MINO DACCOMI

“MODELLO DEBORA” PROTESTE NEL PD- E RISPUNTA IL DUELLO D’ALEMA – VELTRONI


Incredibile ma vero. La nuova guerra nel PD è quella vecchia,il duello tra due “ Bandoleri “evidentemente non stanchi ma sempre gli stessi. Cosi la racconta un uomo vicinissimo a Franceschini.”D’Alema e Veltroni tirano la giacca di Dario Franceschini- Massimo ci ha fatto arrivare 1000 messaggi per organizzare un incontro e studiare un percorso sul dopo.E attraverso i suoi ambasciatori ci aveva annunciato che avrebbe rotto la tregua perchè tirava una brutta aria, voci su candidati dalemiani poco votati,su regioni a loro vicine cedute al PDL,insomma veleni,hanno detto,cui dovevano rispondere. La reazione di Walter è tata uguale e contraria. Ha spiegato a Dario che il grande successo è quello degli eletti veramente nuovi,i sinceri democratici come li chiama lui: Sassoli Crocetta…E che per non dare vinta ai conservatori Bersani e D’Alema un segnale di novità in vita del Congresso sarebbe stato un tiket con la Serracchiani.Un vero “lavaggio del cervello” dal quale il Segretario si è difeso con l’arma imparata sui banchi della DC: fare finta di essere lì per caso.” “Aspettiamo i ballottaggi per aprire le danze. E poi lo sapete che il mio mandato scade a Ottobre,non mi chiedete niente adesso perché neanche io so se mi candido o meno”. La tregua non ha retto e non è che Franceschini si facesse molte  illusioni. Conosce l’irresistibile attrazione del centrosinistra per la tempesta perfetta,per la litigiosità permanente.I risultati elettorali non hanno aiutato a placare gli animi. Sotto sotto farebbe a meno del sostegno sia di D’Alema sia di Veltroni.Per dire,il Segretario ha candidato la Serracchiani,l’ha sostenuta la stima, si scambia con lei messaggi continui,ma da qui a immaginarla accanto a lui nella battaglia congressuale ce ne corre.”Anche il neo-onorevole Nario Pirillo ha battuto Berlusconi in Calabria come ha fatto Debora in Friuli. Eppure nessuno ne parla,nessuno lo candida a posti di rilievo nazionale. Franceschini ha annusato che sulla pelle della nuova star democratica si sta giocando un fragoroso scontro sul tema del ricambio generazionale e quindi ci vuole molta cautela per non smarrire quel poco di tessuto organizzativo rimasto sul territorio. Tanti dirigenti locali sono infuriati non per il successo di Debora ma per il “modello Serracchiani”dove il criterio di selezione della nuova classe dirigente è solo stare al posto giusto nel momento giusto com’è capitato a lei all’assemblea dei circoli del 21 Marzo dove pronuncio il suo ottimo discorso rimbalzato su tutti i blog Democratici.” E pensare che andò al microfono perché al Friuli toccava scegliere una donna”Racconta Maurizio Migliavacca, Il segretario Provinciale di Prato si sfogava con Gianni Caperlo:”Mi sento mortificato da questa storia della Serracchiani. Non per lei,per il messaggio che è passato. La promozione casuale,il mito dell’autsider dell’extra politico..Noi allora che ci stiamo a fare? ”Tanti nuovi dirigenti locali sono professionisti,impiegati che si fanno il giro dei circoli prima di tornare a casa la sera, dopo il lavoro. E se il loro impegno venisse a mancare?  Franceschini ha letto le parole di D’Alema a Repubblica (anche se fa di nuovo finta di niente” leggero l’articolo dopo i ballottaggi”con una certa soddisfazione nell’ottica dell’ipotetica sfida con Pier Luigi Bersani.Il ritorno al centrosinistra col trattino?” Se questo è il profilo di Pier Luigi gli innovatori siamo noi,”esulta il dirigente vicino al segretario. E per la proprietà transitiva conservatore è anche l’ex Ministro degli Esteri. In Cile Franceschini si lasciò sfuggire una battuta su D’Alema:” Gioca sempre allo stesso schema. Ha riflessi vecchi e superati”. Commentava l’appello di Fini per riforme condivise e soprattutto l’immediata apertura di credito del presidente di Italianieuropei. Bersani viene dato in difficoltà, ma lui fa sapere che non si ferma.”Sto preparando la piattaforma. Farò il mio percorso tra gli iscritti e gli elettori.Cosi si fa il Congresso del PD” I ruoli si ribaltano; l’ex Ministro dell’Industria prepara l’appello al popolo delle primarie.Veltroni si muove da “Kingmaker” sponsorizzando il nuovo. Ma tanti giovani non ci stanno a farsi scavalcare da Debora. Hanno da tempo individuato il terzo candidato.Nicola Zingaretti Presidente della provincia di Roma,uomo di apparato capace di vincere nella capitale.