Creato da antoniosimbolotti il 28/12/2008
l'uomo sul carro arringa la folla,la folla è femmina,l'uomo qualunque è maschio

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Quanto E' CASTA LA CASTA ?

Post n°67 pubblicato il 20 Luglio 2011 da antoniosimbolotti

Ancora una volta la malafede ha trionfato, il circo dell'emiciclo ha partorito l'ennesima finanziaria che colpisce solo sempre e inevitabilmente i più deboli, pur dissociandosi come i farisei anche le opposizioni hanno favorito un voto rapido che non ha minimamente scalfito i privilegi dei così poco onorevoli signori della politica e pensare che sarebbe bastato così poco, un emendamento se vogliamo anche ricattatorio, avrebbe potuto imprimere la parola fine alla casta, il buon Di Pietro o Il buon Bersani o lo stesso buon Casini e perchè no anche il buon Fini avrebbero potuto reclamare a gran voce l'immediata abolizione dei trattamenti di favore riservati a deputati e senatori, pena l'inizio di una logorante guerra di emendamenti che avrebbero portato alle lunghe l'approvazione della manovra e invece tutti zitti nel nome:" dei mercati che lo chiedono" che tanto ricorda il" Dio lo vuole" dei crociati che con la scusa di liberare il Santo Sepolcro andavano a razziare le  ricchezze d'oriente.

L'uomo sul carro arringa la folla, la folla è femmina, l'uomo qualunque è maschio.

 
 
 

Conseguenze dei Referendum e altre facezie Rosy

Post n°66 pubblicato il 13 Giugno 2011 da antoniosimbolotti

C'è da stare allegri? Francamente non credo, archiviati i Referendum ai quali si è voluta dare una valenza politica, rimangono sul tappeto del tavolo da gioco tutti gli immancabili problemi che si dovranno affrontare, il primo non per importanza ma per l'impatto immediato sui cittadini è quello della mancata possibilità di affidare ai privati alcuni servizi, non si parla solo di acqua, ma anche di rifiuti e trasporti, settori che necessitano di grandi investimenti, che diciamocelo chiaro, il pubblico non è in grado di fare, conseguenze: Avremo acque sempre di pessima qualità con perdite negli acquedotti che si protrarranno  ancora per molti anni, trasporti pubblici con mezzi scadenti e costi sproporzionati al servizio e alla efficienza, trattamento dei rifiuti con gestioni sotto gli occhi di tutti che non riescono a stare al passo coi tempi, penso agli inceneritori o agli stabilimenti per il riciclaggio della spazzatura. Al secondo posto ma non di impatto immediato la mancata possibilità di utilizzare l'energia atomica, nonostante illustri scienziati che hanno una estrazione politica molto vicina alla sinistra anche estrema, abbiano più volte affermato che le così dette fonti di produzione energetica rinnovabili sono una pura illusione che non potrà neanche con massicci investimenti sopperire alla richiesta crescente di energia del paese e che al nucleare non esiste una valida alternativa, conseguenze: maggiore fatica all'approvigionamento di fonti energetiche con progressivo aumento dei costi. Al terzo posto la mancata possibilità di remunerare i capitali dei  privati che decidano di investire nel pubblico che si commenta da sola conseguenze comprese. Al quarto posto il legittimo impedimento per le massime cariche dello stato a comparire davanti ai giudici con rinvio ma non sospensione dei termini del processo, oggi interessa l'attuale Presidente del Consiglio, ma domani potrebbe interessare il suo successore, magari di altra area politica, conseguenze: basterà che un giudice o più giudici decidano di indagare su una multa non pagata o su una sopraelevazione nella casetta di Capalbio e addio impegni anche di natura internazionale, immaginate un Presidente del Consiglio che sia impossibilitato a partecipare al G8 perchè il suo commercialista ha dimenticato di versare i contributi della Colf o di pagare un fornitore della barca (i tempi sono cambiati, magari a vela ma una barchetta non si nega a nessuno).Nel mezzo di tutto questo tira e molla non certo per il bene del Paese ma per puro calcolo politico, noi poveri ITALIANI che ancora una volta saremo chiamati ad aprire il potafoglio.

L'uomo sul carro arringa la folla,la folla è femmina,l'uomo qualunque è maschio. 

 
 
 

Il trionfo dell'ipocrisia

Post n°65 pubblicato il 24 Aprile 2011 da antoniosimbolotti

Leggo un articolo del Sig. Umberto Galiberti pubblicato sull'allegato D di Repubblica, nel quale si elogia la scuola pubblica a discapito della scuola privata dove l'insegnamento sarebbe carente, testualmente:"A quelle scuole private .Gli esami sono più facili,si studia meno e si riesce meglio.Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata."

Per questa dotta riflessione vorrei che il giornalista di Repubblica ci spiegasse per quale motivo la nomenclatura di sinistra preferisce per i propri figli raffinatissime ed esclusive scuole private e non disdegna di mandare i pargoli a laurearsi in Università americane,inglesi o italiane ma rigorosamente private, il vezzo di predicare bene e razzolare male non è nuovo, l'unica certezza di tutto l'articolo rimane la carenza di sereno insegnamento nella scuola pubblica forse perchè troppo politicizzata non sicuramente a destra e non sicuramente filogovernativa, ma forse il Sig. Galimberti non ha mai letto i libri di testo delle scuole pubbliche ne ha avuto modo di assistere a lezioni propinate in aule dove Stalin, Castro e Mao anzichè feroci dittatori diventano eroi del proletariato.

