Creato da minodaccomi il 26/02/2009

MINO DACCOMI

UN (QUASI)NOVANTENNE VIRTUALE

 

 

CHI HA VISTO I 35 MILIARDI SPERPERATI DAL TESORO

Post n°61 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da minodaccomi
 
Tag: tesoro

Sono molti,anzi moltissimi gli Italiani che di fronte allo scandalo Berlusconi ( non saprei chiamarlo altrimenti ) rispondono:” A noi importano i suoi vizi privati o pubblici che siano; a noi importa che governi bene nell’interesse del paese e dei cittadini”. Si può non essere d’accordo con questo modo di ragionare che reputa la coerenza morale come un “optional”al quale un personaggio pubblico può sottrarsi. può sottrarsi. può sottrarsi. Ma adattiamoci à questa diffusa indifferenza morale e seguiamo pure quel modo di ragionare: sta governando bene? Poniamoci questa domanda e cerchiamo di rispondervi con fatti e cifre.Il Governo ha varato un nuovo decreto legge per contenere la crisi e ha presentato un bilancio di un anno e mezzo di attività. Possediamo tutti i dati per rispondere e non sono dadi controversi perché è lo stesso Governo a fornirceli. Il deficit è arrivato al 5,2 ed è molto probabile che salga ancora. In parte questo risultato è dovuto a cause internazionali ma in altra parte è dovuto a cause eslusivamente interne. Cioè all’andamento della spesa pubblica e dalle entrate. La spesa è aumentata in un anno del 4,9%. In cifre assolute si tratta di 35 milioni di €. Stiamo parlando di spesa corrente della pubblica Amministrazione. Come è stato possibile uno sfondamento di simili dimenzioni che equivale ad una pesantissima manovra finanziaria? Voglio citare  il commento che di questo  sfondamento sorprendente ha fatto Romano Prodi in un articolo pubblicati mercoledì 22 luglio 2009 “ Questo dato mette in evidenza  una non prevista espansione della spesa ordinaria della pubblica amministrazione di fronte a una preoccupante caduta degli investimenti. Tutto questo in presenza di una diminuzione del peso degli interessi sul debito pubblico per effetto della caduta dei tassi sul mercato internazionale. Davvero viene da pensare che qualche “fannullone”si sia dimenticato di esercitare il proprio compito di contenere la spesa corrente e indirizzarla verso gli investimenti per sostenere lo sviluppo futuro del Paese” Io capisco che il nostro premier non voglia rispondere sulle veline ,sulle ”escort”sul processo Mills. Ma qui stiamo ponendo a lui e al suo Ministro dell’Economia una domanda di tutt’altra natura : che ne avete fatto di quei 35 miliardi di maggiori spese in un anno di vacche magrissime? In teoria ci potreste rispondere che quei miliardi li avete usati per “stimolare” l’economia. Invece no neppure questo avete fatto.I denari freschi per stimolare o sostenere  l’economia ammontano in tutto e per tutto a 3 miliardi pari al 02% del prodotto nazionale lordo in confronto con il 3%che è la media dei paesi Ocse.10 volte meno. Il Ministro Brunetta ci ha scritto una lettera a proposito della spesa ordinaria di 35 miliardi tra il 2008 e 2009. Avevo scritto che uno sfondamento di tali dimensioni in una fase di crisi e di dissesto dei nostri conti pubblici.( anche se Tremonti continua a negare questa evidenza anche se documentata nel Dpef ) era incomprensibile. Quei Miliardi di € equivalgono ad un aumento del 4,9% della spesa ordinaria. Vogliamo sapere a che cosa sono serviti.E’una curiosità morbosa? Tremonti dovrebbe rispondere ma ecco che risponde Brunetta. Ma le cifre da lui fornite chiedono chiarezza:Scrive Brunetta Ministro della Funzione Pubblica che le spese tra il 2008 e 2009 della pubblica Amministrazione destinate al personale sono aumentate di circa 4 miliardi, e le spese per consumi interni di 3.850 miliardi per un totale di meno di 8 miliardi. Altro Brunetta non dice. Lo sfondamento di spesa ordinaria è stato di 35 miliardi. La diferenza per le quali attendiamo ancora notizie dal Ministro dell’Economia o dal vice alla Funzione Pubblica: e quindi di 27 miliardi di €. Volete per favore dire dove diavolo li avete soesi ?

