La casa è stata già presa. Da “un cubano” che vive nell’altra scala del palazzo.
Così, in una scala batte, nell’altra vive.
Ottimizza i trasporti, e lavora di più.
Complimenti.
Ed io ricomincio la ricerca.
Intanto, il senso di solitudine si rafforza.
La necessità di avere qualcuno intorno, mentre intorno è il deserto.
Da me non credo voluto, anche da me certamente causato.
Però il contesto è maggiormente puro – meno bugie cui rispondere, ché rispondere sarebbe arduo.
Mi sono circondato di persone sbagliate? Sono sbagliato io?
Un po’ e un po’, mettiamola così.
Non dispongo di un idoneo gradiente per misurare il mio interesse personale, e troppo spesso penso di andare a salvare il mondo, quando sarei il primo a dover essere salvato.
Da chi? Dagli anneganti, ovvio.
Alla lunga mi sembro sempre più un patetico caso di cronaca.
Ma almeno ho un pregio: non farò la fine di un’altra persona.
La quale però ha un problema: continuo mal di stomaco, continue nausee, continuo vomito.
Si pensava fosse nervosismo, una qualche gastrite. Si pensava allo stress.
Sbagliato: è che si guardava dentro, vedeva merda e vomitava.
Spiacevole ma naturale.
L’unica cosa encomiabile.
L’unico grazie per l’unica sincerità dimostrata – (panico + vomito = coscienza di sé).
L’equazione della buonanotte.
Inviato da: gianlucagian69
il 25/01/2010 alle 09:55
Inviato da: poison.dee
il 25/01/2010 alle 08:45
Inviato da: gianlucagian69
il 13/02/2009 alle 00:01
Inviato da: quotidiana_mente
il 12/02/2009 alle 23:57
Inviato da: gianlucagian69
il 08/02/2009 alle 23:31