MINO DACCOMI

DRAGHI: IMMIGRAT RISORSA NECESSARIA


Nel 2008, i lavoratori stranieri residenti in Italia rappresentano il 7,5% dell’occupazione complessiva: oltre il 9% al centro nord il 3% al sudLE TIPOLOGIE DI LAVORONel 2008  nel centro/nord. Oltre ¾ erano operai (40% nelle costruzioni)Nel sud più diffusi i lavoratori in proprio. AgricolturaLE IMPRESE INDIVIDUALIAlla fine del 2008 le imprese con il titolare extracomunitario erano oltre 240 mila,pari al 7%del totale. La loro maggiore difficoltà era l’accesso al creditoPer l’Italia l’immigrazione è una grande risorsa, solo se è governata l’integrazione.” Ma in verità non abbiamo alternative perché i numeri sono impressionanti”Il governatore indica un’unica via per uscire dalla crisi (peggiore di tutti i tempi) governare i processi della modernità. E tra questi c’è proprio l’immigrazione. Stiamo uscendo lentamente dalla crisi ma non dico che è passata. L’Italia può farcela se non perde il coraggio. Draghi di coraggio ne ha tanto, quando nel mezzo delle violenti polemiche estive sulla Lega decide di entrare in territori “minati”come gli stranieri, il sud  e l’istruzione da riformare radicalmente. Ma ci sono punti di forza come le imprese che investono, le riforme già avvenute utile terreno di confronto bipartisan.Ma il cuore della forza sta in cuei lavoratori che sempre più numerosi stanno arrivando da altri paesi.”se non si governa questo processo, si rischia di aver più costi che benefici. Ma non abbiamo alternative a governarlo. Rifiutarsi di farlo non porta da nessuna parte. Granparte di quello che vediamo di negativo,deriva dal fatto che da tempo abbiamo rinunciato a governare questo processo.Il futuro è con gli immigrati o non è. Lo dicono i numeri. Gli stranieri presenti sul territorio sono 4,3 milioni (contando anche i clandestini) Gli stranieri sono in media più giovani e meno istruiti, e svolgono mansioni importanti per l’economia“ non si rilevano conseguenze negative sulle prospettive occupazionali per gli Italiani.Per cogliere appieno l’opportunità offerta da queste risorse occorre combattere la tendenza alla marginalizzazione degli studenti  stranieri nel sistema di istruzione Italiano.La segnalano i ritardi di apprendimento,significativi già nella scuola primaria, e gli elevati tassi di abbandono nei gradi successivi.IL FUTURO MULTI ETNICO.E’ una denuncia forte, seguita poi da un dato “impressionante” nel  2050 un giovsne (under25) su tre avrà almeno un genitore straniero. L’Italia sarà Multietnico come oggi sono gli Usa e il Canada.uesto è il fyturo Questo è il futuro. Che va agguantato con un modello di sviluppo diverso da quello immaginato finora.La crisi cosi profonda e violenta ha fatto cambiare prospettive.Draghi rileva che si sta cercando di costruire un modello nuovo:il modello deve cambiare,come fa Obama con la sanita,l’ambiente,il clima.Questo è lo spartito su cui comporre l’uscita dalla crisi.”Anche da noi il tempo è arrivato”. Bisogna partire dal capitale umano e dal sistema formativo che bisogna cambiare radicalmente. In Italia si è creato un circolo vizioso: la scuola non segnala il merito,le imprese non investono in persone che non riconoscono.Cosi,” studiare da noi paga meno di quanto non paghi in altri paesi”. Cosa fare?”Competizione, formazione,autonomia e equità”.Segnalare le eccellenze curare i meritevoli,modulare gli incentivi agli istituti inbase ai risultati, ma anche perseguire” l’obiettivo civile di garantire a tutti i giovani,senza distinzione di censo,razza o fede religiosa, una istruzione adeguata”. Questo non implica  una istruzione di bassa qualità. Sul mercato del Lavoro, no alle gabbie salariali si ai contratti di secondo livello. E anche a un sostegno generalizzati per tutti quelli che cercano un lavoro. Ultimo messaggio a Bossi: anche colmare il gap Nord-Sud è condizione essenziale per lo sviluppo. La cassa del mezzogiorno? Ha fatto bene finche quando ha costruito strade e ponti.Un’esperienza da ripetere.