 
 
 

ECCO LE DIECI DOMANDE PER LE QUALI BERLUSCONI HA QUELERATO “ LA REPUBBLICA”

Post n°60 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da minodaccomi

Ecco le 10 domande di repubblica che l’avvocato di Berlusconi Nicolò Ghiaini definisce” diffamazione mascherata”

1)   Quando, signor presidente,ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia? Quante volte ha avuto modo d’incontrarla e dove? Ha frequentato e frequenta altre minorenni minorenni.

2)   Qual è la ragione che l’ha costretta a non dire la verità per ben 2 mesi fornendo ben 4 versioni diverse per la conoscenza di Noemi prima di fare 2 tardive ammissioni.

3)   Non trova grave che lei abbia ricompensato con candidature le ragazze che la chiamano”papi”?

4)   Lei si è trattenuto con una prostituta la notte del 4 novembre 2008 e sono decine le “squillo”che secondo le indagini della magistratura, sono state condotte nelle sue residenze. Sapeva che erano prostitute?

        Se non lo sapeva,è in grado di assicurare che quegli incontri non

        l’abbiano resa  ricattabile?

5)   E’ capitato che “voli di Stato”,senza la sua presenza a bordo,abbiano

Condotto nelle sue residenze ospiti delle sue festicciole?

    6)Può dirsi certo che le sue frequentazioni non abbiano compromesso

        gli affari di stato? Può assicurare il paese e i nostri alleati che nessuna

        donna, sua ospite non abbia oggi in mano armi di ricatto che

        ridimensionano la sua autonomia politica’

    7)Lei oggi potrebbe ancora partecipare Al Family Day o firmare una

       legge che punisce il cliente di un prostituta?

   8)Ritiene di potersi ancora candidare alla presidenza della Repubblica ?

   9)Lei ha parlato di un “progetto eversivo”che la minaccia. Può garantire

      di non aver mai usato né di voler usare intelligence e polizia contro

      testimoni,magistrati,Giornalisti?

 10) Alla luce di quanto è emerso,quali sono signor presidente, le sue

        condizioni di salute?

Umberto BOSSI dice:”Le 10 domande non so quali siano. Saranno domande provocatorie. Se Berlusconi non ha risposto vuol dire che era meglio lasciarvi nel dubbio. E anche io lo farò” C’è da credergli?

 
 
 

RAI, TRATTATIVA FALLITA CON SKY

Post n°59 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da minodaccomi

LE RISORSE PERSE DALLA RAI

50 Milioni di € l’anno,l’offerta Murdooch per la trasmissione del canale RaiSat sulla piattaforma Satellitare Sky

350 Milioni in 7 anni ,durata del contratto.

75 Milioni di € sui prodotti cinematografici distribuiti da Rai-Cinema.

7 Milioni di € l’anno dei proventi pubblicitariricavati dalla Rai su Sky(49 in 7 anni)

                                                       PER UN TOTALE DI 474 MILIONI DI €

 

Venerdi 8 Agosto ultimo CDA prima della pausa estiva: Il Dg Masi dovrebbe riferire sul mancato accordo con Sky,ma ci sono le nomine dei Vice al TG1 e Rai1. Il Dg incontra dirigenti e Sindacati,pronti allo sciopero. Potrebbe spiegare perchè ha lasciato fallire (o non ha mai aperto ,cosa di cui e anche convinto il Presidente Gallimberti) la trattativa per rinnovare pl contratto RaiScay, mai legittimamente dal voto in Consiglio. Tutti dall’Adrai all’Usigrai,CGIL,CISLI,UIL,(in polemica lo Snater) chiederanno al Dg di riaprire la trattativa con SKY,anche per difendere i lavoratori di RaiSat. Il Dg Masi ha spedito al Quirinale il dossier sulla trattativa,agitato dall’allarme del Presidente Napoletano Che li vedrà al ritorno delle vacanze. Vedremo come va a finire,intanto la Federazione della Stampa chiede al Dg MasiDi chiarire di non aver  in nessun modo avvantaggiato Mediaste..

