Storie di un giorno

Forced to go


Mi fu detto: non andiamo mica alle guerre.Mesi dopo, mi fu comunicato il contrario.Un anno dopo, forse, era stato tutto un gioco.Un gioco come alla maniera del fanciullo wordsworthiano.Dove i bambini, tra fratelli e sorelle, son sempre sette.Pure se “my brother John was forced to go” (bellissimo, inimitabile verso per semplicità e naturalezza).Anche se uno è stato “costretto ad andarsene”.Ma tutti rimangono, perché allo stato delle cose tutti in qualche modo esistono.Nessuna cattedrale inutile, per queste dipartite, solo mani e parole.