Post n°91 pubblicato il 24 Marzo 2010 da minodaccomi
Addio a Mino Daccomi Cogoleto. I funerali di Mino Daccomi, CLAUDIA LUPI
|
Post n°90 pubblicato il 03 Dicembre 2009 da minodaccomi
L’ALLARME DI CONFINDUSTRIA: LA CRISI NON E’FINITA-SUL FISCO IL GOVERNO NON HA FATTO NULLA-LA DETASSAZIONE DEGLI UTILI CHE RESTANO IN AZIENDA SAREBBE UN PIMO PASSO-LE MICROIMPRESE NEL 2000 HANNO DATO LAVORO ALL’80% DEI NUOVI ASSUNTI-PRODUCONO IL 25% DEL FATTURATO E IL 34% DEL VALORE AGGIUNTO NAZIONALE.--- LE IMPRESE Private ITALIANE---
Addetti N°Imprese In % N°Addetti In % €-Fatturato € Fatturato % Da 1- 9 4.170.848 94,8 8.066.535 47,4 2.863.044 25,1 10-19- 148.404 3,4 1.951.381 11,5 1.677.509 14,7 20-49 56.946 1,3 1.705.968 10.0 1.608.211 14.1 50-259 22.211 0,5 2.151,287 12,6 2.111.830 18,5 250-oltre 3,418 o,1 3.159.281 18,5 3.151.682 27.6 Totale 4.401.827 100,0 17.o34.452 100.0 11.412.276 100.0
TASSO DI DISOCCUPAZIONE NEI MAGGIORI PAESI—DADI IN %-STIME OCSE
Paese anno 2009 anno 2010 anno 2011 Francia 9,1 9,9 10,1 Germania 7,6 9,2 9,7 Irlanda 11,9 14,0 13,8 Italia 7,6 8,5 8,7 Giappone 5,2 5,6 5,4 Olanda 3,7 5,2 5,5 Spagna 18,1 19,3 19,0 Inghilterra 8,0 9,3 9,5 Stati Uniti 9,2 9,9 9,1 Area Euro 9,4 10,6 10,8 Paesi Ocse 8,2 9,0 8,6 |
Post n°89 pubblicato il 03 Dicembre 2009 da minodaccomi
Contro il decreto Ronchi,passato giovedì 19 Novembre col voto di fiducia alla Camera. Credo importante che il comune di Cogoleto, proponga, con il mezzo che ritiene più opportuno,alla Regione per un ricorso alla Corte Costituzionale come già fatto da alcune Regioni. Inoltre anche se l’attenzione è concentrata sulla “privatizzazione dell’Acqua, l’allarme e forte. se non maggiore,anche sul ciclo/rifiuti. Personalmente sono molto preoccupato perche :” i soggetti privati possono operare nella raccolta rifiuti, ma tariffe e attività devono rimanere sotto lo stretto controllo delle istituzioni. “Per il controllo pubblico idrico e rifiuti.” Il timore è,ad esempio, che con la liberalizzazione imposta dal Governo alcuni dei passaggi del ciclo rifiuti possano essere subappaltati,rendendo meno trasparente le modalità di lavorazione e più difficili i controlli. Un timore condiviso, che con l’articolo 15 del decreto Ronchi vede mettere in discussione anche la norma ( la 10/2008) con cui aveva da poco rafforzato il controllo pubblico su acqua e rifiuti. La legge infatti affidava” più responsabilità a livello Regionale nella definizione della tariffa di riferimento e nel controllo (sanzioni comprese) sui gestori dei servizi ambientali” In altre parole,”oggi grazie al nostro sistema di regolamentazione non è possibile far rientrare nelle tariffe costi incontrollati, inoltre questo modello prevede l’obbligo di reimpiego dei proventi delle tariffe per il miglioramento de servizio stesso. La posta in gioco dunque è alta e interessa più di un versante. In primo piano c’è naturalmente la liberalizzazione della gestione acque,che taglierà fuori gli Enti Locali dal controllo della fornitura e appunto sulle tariffe |
Il Senato ha varato il 4 N0vembre 2009 la riforma dei servizi pubblici locali,che punta a favorire la gestione privata di alcuni servizi locali. Il testo passa alla camera. Il nodo della questione è tutto li,nel titolo dell’articolo 15 del decreto legge n°135,o decreto Ronchi, che il Senato ha tramutato in Legge. E’ lungo solo una riga ma vale miliardi. Soldi che usciranno dalle tasche dei consumatori e che arriveranno in quelle di pochi grandi gruppi. Il titolo recita:” Adeguamento alla disciplina comunitaria in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica.” Che vuol