da Castro al Municipio in una veglia pacifica e silenziosa a lume di candela. |
IL PRIMO MINUTO DEL FILM
INTERPRETAZIONE DA OSCAR
IL GIURAMENTO DI MILK
CLIP IN ESCLUSIVA
IL TRAILER
SPOT RADIO
LE INTERVISTE
LE FOTO
I COMMENTI DELLA STAMPA
“Uno dei Migliori 10 film dell’anno” National Board of Review
“Magistralmente interpretato da Sean Penn" La Repubblica
"Saggio di bravura del grande Sean" L'Espresso
LA BIOGRAFIA
Harvey Bernard Milk (Woodmere, 22 maggio 1930 – San Francisco, 27 novembre 1978) è stato un politico statunitense, militante del movimento di liberazione omosessuale. Fu il primo consigliere comunale apertamente gay di San Francisco.
Emerse ben presto come un leader della comunità gay, fondando la "Castro Valley Association". Fu eletto supervisor (cioè consigliere comunale) nel 1977, risultando così il primo rappresentante eletto di una delle maggiori città degli Stati Uniti ad essere apertamente gay. In undici mesi da supervisor, si batté in difesa dei diritti dei gay. Harvey Milk venne assassinato il 27 novembre 1978 all'interno del Municipio, assieme al sindaco George Moscone, dall'ex consigliere comunale Dan White.
Un corteo spontaneo a lume di candela per la memoria di Milk e Moscone attirò migliaia di persone, decorato con bandiere arcobaleno. Milk, consapevole del rischio che correva, aveva registrato numerose audiocassette da ascoltare in tale evenienza. In una di queste registrazioni sono immortalate le sue famose parole:
"Se una pallottola dovesse entrarmi nel cervello, possa questa infrangere le porte di repressione dietro le quali si nascondono i gay nel Paese"