Aspettando Minea

diario Carla 12-18/6/2007


12/6/07, KUOMPONG THOM Dormito nulla! Sveglia alle 7, colazione alle 7.30, partenza per l'orfanotrofio. Minea e' all'asilo, noi ci rechiamo nella stanzetta ma non ci considera molto! La maestra gli sta facendo un po' di scuola, poi scioglie l'ordine [?? qui la calligrafia di Carla e' incomprensibile] e li fa un po' giocare. C'e' una buona scelta di giochi. Questi francesi [o anche tutte le varia coppie adottive passate?] sono veramente presenti. Ci rimaniamo un po' male per la scarsa considerazione riservataci da Minea. A pranzo incontriamo il nonno materno di Minea [ancora in vita: i genitori invece sono entrambi morti]. Viene anche la nanny. E' una persona abbastanza distinta [rispetto alla media locale], ha 65 anni. [E' molto contento dell'adozione di Minea, si giustifica che lui ormai e' troppo vecchio per badare ai nipoti, ci ringrazia molto quando gli diciamo che siamo molto felici non solo di adottare Minea, ma anche di sostenere a distanza Odom, il fratello maggiore di Minea. Il fratellastro, Sokunthea, e' gia' sostenuto da un associazione francese.] Il pranzo e' costato 15$. Il nonno poi ci porta al villaggio dove Minea e' nato a vedere la casa dove ha abitato la figlia: e' una casa in legno e muratura, estremamente semplice ma di standard elevato, considerata la situazione. [Come tutte le case locali e' una palafitta, che da' sul fiume, un affluente del Tonle Sap.] Ci mostra il punto dove Minea da piccolo e' caduto nel fiume ed ha rischiato di annegare. Durante la stagione delle pioggie il fiume praticamente arriva poco sotto il pavimento in legno. La mamma era affaccendata ed il bimbo e' caduto in acqua. [Ha rischiato di annegare, e poi e' rimasto incosciente (sotto shock?) per qualche ora.] Or c'e' una recinzione. La casa sara' a disposizione dei nipoti. Ogni settimana il nonno viene a dormire in questa casetta per dimostrare che e' abitata, in quanto teme che gliela possano requisire! Poi siamo andati al mercato ed abbiamo tutti insieme comprato 90kg di frutta per i bambini dell'orfanotrofio (26$), e un paio di palloni da basket (10$). Al rientro in orfanotrofio Minea era sveglio e l'accoglienza e' stata decisamente migliore. Abbiamo giocato tutto il pomeriggio, ci ha abbastanza seguiti. Con l'aquilone che abbiamo portato e' stato uno spasso. E con i palloncini pure! E' veramente una capa-tosta, non molla su nulla. Si e' incaponito che voleva gonfiare un palloncino da solo che la sottoscritta non e' riuscita a gonfiare, e dopo svariati tentativi ci e' riuscito! Comunque l'orfanotrofio ci fa un'ottima impressione! Sembra un "college", naturalmente per gli standard cambogiani. Si e' disputata pure una partita di pallacanestro, ed erano veramente bravi. Ci e' stato detto che gli allena il direttore dell'orfanotrofio. Cena alla sera, 14$. 13/6/2007 IL RIENTRO A PHNOM PEHN Al mattino all'orfanotrofio: Minea e' praticamente gia' pronto, vestito per benino ed anche allegro. La nanny stende la stuoia e noi le facciamo vedere il calendario con le foto del Trentino e il regalo per il direttore. Poi si prepara la valigia e Minea scoppia a piangere di un pianto a dirotto. Nei dintorni ci sono Keang e Martina che ci spiegano: Minea piange perche' la nanny le ha spiegato che sta partendo!! La nanny gli dice pero' anche che lei partira' insieme a lui e il bimbo si calma. [Infatti lei verra' con noi a PP perche' lei e' anche la vicedirettrice e rappresentera' l'orfanotrofio alla "cerimonia" di consegna del giorno dopo.] Gli altri due bambini, Pov e Roatana, sono al settimo cielo. Ce ne andiamo prima di pranzo per permettere agli altri bambini di mangiare. Minea si fa la sua dormita in pulmino. Ha accettato di farsi addormentare da me!! (la nanny si e' sistemata lontano) e poi gli ho ceduto il mio sedile. Io e Robi ci siamo divisi equamente lo strapuntino! All'arrivo a PP Minea e' molto incuriosito dal traffico e da tutto cio' che vede intorno. La nanny e' sempre molto presente, forse troppo. Ceniamo all'albergo e poi a nanna. La notte tra mille ansie e timori, porta il riposo per Minea, un po' meno per noi. Ogni volta che lo sentiamo muoversi ci drizziamo sul letto! Poi c'e' la questione aria condizionata: non riusciamo a capire se per lui e' meglio la sauna (per noi e' un caldo insopportabile!) o un po' di aria condizionata, che pero' si regola male. [Memori dei consigli di Martina e del catarro del pargolo, optiamo nostro malgrado per la prima soluzione.] 