dire? Che l’affidamento della gestione dei servizi pubblici locali avverrà in via ordinaria, attraverso gare ad evidenza pubblica. Quali sono i servizi indicati? Diversi ( gas o trasporto, ad esempio ) Ma tra questi uno in particolare : l’acqua. Che con il decreto ha cambiato status. Non più bene pubblico, ma merce. Di “ proprietà “dello Stato, dopo un emendamento inserito all’ultimo momento dal PD,ma gestita da privati. Un business colossale. Quanto grande? Forse 8 miliardi nei prossimi 10 anni. Un calcolo in difetto. E solo parametrato sulla semplice gestione. Senza contare gli investimenti pubblici ed europei. Attualmente in Italia la rete idrica è coperta da circa 110 gestori. Divisi tra i 91 Ato (ambito territoriale ottimale) esistenti. Grosso modo ad ogni Ato corrisponde una provincia. A crearli fu la legge Galli del 1994.che per la prima volta apri anche ai privati. Oggi 64 gestori sono a totale capitale pubblico e servono oltre la metà della popolazione. Il resto è a capitale misto o privato. Questo fino al 4 Novembre. Perche nel giro di un anno o al massimo entro il 2012 L’affidamento dei servizi pubblici locali passerà in mano a “imprenditori o società in qualunque forma costituite”. Anche con capitale misto dunque, purchè L’attribuzione dei compitri operativi, connessi alla gestione del servizio, sia nelle mani del privato che non può avere una quota inferiore al 40% della Società. Il Pubblico può rimanere ma è il privato che decide quanto o come investire. E il privato deve fare profitti. E i profitti si fanno Abbassando gli investimenti e alzando le tariffe. In Italia dal 1994 ( anno della Galli) al 2005 sono stati investiti 700 milioni di € l’anno nella rete. Nei 10 anni precedenti oltre 2 miliardi di €. Nel 2008, secondo l’ultimo rapporto del Co.Vi.Ri. relativo a 54 Ato, risultavano realizzati solo il 56% degli investimenti previsti 6 miliardi. Questo scrive Cittadinanzattiva,a fronte di un’impennata delle tariffe di oltre il 47% negli ultimi 10 anni. In Toscana, ad esempio dove è più forte la presenza dei privati, ogni famiglia spende in media per l’acqua 330 € all’anno a fronte di una dispersione del 34%. I privati, se non regolamentati. Non portano efficienza. Nel nostro paese le società più importanti, per capacita e fatturato sono 6: la romana Acea, la bolognese Hera. La ligure piemontese Irenia, la triestina Acegas-Aps , la lombarda A2A e l’acquedotto Pugliese. Le prime 5 sono quotate. Sono multiutility a capitale misto dove però è il privato che detta le regole. Questo perché ha i soldi necessari e spesso anche il know how. E con la nuova norma avranno un peso ancora maggiore visto che gli enti locali non potranno avere oltre il 40% del capitale delle società in questione. L’Italia diventerà un terreno fertile per le multinazionali estere,come le francesi Veolia e Suez, che tra gestione e incroci azionari, si stanno mangiando fette di territorio. Per l’acqua “ si assiste- per usare le parole dell’Antitrust-alla sostituzione di monopoli pubblici con monopoli privati” Si prendo l’esempio di Acea. La società serve il Lazio, una parte della Campania, l’Umbria e 4 Ato su 6 della Toscana. E’ il primo operatore nazionale del circuito idrico ( ha il 10% del mercato) E’ controllata al 51% dal Comune di Roma. Al !0% circa dalla francese Gdf-Suez e al 5% dal costruttore Caltagirone. Ma presto il comune di Roma dovrà cedere a privati l’11% della società per un valore di circa 200 milioni. Lo stesso dovranno fare i comuni Emiliani per Hera o quelli di Genova e Torino per la futura Irenia. In totale sul mercato finiranno oltre