 

 

                                   INTERVISTA A ROBERTO ZACCARIA

                                                 E’ STATO PRESIDENTE DELA RAI DAL1998 AL2002

                         “ADDIO SATELLITE COSI LA RAI FA IL GIOCO DI MEDIASET “

                  “LA TELEVISIONE PUBBLICA E’UN VASO DI COCCIO CHE PERDE ASCOLTI E RISORSE.

                   ABBANDONARE LA PIATTAFORMA DI MURDOCH E LEDARSI A BERLUSCONI  E’ UNA
                    SCELTA  FALLIMENTARE:

Sulla rai esiste un conflitto di interessi per eccellenza, e ora si è aggravato. DOMANDA. L’uscita dei canali da RaiSet da Scay crea un danno alla Tv Pubblica? RISPOSTA.” La scelta di abbandonare Scy è di una gravità inaudita.Nella lotta tra tre soggetti in campo la rai è un vaso di coccio. Perde grandi risorse,ma anche ascoltatori e pubblicità, ed è in corso  un abbandono irreversibile, un distacco ,dovuto anche alla linea editoriale. Quando vedo un TG che non parla delle notizie di Berlusconi,se non quando coinvolgono il Centro Sinistra. DOMANDA, si riferisce al TG1? RISPOSTA “Si. E così la Rai non si comporta da servizio pubblico. DOMANDA “ L’uscita di Rai/Sat  è un danno paragonabile al no del Governo alla vendita di Rai/Way,quando lei era presidente? RISPOSTA Giusto accostamento: eravamo prima dell’11 settembre avevamo raggiunto un accordo vantaggioso per la Rai con la vendita alla Crown/Castle di parte degli impianti per più di 400 milioni di €. Fu bloccata in modo violento da Gasparri,allora Ministro delle comunicazioni. Agli Americani non conveniva ,quindi si sfilarono,mentre la Rai sarebbe diventata leader. DOMANDA. Il Contratto di servizio prevede la diffusione pubblica su tutte le piattaforme.Cosa accadrebbe se il governo ne limitasse la  trasmissione ? RISPOSTA: “Aumenterebbe il disamoramento dei Telespettatori Rai. Un fatto preoccupante da non sottovalutare.”DOMANDA non lo sottuvalotano Napoletano e Zavoli Cosa ne pensa dei loro interventi ? RISPOSTA” Dalla vigilanza è avvenuto spesso,ovviamente,ma non ricordo un richiamo cosi autorevole del presidente della repubblica, che in questo caso ha giocato un ruolo da cittadino” DOMANDA: Secondo lei il CDA di Via Mazzini avrebbe dovuto tenere di più sotto controllo la trattativa con Sky? RISPOSTA” Nella storia della Rai ci sono stati Dg di destra e di sinistra, ma quasi sempre radicati nell’Azienda. In questo caso si è sentita la mancanza di background a Viale Mazzini. Non solo sulle nomine, ma su problemi cosi co,placati servono uomini d’impresa, ci vuole esperienza” DOMANDA Pensa ci siano state interferenze esterne ? RISPOSTA “ Il Vice Ministro Paolo Romani è intervenuto spesso, e parso teleguidare l’Azienda da fuori. Ho visto altri Dg, della stessa porte di Romano (Pdl,ndr) non farsì guidare così. Devo dire che Sacca e Mocci  non credo l’avrebbero fatto. DOMANDA  Il presidente Garimberti ha messo dei” paletti “ Troppo tardi ? RISPOSTA “ Aprezzo  Garimberti  ma la figura del Presidente di garanzia è fragile se non ha idonei poteri Statutari. Su nomine nevralgiche o nodi strategici per l’Azienda, per statuto il presidente non può essere messo in minoranza, altrimenti è pari a un consigliere,infatti Lucia Annunziata se ne andò. DOMANDA L’uscita da Sky è un favore a Mediast ? RISPOSTA “ si, perchè la ai si stacca dal monopolista Murdoch in Italia più indipendente,e,se si lega mani e piedi a Mediaste,rischia di essere la cenerentola delle TV. Quando facemmo l’accordo per non criptare i canali Rai sul satellite, si voleva allargare la possibilità di visione del servizio pubblico. Oggi parliamo di 4 milioni e 800 abbonati Sky che si allontanano dalla Rai.