14/6/2007 PHNOM PEHN: IL DISTACCO DALLA NANNY Risveglio ore 5! Come un grillo si alza e chiama urlando "PA-PAAAA!!!". Noi subito sull'attenti! Vuole giocare, e anche tanto. Per fortuna non ha cercato la nanny!! La nanny peraltro e' due camere piu' in la'. Alle 5.30 scendiamo per colazione perche' la piccola belva ha fame. Ovviamente siamo i primi in assoluto. Consigliati da una cameriera molto gentile, lo accontentiamo nella scelta della prima colazione. Telefona Martina per sapere se e' necessaria la presenza della nanny per un'altra notte; lei consiglierebbe, visto l'esperienza positiva della notte, di tagliare il cordone ombelicale. In effetti abbiamo la sensazione che sara' molto doloroso per lei il distacco. E' come un figlio per lei, e' stra-coccolato. Un episodio mi fa decidere per il no ad una notte in piu' per la nanny: dopo colazione siamo in camera a giocare e poi a un certo punto la nanny capisce che Minea deve fare la cacca. Robi sta facendo la doccia. La nanny si offre di portare Minea in camera sua per la cacca. Passa parecchio tempo, forse 40 minuti, e mi decido ad andarlo a recuperare. Ebbene, lo trovo sul letto che guarda la televisione con la nanny. La povera nanny si sta gustando gli ultimi momenti con lui perche' alle 9 Martina passera' a prenderci per andare alla "cerimonia". Robi mi accusa (*) di starmene in disparte quando la nanny e' con Minea, pero' a volte sento che lei mi tiene volutamente a distanza e la rispetto. [(*) note del ricopiatore Emanuense: il diretto interessato riterrebbe piu' consono l'uso della parola "rimprovera".] Cerimonia: nulla di particolare, nessuna emozione. Solo burocrazia e passaggi di regali. Pranziamo da "Friends" con la nanny decisamente sofferente, ma anch'io per lei. Si e' deciso con Martina che dopo il pranzo la nanny salutera' Minea prima del sonnellino e poi partira', in modo da rendere soft il distacco. Saliamo in camera accompagnati da Keang che ha il compito di spiegare alla nanny come si devono svolgere le cose. Forse il saluto della nanny, insieme al saluto di Odom, e' stato il momento piu' drammatico della settimana: lai non e' riuscita a reprimere le lacrime, ma ha incoraggiato Minea per la sua nuova vita in Italia. Eravamo tutti estremamente commossi ma per fortuna Minea non ha avuto crisi di pianto. Gli altri genitori ci hanno riferito che lai ha pianto anche salutando Pov e Roatana. La serata e' andata bene. Minea alla fine ha saltato il riposino pomeridiano per la sovraeccitazione ed eravamo preoccupati per la notte. [A parte la rituale sveglia per la pipi' di mezzanotte] ha dormito come un ghiro fino alle 5.30. 15/6/2007 PHNOM PEHN: PRIMI PASSI DI NORMALIZZAZIONE 5.30, risveglio ["PA-PAAAA!!!"] con sorriso immediatamente operativo. Salta, parla, si nasconde. Colazione quasi subito (6), fino alle 7.15 a tavola! Poi giochini in camera, cacca, ancora giochini e poi... in piscina! [Nota: ci sono due piscine comunicanti nell'hotel: una piccolina e profonda una cinquantina di cm per bimbi, l'altra grande classica 25m, profonda circa 150-160cm]. Gli abbiamo comprato braccioli e "salvagente a mutande", ma e' piuttosto terrorizzato dall'acqua. [La cosa non ci stupisce, vedi il trauma dello scampato annegamento da piccolo raccontato in precedenza.] Si bagna solo la pancia ma non entra. Poi finalmente arriva Roatana, si butta nella piscina grande ed il pupetto ipnotizzato lo guarda e lo chiama. Anna Grazia lo chiama in acqua e Minea miracolosamente si lascia andare: Robi lo porta abbracciato a se' su e giu' per la piscina grande. E' aggrappato tipo polipo, pero' ci sta!!! Pomeriggio un temporalone. Passa Keang a ritirare roba sporca per lavanderia. Stiamo giu' nella hall assieme agli altri. 