un miliardo di € in Azioni. Che andrà ai privati. I quali investiranno per avere un ritorno. E si i piani industriali di 87 Ato mostrano un incremento medio dei consumi di acqua,da qui al 2023,del 17/20% vuol dire che la privatizzazione dell’acqua la paghiamo noi. Con l’approvazione del decreto Ronchi la gestione delle risorse idriche ( un grande business dell’acqua privata- una torta da 8 miliardi ) Passa nelle mani di pochi grandi gruppi. Il rischio è quello di un aumento delle tariffe ---- Alla camera il decreto sul quale il Governo ha messo la fiducia è passato con 320 si e 270 no, Per protesta alcune Regioni sono per il ricorso alla Consulta –La sinistra chiede il referendum |
La condana- 4 anni e ½ per aver ricevuto 600.000 dollari dalla Fininvest- Menti ai giudici per salvare Berlusconi e le sue aziende nei processi All Iberan e Gdf
Otto mesi dopo la sentenza di primo grado i giudici della corte d’Appello di Milano hanno confermatola condanna per corruzione in atti giudiziari all’ avvocato inglese David Millis, l’uomo che dietro a un compes di 600.000 dollari ricevuti attraverso il manager Fininvest Carlo Bernascomi rese ai magistrati italiani dichiarazioni reticenti nei processi per i casi GdF eAll Iberan.” Ha agito certamente da falso testimone-scrissero nelle motivazioni i giudici di primo grsdo- Da un lato per consentire a Berlusconi e al gruppo Fininvest l’impunità dalle accuse o almeno il mantenimento degli ingenti profitti realizzati attraverso il compimento delle azioni societarie e finanziarie illecite compiute fino a quella data. Dall’altro lato per perseguire il proprio vantaggio economico” E sono servite solo 4 ore di camera di Consiglio Ai giudici della seconda sezione per confermare in pieno la sentenza di primo grado accogliendo cosi le richieste del sostituto procuratore generale Laura Bertole Viale. Mellis e i suoi legali anno annunciato ricorso in cassazione L’avvocato di Mellis Alessio Lanzi- non finisce qui- gli ha fatto eco il collega Federico Cecconi- andremo fino in fondo. Staremo a vedere.--- A Milano il 16/11/2009 inizia il dibattimento sui diritti TV in cui Berlusconi è imputato di frode fiscale. La difesa ha spiegato che il premier vuole essere presente ma glielo impediscono impegni istituzionali. Berlusconi salta l’udienza per andare al vertice della Fao? Allora scelga lui quando, ma si faccia processare e non scappi. Da troppo tempo sta giocando a nascondino con la procura.--- Sono state rese note il 12/11/2009 le motivazioni con cui la Corte d’Appello di Milano ha condanato David Mills a 4 anni e sei mesi di reclusione. Il Passaggio del denaeo è avvenuto dopo la testimonianza ai processi, |
NAPOLITANO:”NON DIMENTICHIAMO CHE SIAMO STAI EMIGRANTI
Oggi che accogliamo gli emigranti nel nostro paese non dovremmo mai dimenticare che siamo stati un paese di emigrazione. Napolitano ha ricordato quel lungo periodo in cui dai moli dei porti Italiani partivano “ i bastimenti” Verso l’america. Voglio ricordare un particolare che riguarda il mio Comune-Cogoleto-in Provincia di Genova- da dove nel 1900 su una popolazione di meno di 5000 abitanti ben oltre 900 emigrarono nelle Americhe.Dove era possibile trovare lavoro.”Siamo stati emigranti”ha detto Napolitano e non dobbiamo mai dimenticare “ un capitolo essenziale della nostra storia”tanto più nel momento in cui ci si appresta a cellebrare i 150° anni dell’Unità d’Italia perche” in quell’Italia pur unita tanti Italiani non potevano trovare lavoro e modo di vivere e furono costretti a partire. Ma “ è stato anche un flusso straordinario. E attraverso questo abbiamo seminato tracce Italiane in tutto il mondo. Il patrimonio di simpatia e di amicizia per l’Italia che verifico esserci in tutti i paesi che io visito ha anche questo segno,di quello che anno fatto i nostri quando sono andati in quei paesi” pur nelle “condizioni durissime”in cui ci arrivarono. |
