La parabola di Milk non è dissimile da quella di personaggi storici come Martin Luther King, anzi: una vita sacrificata per i diritti umani e civili, per qualcosa in cui si crede, una battaglia combattuta attraverso un movimento d’opinione, una capacità di coinvolgimento di persone che senza questi leader avrebbero trovato l’oblio nella loro emarginazione o avrebbero cercato strade violente e sanguinose per ribellarsi alla loro condizione. Pasquale De Renzis |
Se c'è una tematica che per autori e produttori costituisce delle vere e proprie sabbie mobili, quella è (notoriamente) l'omosessualità: se la si affronta in modo troppo compiacente, si rischia di essere tacciati di buonismo; se la si affronta in modo poco compiacente, al contrario, si rischia di essere tacciati di omofobia. E in entrambi i casi, molto spesso, anche di astuta speculazione in nome dello show business. Tratto da http://www.madeinaction.tv/2009/01/-se-ce-una-tematica.php |
Il film racconta una storia vera e la fa parlare, senza aggiungere fronzoli, senza esaltare: la forza e la bellezza (ma anche la sofferenza) di quelle persone e quegli avvenimenti non ne hanno bisogno! E' più attuale di quanto si pensi e spero che smuova un po' di coscienze. Ma il film è pregevole non solo per il soggetto trattato (e l'eleganza con cui lo fa): le interpretazioni sono tutte eccellenti (Sean Penn in particolare ha dato una prova magistrale di rara bravura), la regia è perfetta e la narrazione scorrevole, i dialoghi sono ricostruiti fedelmente dal punto di vista storico, la fotografia regala immagini (alternate tra l'altro a filmati reali) potenti...
Ho visto il film domenica scorsa e devo dire che è stato un susseguirsi di emozioni a dir poco uniche! Ovviamente le lacrime non si sono fatte aspettare grazie ad uno straordinario Sean Penn che ha permesso ad Harvey Milk di rivivere e parlare di nuovo a noi, ragazzi che per ragioni di età, ancora non lo conoscevamo e non avevamo mai sentito parlare della sua vita e delle sue battaglie. Proprio in questi giorni in Svezia è stato annunciato che dal primo maggio 2009 sarà possibile sposarsi in chiesa secondo il rito luterano: è l'ultimo grande muro che separa gli LGBT dalla perfetta integrazione e parificazione sociale. Se Harvey Milk potesse essere qui e vedere dove ha portato e quali sono gi echi delle sue lontane battaglie per la Proposition 6 sarebbe orgoglioso di ciò che avviene. Ovviamente la strada è ancora lunga ma se oggi una realtà come quella svedese ha motivo di essere è anche, e soprattutto, merito suo. Grazie Harvey!
Del film ho visto solamente qualche spezzone qua e là ma devo ammettere che la capacità evocativa di Sean Penn in questo film è sorprendete! Ha saputo far rivivere una storia umana e politica di grande impegno e passione!!! |
BIGLIETTI ESAURITI! Grazie a tutti per aver partecipato! Sono disponibili 8 biglietti omaggio per la città di ROMA!
Invia una mail con un commento sul film all’indirizzo alessandrini_mario@libero.it e, se sarai tra i primi 8, potrai accedere gratuitamente ad una delle sale convenzionate di Roma in cui il film è in programmazione.
Partecipa subito! Se riceverai una mail di conferma potrai ritirare il biglietto.
N.B. : il biglietto è valido per una sola persona. |
Umoristico, rivoluzionario, celebrativo. Con “Milk” Gus Van Sant abbandona il lirismo delle sue produzioni più indipendenti per tuffarsi senza remore nella meticolosa ricostruzione della vita di Harvey Milk, privilegiando una struttura narrativa lineare e raccontandoci con commosso realismo la storia del primo consigliere americano dichiaratamente omosessuale. Interpreti in stato di grazia per il maestro Van Sant: uno Sean Penn da Oscar, eccentrico giullare di corte, il suo Harvey ammicca, si muove, parla alle folle, ma non è mai sopra le righe, ed un James Franco profondo, intimo, maturo nei panni del suo fedele compagno di vita.
Ottimo film, che ha saputo far rivivere una storia umana e politica di grande impegno e passione civile,grazie a una regia capace di coinvolgere e suscitare emozione, senza però mai indulgere alla retorica. La narrazione scorre fluida, lucida, con l'uso sapiente di inserti documentari che rafforzano la presa realistica su vicende che hanno fondato e accompagnato la storia del movimento gay e, insieme ad esso, quella delle più importanti battaglie per il riconoscimento dei diritti delle minoranze nell'America degli anni Settanta. Se il valore civile e artistico del film raggiunge livelli da Oscar, è anche per la straordinaria prova di recitazione di Sean Penn nel ruolo del protagonista, sostenuta dalla bravura di tutto il cast. Film da non perdere, anche per trovare l'energia e il coraggio per far sentire sempre la propria voce nel nome della libertà e della giustizia, contro ogni forma di discriminazione.
Bellissima prova di ottima regia questa ultima fatica di Gus Van Sant che riesce a catturare il pubblico con un taglio nuovo di cinematografia fatta da un giusto mix di flash-back, dialoghi taglienti ed ottima fotografia. Difficile non commuoversi alla fine o non avere almeno gli occhi lucidi. Questo film ti regala delle grandi emozioni e fa riflettere tutti. Da vedere assolutamente.
Film stupendo, che credo e spero faccia storia. I personaggi sono tratteggiati benissimo, bravi James Franco ed Emile Hirsh ma soprattutto stupefacente Penn, un vero leader che trasmette personalità in ogni gesto: dalle orazioni alle effusioni omosessuali, dai pianti alla esaltazione. Gli auguro cento di questi Oscar... |
IL PRIMO MINUTO DEL FILM
INTERPRETAZIONE DA OSCAR
IL GIURAMENTO DI MILK
CLIP IN ESCLUSIVA
IL TRAILER
SPOT RADIO
LE INTERVISTE
LE FOTO
I COMMENTI DELLA STAMPA
“Uno dei Migliori 10 film dell’anno” National Board of Review
“Magistralmente interpretato da Sean Penn" La Repubblica
"Saggio di bravura del grande Sean" L'Espresso
LA BIOGRAFIA
Harvey Bernard Milk (Woodmere, 22 maggio 1930 – San Francisco, 27 novembre 1978) è stato un politico statunitense, militante del movimento di liberazione omosessuale. Fu il primo consigliere comunale apertamente gay di San Francisco.
Emerse ben presto come un leader della comunità gay, fondando la "Castro Valley Association". Fu eletto supervisor (cioè consigliere comunale) nel 1977, risultando così il primo rappresentante eletto di una delle maggiori città degli Stati Uniti ad essere apertamente gay. In undici mesi da supervisor, si batté in difesa dei diritti dei gay. Harvey Milk venne assassinato il 27 novembre 1978 all'interno del Municipio, assieme al sindaco George Moscone, dall'ex consigliere comunale Dan White.
Un corteo spontaneo a lume di candela per la memoria di Milk e Moscone attirò migliaia di persone, decorato con bandiere arcobaleno. Milk, consapevole del rischio che correva, aveva registrato numerose audiocassette da ascoltare in tale evenienza. In una di queste registrazioni sono immortalate le sue famose parole:
"Se una pallottola dovesse entrarmi nel cervello, possa questa infrangere le porte di repressione dietro le quali si nascondono i gay nel Paese"