Lei fece il primo accordo per Rai/Sat su Sky: fu conveniente allora ? RISPOSTA “ Eravamo intorno al 2000 quei canali furono trasferiti da canal Plus a Sky. Fu una scelta strategica con nuovi canali. Allora la TV pubblica era il soggetto più forte del mercato,Mediaste era forte ma secnda negli asolti e non aveva la pai tv sul digitale. Con l’accordo Rai Way saranno diventati leader anche nelle scelte editoriali: RaiNews24Fu i primo canale all’news visibile gratis sul satellite,prima di Sky Tg24 DOMANDA Un primato bruciato dal Conflitto d’interessi ? RISPOSTA “Ora seguiamo e basta. E sulla Rai c’è il conflitto di interessi di eccelenza. Nel 2002 con Berlusconi al Governo, ho certificato i passaggi: una serie di Aziende Spostarono  il loro Budger Pubblicitario dalla Rai a Mediaste. Ora il premier sconsiglia ad investire  sui media “pessimisti”.Infatti ora la crisi colpisce prima la Rai e poi Mediaset

 
 
 

BANKITALIA : GLI IMMIGRATI NON CI TOLGONO LAVORO

Post n°58 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da minodaccomi

L’afflusso di stranieri ha accresciuto le opportunità per gli italiani

            Benefici per le donne non più legate all’assistenza  dei famigliari

Ladri di lavoro ? No,”complementari”Secondo uno studioso di Bakitalia grazie ai lavoratori immigrati, per lo più operai e badanti,crescono le occasioni le occasioni  di occupazione per gli Italiani più qualificati e per le donne. Non solo. Un beneficio significativo lo ricavano le donne del nostro paese : grazie a colf e badanti reclutate in massa tra la straniere,recuperano tempo prima impiegato nel lavoro di cura e lo spendono per lavorare. I ricercatori la chiamano” complementarietà “ Tradotto:vuol dire che gli stranieri fanno lavori umili che gli italiani non fanno più. Il reddito degli stranieri è inferiore in media dell’11%. Ma anche perché gli straneri a parità di mansioni vengono pagati di meno. Lo studio si riferisce al 2008, quando nelle regioni del centro e del nord  quando il 75% degli occupati stranieri erano una % più che doppia rispetto agli italiani. Nel Mezzogiorno prevale l’agricoltura, il commercio al dettaglio,l’assistenza alle famiglie e il settore alberghiero. La quota di cittadini immigrati è passata dall’0,6% del 1991 allo 6% del 2008

 
 
 

“ LEGGI DISCUTTIBILI CAUSANO SOFFERENZA”

Post n°57 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da minodaccomi

  IMMIGRATI  MONITO DI TETTAMANTI. -AVVENIRE ;

 PACCHETTO SICUREZZA PERSECUTORIO

 