IL SOSPETTO: forse quello che veramente si vuole è avere una scuola che addomestichi il pensiero degli studenti e impedisca l'alternativa, continuando a lasciare la scuola privata come strumento di nicchia dove pochi eletti possamo continuare a fruire di una istruzione valida e alternativa.

LA CERTEZZA: ancora una volta si sono fatti i conti senza l'oste, MENO MALE CHE SILVIO C'E'.

L'uomo sul carro arringa la folla,la folla è femmina,l'uomo qualunque è maschio.    

 
 
 

DA PADRONI A GARZONI

Post n°64 pubblicato il 15 Aprile 2011 da antoniosimbolotti

Anno Zero non finisce mai di stupire, l'ultima provocazione è data dalla voce strillata di una immigrata che a spada tratta difende i poveri tunisini sbarcati nella terra del perfido Berlusca, ormai la sinistra allo sbando quasi quasi fà risalire al povero Silvio i retaggi di un passato coloniale dimentica delle malefatte perpetrate in terra d'Africa dai francesi e dagli inglesi nonchè dai belgi, dai portoghesi dagli spagnoli e in misura minore ma solo perchè ne è mancato il tempo dai tedeschi, tutti popoli che ora come fece Ponzio Pilato se ne lavano le mani scaricando il problema sulla serva Italia di dolore ostello.

Bisogna nel contorto santortravagliovauro pensiero, fare alcune precisazioni, che i nostri amati compagni troppo spesso dimenticano quando descrivono gli italiani  come un popolo di migratori. Senz'altro è vero che ventimilioni di connazionali si sono sparsi nel mondo ma è pur vero e troppo spesso dimenticato che lo hanno fatto muniti di un passaporto da emigrante che consentiva in base a precisi accordi con le nazioni che li avrebbero ospitati l'accesso regolamentato da esigenze di portare in quei paesi con grandi risorse ma con scarsa popolazione manodopera per sopperire alla  rivoluzione industriale che si andava avviando nella seconda metà del diciannovesimo secolo, grazie a quella fiumana di uomini e donne provenienti da tutta Europa e in modo particolare da Italia, Irlanda,Inghilterra, Spagna e Germania paesi come gli Stati Uniti,l'Australia e l'Argentina hanno potuto avviare processi economici inimmaginabili senza un apporto di manodopera esterna.

Prendiamo ora in esame l'attuale situazione economica europea ben diversa da quella di quei grandi paesi che accolsero i nostri emigranti. L'ampiamento della  UE ha portato di fatto a una migrazione interna da paesi più poveri verso quelli più ricchi un esempio per tutti i cittadini  rumeni e polacchi che hanno costituito grandi comunità sia in Italia che in Germania paesi ormai con un mercato interno del lavoro che non da più possibilità di assorbire nuova manodopera, lo stesso discorso aggravato ancor più dalla crisi economica interessa gli altri stati membri della UE e francamente non si riesce a capire dove questa ondata migratoria proveniente dall'Africa possa trovare una sistemazione tale da poter garantire stabilità sociale, il rischio che si fà finta di non vedere è quello di alimentare una guerra tra poveri che vedrà disoccupati nostrani contrapposti a disoccupati magrebini e questo per capirlo non necessita di lauree e master ma del buonsenso che la sinistra italiana sembra aver perso per strada indaffarata com'è a cercare di far fuori politicamente( almeno si spera) il cavaliere.

Quale il rischio? Le tensioni sociali, la storia ci insegna, che portano a ben più temibili cavalieri che anzichè il bunga bunga amano magari il purga purga.

L'uomo sul carro arringa la folla,la folla è femmina,l'uomo qualunque è maschio.  

 
 
 

Grande Fratello, GRANDE IGNORANZA

Post n°63 pubblicato il 19 Marzo 2011 da antoniosimbolotti

Casualmente mi è capitato di assistere a un gioco di domande di cultura varia fatte ai ragazzi del GRANDE FRATELLO, devo dire che tanta ignoranza tutta insieme non l'avevo mai vista, Mennea è diventato un personaggio dell'antica Roma, Guglielmo Marconi si è trasformato nell'inventore del telefono, Muzio Scevola è diventato un oscuro personaggio dei giorni nostri e così  andando avanti con una serie di castronerie che la dicono tutta sul livello d'istruzione che la scuola italiana dispensa a piene mani rilasciando diplomi e lauree che servoso solo al chiodo del cesso.

I poveri ragazzi, ignari di ignorare, ridono e scherzano inconsapevoli di essere braccia rubate all'agricoltura, senza offesa per i poveri contadini che magari a scuola non ci sono potuti andare.

Forse a questo punto è il caso di fare una profonda riflessione che dia ampia rivalutazione alla riforma scolastica fortemente voluta dal Ministro Gelmini, certamente non risolutiva ma almeno una prima pietra per un ripensamento che argini l'ignoranza degli studenti ma soprattutto dei professori primi responsabili di questo disastro che consegna al nostro paese una classe dirigente di capre e caproni.

L'uomo sul carro arringa la folla,la folla è femmina,l'uomo qualunque è maschio. 

 
 
 
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