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 MARMELLATA ALLA BIRRA 
   E’ un’idea di Nancy Warner, ex archeologa ha ha lasciato il suo lavoro per aprire un’azienda che fa marmellate e conserve fatte in casa, chiamata “Potlicker”.La ricetta in realtà è nata per caso: un giorno Nancy non aveva più frutta per fare le sue marmellate, a causa di un inverno particolarmente lungo e rigido, e così ha pensato di provare usare la birra: dopo diversi esperimenti è riuscita a mettere a punto una marmellata che ora è talmente popolare che ne produce 3.000 barattoli la settimana. due marmellate alla birra - da facebook Non è la prima coincidenza fortunata per Nancy: anche la sua azienda è nata un po’ per caso: “Ho passato 10 anni a fare l’archeologa nel sud-est degli Stati Uniti, ma quando mi sono trasferita in Vermont con mio marito non riuscivo a trovare un lavoro da archeologa qui. Così ho iniziato a scrivere un blog sul cibo, per passare il tempo, e da lì ho iniziato ad appassionarmi alle marmellate.Un giorno avevamo molti conti da pagare e molti vasetti sugli scaffali, così mio marito mi ha mandato al mercatino a venderli”, ricorda la donna. Dato il successo delle marmellate alla birra, ha dovuto creare una sede per la sua azienda, dotandola di cucine professionali per poter soddisfare la crescente domanda, assumendo anche alcuni dipendenti: “Non avrei mai sognato di gestire un’azienda e assumere gente per fare le mie marmellate”, dice Nancy. marmellata galaxy ipa - da facebookLe marmellata di birra sono ora prodotte in numerose varianti, a partire da tipi diversi di birra: Ale, IPA, Stout, e molte altre. Per quanto riguarda il sapore, tutte le marmellate sono analcoliche, dato che l’alcol evapora durante la preparazione:oltre alla birra gli ingredienti includono zucchero di canna e citro-pectina, che fa sì che la marmellata sia una versione più dolce della birra originale: “Si può sentire il sapore del malto e dell’orzo caratteristico di ogni tipo di marmellata”, spiega Nancy.