“Le sofferenze  dei migranti sono causate anche da discutibili provvedimenti messi in pratica da quei paesi ricchi che dovrebbero impegnarsi più degli altri in seri percorsi di accoglienza”Dal pulpito del duomo di Milano Dionigi Tittamanti  lancia un monito severo contro il ddl sicurezza ( pur non citandolo direttamente) che continua suscitare perplessità nel mondo cattolico. E il quotidiano dei vescovi italiani, Avvenire, in un editoriale intitolato”Legge sbilanciata che già mostra crepe”a lanciare l’allarme sul rischio che il decreto sicurezza” tramuti la politica di gestione legale dell’ immigrazione in un complesso di misure punitive e o in qualche caso persecutorie. E’ poi il vescovo di Piazza Armerina monsignor Michele Pennini, a rispondere ai Ministri leghisti Roberto Maroni e Umberto Bossi che nei giorni scorsi avevano reagito duramente alle critiche delle gerarchie ecclesiastiche il primo parlando di “solite liturgie” Il secondo sostenendo che” in Vaticano è vietato far entrare i clandestini”. “ Noi vescovi ha ammonito monsignor Pennini –vogliamo che la legalita si coniughi con la solidarietà,e non ci lasceremo intimidire da attacchi del titolare del Vicinale e del leader della Lega. L’unico a smarcarsi dal coro delle critiche del mondo della chiesa è il vescovo di Piacenza Gianni Ambrosio, uno dei pochi prelati a difendere il reato di immigrazione clandestina.” Penso-.ha detto—che vi sia la possibilità che questo sia un reato,come è sempre stato anche nel passato. Sul fronte politico la polemica dell’opposizione è del sindacato per Epifani della  Cgil “ lesive dei diritti delle Persone”. Leoluca Orlando del Idv definisce il decreto sicurezza una barbarie.Roberto Rao dell’Udc “ un terribile boomerang” per il Governo e purtroppo per tante famiglie italiane A Napoli gli estracomunitari sono scesi in piazza indossando in segno di protesta  magliette nere con la scritta “clandestino” Benedetto Della Vedova del Pdl invoca ora” Un piano straordinario per regolarizzare le centinaia di migliaia di badanti”.E il governatore del Veneto Giancarlo Galan,replica ancora alla dura replica di monsignor  Agostino Marchetto(“Il ddl –aveva detto –porterà solo dolore”)” chi dice che queste norme porteranno solo dolore-ribatte Galan-dovrebbe anche indicare quali sono per lui le soluzioni”. Per Marazzo della comunità di S.Egidio “Con il nuovo reato ogni migrante diventa un potenziale nemico” Per il ministro Calderoni “ Mi dispiace ma di regolarizzare queste badanti non se ne parla. Fatta la legge basta:chi è dentro è dentro chi fuori è fuori. Troppe volte mi è capitato di sentire invocare indulgenza per queste persone che lavorano nelle case. Ora basta.  Il Presidente della Camera  continua a mandare messaggi al Governo “ E’ assolutamente indispensabile distinguere tra clandestini e rifugiati. Gli irregolari vanno rispettati. Prima sono uomini ,e poi immigrati.  

 
 
 

LEGA PADRONA – GOVERNO SOTTO SCACCO

Post n°56 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da minodaccomi

SUD,IL PIANO BERLUSCONI DETTATO DA PONTIDA

                                 DAI SALARI DIFFERENZIATI CHIESTI DAL CARROCCIO

                                     ALL’AGENSUD GUIDATA DA BERLUSCONI STESSO

 I Soldi ? ” Ma prima devono arrivare i progetti “Ma quelli doveva farli lui.” Sarà un New Deal “ Ma allora  l’America investiva- l’Italia No. L’annuncio al fine è arrivato: al Sud ci penso io. Dalle colonne del “ Mattino “ Silvio Berlusconi parla della Nuova Agenzia per i Mezzogiorno E assicura sarò io  a guidarla. Un “ commenda “ a capo dei gattopardi. Gli stessi toni usati per l’immondizia di Napoli, gli stessi per l’emergenza Abruzzo: “ ghe pensi mi “ mentre tenta cosi nuove aperture a quel” Partito del Sud” che gli ha rovinato la vigilia delle vacanze,il premier non tralascia di confermare lasse di ferro  con la Lega. Utilizzando l’ultima bandiera (in ordine di tempo) brandita dal popolo di Bossi; le gabbie salariali.”Un’altra volta il Premier si piega alle richieste della Lega.”,Attacca infatti Dario Francechini.

  Legare i salari ai diversi livelli del costo della vita tra Sud e Nord risponde a criteri di razionalità economica e di giustizia”, sostiene Berlusconi. Cosi in poche battute il leader del Pdl getta una luce su come va intesa la “questione Meridionale”: il Sud esiste solo se gestito dal Nord,e soltanto se funzionale alle richieste del Carroccio. Un combinato disposto infernale, che ha mire Politiche Sindacali.

Riaffermare l’alleanza nordista,placare i malumori sudisti,marciare alla conquista delle Regioni meridionali ancora in mano al centro sinistra ( si vota nel 2010 ) e magari depotenziare quel contratto

Collettivo nazionale su cui i Confederali hanno un forte peso specifico. IL PIANO-Anche per il Sud secondo Berlusconi c’è bisogno di un piano Marshall. Il piano è  definito come un “New Deal Roosveltiano” come il presidente Usa fece la Tennessee Vally Autorità, cosi lui farà L’Agensud.