16/6/2007 PHNOM PEHN: SECONDI PASSI DI NORMALIZZAZIONE Notte tranquilla. Solita sveglia alle 5.30 ["PA-PAAAA!!!"]. C'e' il sole e dopo il solito tram-tram (colazione, gioco, piscina, riposino) in cui Minea si guadagna anche la prima (?) sculacciatina della sua probabilmente lunga carriera di monello, Robi riesce finalmente andare all'internet point!! Da casa sono avidi di notizie ma Minea non sopporta di separarsi dal suo papa' per oltre 15 secondi per cui siamo tutti e due intorno a lui. E' tutto un risuonare di "PA-PAAAA!!!". Io sono un po' ignorata. Alla sera lo portiamo allo spettacolo del teatro delle ombre. Gli altri bambini si sono praticamente addormentati, lui e' rimasto ipnotizzato a bocca aperta per tutta la durata dell'esibizione. E alla fine ha applaudito alla grande!!! Per fortuna pesa poco perche' e' stato in braccio a me tutto lo spettacolo, mentre il papa' riprendeva lo spettacolo con la videocamera. [Virek e Sreipoch: vi arrivera' il DVD con la registrazione!] 17/6/2007 PHNOM PEHN: UNA CRISI PASSAGGERA Solita sveglia alle 5.30 ["PA-PAAAA!!!"] ma tiriamo un po' di piu' per la colazione cercando di farlo mangiare piu' tardi. Tutto bene fino al pomeriggio. Al mattino visita al mercato russo per acquisti di t-shirt e pantaloncini. Verso le 16 torno in camera dopo incursione all'internet point e trovo bimbo in lacrime e Robi impotente. Sta piangendo da un quarto d'ora/mezz'ora e piangera' per un'altra mezz'ora. Momento di panico, non sappiamo cosa succede. Pare che svegliandosi abbia chiesto dell'acqua [non e' chiaro, perche' quando Robi gliel'ha offerta lui l'ha rifiutata con stizza] poi si sia diretto verso un angolino a fianco dell'armadio come alla ricerca di qualcosa di specifico e qui ha iniziato a piangere. Sono tornata all'internet point a cercare Rosmunda che ha la SIM del NAAA per chiamare Martina e Keang. Non li ho trovati sono tornata di corsa in camera, abbiamo trovato il numero di Keang la quale per combinazione stava venendo all'albergo per la restituzione del bucato pulito. Nel frattempo Minea si e' calmato giocando con i pennarelli improvvisando una batteria (**) e con un po' di danza. Keang le ha chiesto se aveva avuto nostalgia, ma Minea le ha risposto che aveva pianto perche' aveva avuto caldo e sete. La spiegazione di Martina e Keang e' che probabilmente si e' svegliato male, puo' succedere ai bambini piccoli di piangere senza motivi particolari. Secondo noi e' anche frustrato dall'incapacita' di farsi capire [ma proprio a me dovevano capitare due genitori cosi' deficienti da non capire quello che dico? Io parlo un bellissimo Khmer fluente!]. E poi sta vivendo nei grossissimi cambiamenti, sicuramente lo stress esiste anche per lui. Quando incontra cambogiani (negozianti, camerieri, ecc.) e' un'attaccabottone pazzesco, ha sempre qualcosa da raccontare, si rende visibilmente simpatico. AL mercato russo si e' fatto regalare una scatolina di foglie di banano da una venditrice. La serata e' scivolata via tranquilla in compagnia di tutti gli altri e di Martina e Santiago. Dovevamo andare a cena fuori ma un temporale ci ha fatto ripiegare sul ristorante dell'hotel. 18/6/2007 PHNOM PEHN: ULTERIORI PASSI DI NORMALIZZAZIONE Primo risveglio alle 4 [ma forse era semplicemente scivolato giu' dal letto nel dormiveglia] poi sveglia vera alle 5.30 ["PA-PAAAA!!!"] e, insistendo, tirata dormendo fino alle 7. La colazione e' slittata ad un'ora decente! Poi piscina. Oggi grandi progressi: e' riuscito con Robi (il PA-PAAAA!!) a camminare da solo nella piscinetta piccola! Poi per la felicita' si e' messo a cantare danzare. Ad un certo punto ha cantato [di sua spontanea volonta', con noi allibiti] "Happy Birthday to you". Veramente comico. Prima scenata di gelosia: bacio Robi, volutamente, sulla guancia, e Minea arrabbiatissimo: "PA-PAAAA GNOM" ("papa' io", "papa' e' mio") e mi picchia anche sulla mano! Tosto il ragazzo. In questi giorni siamo rattristati dal fatto che in Italia una persona a noi cara e' ricoverata in gravi condizioni in terapia intensiva. Una bruttissima storia, che ha dell'incredibile. Attendiamo notizie con ansia.