Post n°80 pubblicato il 03 Dicembre 2009 da minodaccomi
IL VERDETTO RESPINmE NEL MERITO E NEL METODO PER LA VIOLAZIONE DI 2 PRINCIPALI CARDINI:ARTICOLO N°3 e N°138 IL VOTO 9 GIUDICI CONTRO 6 A FAVORE- ALLA FINE “ UMORI PESSIMI”—“ PER SILVIO BERLUSCONI SUBIITO 2 PROCESSI “
L’art.3-stabilisce che “ Tutti i cittadini hanno pari dignità sociali e sono uguali davanti alla legge,senza distinzioni di sesso,di razza,di lingua,di religione,di opinioni politiche di comdizioni personali e sociali” L’art. 138 dice :”Le leggi di revisione della costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna camera con 2 successive deliberazioni ad intervallo non minore di 3mesi e sono approvata a maggioranza assoluta. Sono convinto che per il rilievo dovuto al risultato della decisione della corte Costituzionale, tutti i cittadini sia attraverso la Stampa sia per il rilievo dato dalle TV hanno potuto farsi un’idea del problema. Per questo mi limiterò ha segnalare i fatti e le posizioni più importanti. E’ scontro con il presidente Napolitano-Berlusconi attacca il presidente”si sa da che parte sta”-e il Quirinale risponde “ il capo dello stato sta dalla parte della Costituzione”Ma Berlusconi risponde c che a lui non gliene importa.—Intollerabile attacco al Colle-La legge è uguale per tutti- Il Premier ha accusato la Corte Costituzionale di essere “di sinistra. E’ stato informato male” 3 giudici erano incerti,tutti di estrazione cattolica .La Giunta e composta da 15 membri 5 votati dal Parlamento 5 dal Consiglio di Stato 5 dalla presidenza della Repubblica- E hanno votato:” NO°-9- di cui 5 eletti dalla presidenza della Repubblica,, -2 eletti dal parlamento dal centro sinistra- 2 eletti dal Consiglio di Stato--- SI°-6- di cui 3 dal parlamento dal centro destra-3 eletti dal Consiglio di Stato. A Benevento il Cavaliere sfodera toni da crociata e fa intendere che modificherà la Costituzione-Elezione diretta del Capo dello Stato e “blocca processi”. La stampa estera esterna “sputtana” l’Italia.—Dopo la sentenza-Dura nota del Colle”falso” sostenere che c’era un accordo per condizionare la Consulta. Sul Lodo Alfano nessun patto con Berlusconi.- Emma Marcegaglia difende ancora il Capo dello Stato:”Simbolo dell’Italia va rispettato.—Napolitano colpo su colpo “ Non sono uomo di parte”.Sono uomo delle istituzioni. Parlando ai Prefetti di tutta Italia riuniti a Roma per la loro prima conferenza Napolitano ha detto:”13 anni fa nell’assumere l’incarico di Ministro dell’interno ero determinato a svolgerlo come uomo,ormai, delle istituzioni e non di una parte politica”. Un impegno già iniziato da Presidente della Camera e poi proseguito fino alla più alta carica .che ho sempre ricoperto nel rispetto dei ruoli e delle sue funzioni.-E’ il principio di eguaglianza ad aver bocciato il lodo Alfano:” Nelle motivazioni della sentenza della consulta la spiegazione:-andava fatta una legge costituzionale- ci si è mossi come nel caso”Schifani” e il lodo Alfano è stata “una deroga ai principi di uguaglianza dettati dalla costituzione” Ecco perche è stata bocciata.—Lodo bocciato-La Consulta “promuove” il Colle |
Post n°79 pubblicato il 03 Dicembre 2009 da minodaccomi