Dimentica di dire che in quella occasione l’America investi una gigantesca somma di denaro (qui i fondi vengano tagliati),aumento e tasse sulle classi ricche ,per toglierle a quelle dei lavoratori.Nel piano di Berlusconi non c’è niente di Roosvelt. L’Agenzia servirà al premier per mettere all’angolo le classi dirigenti  meridionali. Creando un luogo dove si discutono le priorità di spesa, di fatto le Regioni (oggi titolari di molti fondi

 
 
 

IL PERICOLOSO MANTRA DI BERLUSCONI

Post n°55 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da minodaccomi

LA CRISI E LA RETORICA

 

Secondo Berlusconi la crisi è alle spalle,secondo l’Ista siamo in deflazione per la prima volta in 50 anni mentre produzione industriale e Pil  non danno segni di vita.Prezzi al consumo calati in un  Paese dalla costosa rete di intermediazione è segnale di forte crisi della domanda. Al contrario di quanto succede in Europa dove le maggiori economie (Francia e Germania )per la prima volta danno segnali di ripresa del Pil e in America, dove la cura Obama ha evitato che la recesione finisse in depressione,in Italia purtroppo non si vedono segnali positivi. A meno di non scambiare la ricostituzione di scorte svendute in mesi di crisi e un minor calo dell’exsport per alcune imprese come una ripresa della domanda.BERLUSCONI cera di stimolare la fiducia ripetendo un mantra consumo ma non capisce quanto sia controproducente dire bugie su dati e fatti verificabili. Per stimolare la fiducia bisogna anzitutto conoscere la realtà , come ha anche ricordato Pierluigi Bersani ed è una realtà d’emergenza, con un Pil sotto il6% rispetto al 2008, che significa 100 miliardi che mancono all’appello e rimandare il Paese indietro di 3 anni.E’ pericoloso scambiare segnali di minor calo per ricostituzione scorte e export, per “una svolta alle spalle” come fa Berlusconi.La domanda interna per investimenti e consumi ha ancora il segno meno: i primi languono perché il capitale è più attento ai segnali del mercato che ai messaggi di Berlusconi,mentre i consumi che sono al 70% del Pil continuano acalare perché mancano 100 miliardi al potere d’acquisto alle masse, operai e ceti medi. E’ su questo punto cruciale per la ripresa che il Governo deve intervenire. Su questo il Governo, al di la di un aumento di risorse per la cassa integrazione,ha fatto poco o niente,a differenza di altri Paesi, in Europa e in America. Provvedimenti per rilanciare la domanda – come una parziale defiscalizzazione dell’ Irpef sui redditi inferiori a 25.000 € l’anno e provvedimenti per tutelare imprese e lavoro come la riduzione dell’ Irap per le imprese che non licenziano-sono costosi per il fisco ma rappresentano l’unica soluzione, anche per un debito inguaiato come il nostro, se non si vuol perdere il treno della ripresa.Il peso sul debito potrebbe essere ridotto con qualche imposta patrimoniale (una tantum ) un aumento della progressività delle imposte dirette,un aumento  della tassazione dei redditi da capitale dallo scandaloso 12,5 % attuale al 20% medio Europeo.”Tertium non datur!”Il Tremonti della “paura e la speranza”potrebbe essere d’ accordo quello dello slogan”Dio ,patria e famiglia”, un po meno                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     

 
 
 

DRAGHI: IMMIGRAT RISORSA NECESSARIA

Post n°54 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da minodaccomi

Nel 2008, i lavoratori stranieri residenti in Italia rappresentano il 7,5%

dell’occupazione complessiva: oltre il 9% al centro nord il 3% al sud

LE TIPOLOGIE DI LAVORO

Nel 2008  nel centro/nord. Oltre ¾ erano operai (40% nelle costruzioni)

Nel sud più diffusi i lavoratori in proprio. Agricoltura

LE IMPRESE INDIVIDUALI
Alla fine del 2008 le imprese con il titolare extracomunitario erano oltre 240 mila,pari al 7%del totale. La loro maggiore difficoltà era l’accesso al credito

