Millennium

“Sweeney Todd”: dal palcoscenico al grande schermo


E’ prevista per il 22 febbraio l’uscita dell’ultima fatica di Tim Burton, al sesto capitolo del sodalizio con Johnny Deep. “Sweeney Todd: the Demon Barber of Fleet Street” è un film a tinte fosche nella migliore tradizione del regista californiano, tratto dall’opera noir portata in scena nel 1976.Benjamin Barker (Johnny Deep) torna a Londra dopo 15 anni trascorsi ingiustamente in una prigione australiana: il suo aguzzino è il giudice Turpin (Alan Rickman), artefice di un complotto che lo ha privato di moglie, figlia e libertà. Assumerà così i panni di Sweeney Todd, rilevando la vecchia bottega di barbiere posta sopra il negozio di torte di Mrs. Lovett (Helena Bonham Carter). I due riusciranno a coniugare il bisogno di vendetta dell’uno e le difficoltà economiche dell’altra inscenando un macabro rituale: le vittime di Sweeney, decollate sulla sedia da barbiere, finiranno in una botola comunicante con il negozio di Mrs. Lovett, che saprà occultarne i corpi preparando delle squisite torte di carne. La trama si adatta alla perfezione alle scelte stilistiche di Burton, avido di scene gotiche e humor nero. Il film si avvale della collaborazione di Dante Ferretti per le scenografie e di Stephen Sondheim per le musiche (già autore della prima versione del musical che debuttò a Broadway nel 1979).La genesi di “Sweeney Todd” è in realtà molto più complessa: nonostante sia stata ipotizzata la reale esistenza di un diabolico barbiere, è quasi certo che il personaggio sia del tutto fittizio. Di sicuro la figura di Sweeney doveva aver suggestionato l’immaginario popolare al pari di Jack lo Squartatore, ma fu grazie allo scrittore Thomas Peckett Prest se la storia incontrò maggiore diffusione e si sedimentò nel panorama di leggende nere nella Londra di fine ‘800.La novella di Peckett, intitolata “The string of pearls: a romance”, fu pubblicata nel novembre del 1846 sul “People Periodical”. Secondo la leggenda Sweeney Todd sarebbe stato un barbiere insano di mente autore di ben 160 omicidi. Il tema dell’onor ferito, della felicità negata e della vendetta sono aggiunte postume dovute a Christopher Bond, autore della prima messinscena teatrale di Sweeney Todd. Ancora una volta la scelta del cast ricade su Johnny Deep e Helena Bonham Carter, musa ispiratrice e compagna di vita di Burton. Il confronto con gli attori del musical potrebbe risultare per certi versi pesante: basti pensare a un’insospettabile Angela Lansbury nei panni di Mrs. Lovett e a George Hearn, veterano del palcoscenico già interprete di “Hamlet” e “Sunset Boulevard”.Colpisce la differenza di età dei protagonisti: dai 50-60enni attori del musical ai giovani scelti da Burton. Una decisione non casuale, che rinvigorisce l’aspettativa di una potenziale storia d’amore tra Mrs. Todd e la complice Mrs. Lovett, nonostante il sentimenti della donna mal si adattino al devastante bisogno di vendetta del barbiere.Per quanti vogliano pregustare le atmosfera noir del musical segnaliamo il sito ufficiale del film, davvero intrigante e ben realizzato: www.sweeneytoddmovie.comE per i cinefili burtoniani davvero impazienti proponiamo una riflessione/confronto su uno dei pezzi forti del musical, “A little priest”, duetto-degustazione macabro e al tempo stesso gradevole: Angela Lansbury vs. Helena Bonham Carter (i video sono disponibili su YouTube).a cura di Eveline Iacobone