“ MACHISTA,AUTORITARIO E RISIBILE” DURISSIMO EDITORIALE NEI CONFRONTI DI BERLUSCONI IL CENTRODESTRA ITALIANO E’ RAZZISTA E XENOFOBO “CON L’INSULTO AGLI OBAMA SILVIO E’ANDATO OLTRE La stampa estera torna a parlare di “Mr Berlusconi” Punta il dito sul tracollo della credibilità del Premier nel mondo e pone gravi interrogativi su futuro gel Governo Italiano Non era una battuta,ma un insulto. Addirittura ripetuto. E anche se molti italiani continuano prenderla a ridere,forse questa volta Berlusconi è andato oltre. Forse il suo è stato un passo falso. Prendendo spunto dalla “battuta”rivolta a Michelle Obama-anche lei “abbronzata”come già il consorte presidente-il Times si rivolge a Berlusconi definendolo:” razzista machista e xenofobo” il centrodestra italiano. Firmato da Richard Owen l’articolo va direttamente al punto,ponendo gravosi interrogativi politici sul futuro del governo italiano.”C’e una tendenza, sia in italia che nel mondo, di farsi due risate sulle gaffe di Berlusconi definendole tipiche di Silvio” “Lui è cosi il nostro Silvio, chi lo accusa definendo razzista l’insulto rivolto al presidente Obama (“è abbronzato”) risponde che i suoi critici non hanno il senso dell’umorismo, e molti che l’anno eletto per la terza volta in fondo sono d’accordo con lui, sostiene Owen. Non solo affonda il Times:” vi è anche una capacita tutta maschile nell’accettare il comportamento di Me Berlusconi che ricorda di quello di Mussolini-che è machismo laddove lui pretende di promuovere i valori della famiglia. E cosi mentre tornano all’attacco dell’esecutivo anche giornali come il Guardian (parla dell’attacco a anno zero come di una punizione per aver trasmesso un’intervista con una delle escort che avrebbero passato la notte con il premier ),Il francese Liberation e,con un’ampia inchiesta,pure il settimanale Russo Ogoniok, il Times che è uno dei più autorevoli quotidiani sulla scena internazionale- nongira intorno alle parole:” aver insultato sia Michelle che il presidente USA potrebbe rivelarsi un posso di troppo. Il comportamento buffonesco maschera una realtà più sinistra:Mr Berlusconi chiaramente vede se stesso come un leader nazionale e mondiale di tale importanza da ritenersi sopra la legge”. Non è tenero il giornalista britannico; afferma senza mezzi termini che l’idea che il premier sia”un attore globale che per esempio aiuta gli USA a trattare con Mosca, e risabile” Non finisce qui. Il pezzo è disseminato di termini quali “arroganza””autoritarismo” e afferma che Berlusconi si ritiene di essere “ oltre le normali regole di comportamento”: nessun altro leader finito in uno scandalo sessuale avrebbe la faccia tosta di sostenere come lui ha fatto di “ aver introdotto la moralità” nella politica italiana.---La stampa estera e le bugie del premer-i giornali stranieri raccontano cosi il nostro paese:” Il Sunday Times- una notte nell’harem di Berlusconi- Der Spiegel-sulla copertina del settimanale tedesco, Berlusconi diventa Padrino- -Newsweek mella foto una espressione seria di Berlusconi. “Perche Silvio non ride più”-Stern una colonna copertina del premier e delle “sue ragazze”: Potere & Amore.—Basta è il titolo del “The Economist, nom poteva essere più chiaro di cosi”Basta”—Liberation-il quotidiano francese ricorda le fotografie di Noemi:Lo “scandalo alle calcagna”—Nesweekw E’ l’ultimonumero:”Dump Berlusconi” tradotto:Scaricatelo gettatelo via.
|
AREA PERSONALE
MENU
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: JAV idol
il 10/12/2014 alle 12:20
Inviato da: download bokep 3gp
il 22/11/2014 alle 23:31
Inviato da: video porno gratis
il 12/11/2014 alle 07:38
Inviato da: Escort incontri
il 28/09/2014 alle 18:12
Inviato da: escort torino
il 08/09/2014 alle 19:13