Per l’Italia l’immigrazione è una grande risorsa, solo se è governata l’integrazione.” Ma in verità non abbiamo alternative perché i numeri sono impressionanti”Il governatore indica un’unica via per uscire dalla crisi (peggiore di tutti i tempi) governare i processi della modernità. E tra questi c’è proprio l’immigrazione. Stiamo uscendo lentamente dalla crisi ma non dico che è passata. L’Italia può farcela se non perde il coraggio. Draghi di coraggio ne ha tanto, quando nel mezzo delle violenti polemiche estive sulla Lega decide di entrare in territori “minati”come gli stranieri, il sud  e l’istruzione da riformare radicalmente. Ma ci sono punti di forza come le imprese che investono, le riforme già avvenute utile terreno di confronto bipartisan.Ma il cuore della forza sta in cuei lavoratori che sempre più numerosi stanno arrivando da altri paesi.”se non si governa questo processo, si rischia di aver più costi che benefici. Ma non abbiamo alternative a governarlo. Rifiutarsi di farlo non porta da nessuna parte. Granparte di quello che vediamo di negativo,deriva dal fatto che da tempo abbiamo rinunciato a governare questo processo.Il futuro è con gli immigrati o non è. Lo dicono i numeri. Gli stranieri presenti sul territorio sono 4,3 milioni (contando anche i clandestini) Gli stranieri sono in media più giovani e meno istruiti, e svolgono mansioni importanti per l’economia

“ non si rilevano conseguenze negative sulle prospettive occupazionali per gli Italiani.Per cogliere appieno l’opportunità offerta da queste risorse occorre combattere la tendenza alla marginalizzazione degli studenti  stranieri nel sistema di istruzione Italiano.La segnalano i ritardi di apprendimento,significativi già nella scuola primaria, e gli elevati tassi di abbandono nei gradi successivi.IL FUTURO MULTI ETNICO.E’ una denuncia forte, seguita poi da un dato “impressionante” nel  2050 un giovsne (under25) su tre avrà almeno un genitore straniero. L’Italia sarà Multietnico come oggi sono gli Usa e il Canada.uesto è il fyturo Questo è il futuro. Che va agguantato con un modello di sviluppo diverso da quello immaginato finora.La crisi cosi profonda e violenta ha fatto cambiare prospettive.

Draghi rileva che si sta cercando di costruire un modello nuovo:il modello deve cambiare,come fa Obama con la sanita,l’ambiente,il clima.Questo è lo spartito su cui comporre l’uscita dalla crisi.”Anche da noi il tempo è arrivato”. Bisogna partire dal capitale umano e dal sistema formativo che bisogna cambiare radicalmente. In Italia si è creato un circolo vizioso: la scuola non segnala il merito,le imprese non investono in persone che non riconoscono.Cosi,” studiare da noi paga meno di quanto non paghi in altri paesi”. Cosa fare?”Competizione, formazione,autonomia e equità”.

Segnalare le eccellenze curare i meritevoli,modulare gli incentivi agli istituti inbase ai risultati, ma anche perseguire” l’obiettivo civile di garantire a tutti i giovani,senza distinzione di censo,razza o fede religiosa, una istruzione adeguata”. Questo non implica  una istruzione di bassa qualità. Sul mercato del Lavoro, no alle gabbie salariali si ai contratti di secondo livello. E anche a un sostegno generalizzati per tutti quelli che cercano un lavoro. Ultimo messaggio a Bossi: anche colmare il gap Nord-
Sud è condizione essenziale per lo sviluppo. La cassa del mezzogiorno? Ha fatto bene finche quando ha costruito strade e ponti.Un’esperienza da ripetere.

 
 
 

IL RITORNO AL NUCLEARE E’ LEGGE ENTRO IL 2013 LA PRIMA PIETRA

Post n°53 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da minodaccomi

ENTRO 6 MESI Il GOVERNO DOVRA INDIVIDUARE I SITI PER LE CENTRALI

                                           MISURE COMPENSATIVE PER LE REGIONI

 

Il Senato ha approvato il 9 Luglio il “ ddl sviluppo”Dopo 22 anni dal referendum che abolì l’atomo  il ritorno del nucleare è legge. La storia viene riscritta con tempi contingentati: entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge, il Governo dovrà disciplinare le modalità di localizzazione e le tipologie degli impianti e i sistemi di stoccaggio dei rifiuti radioattivi e del materiale nucleare e dovrà definire i requisiti per lo svolgimento delle attività di costruzione delle centrali. Allo stesso tempo toccherà all’esecutivo anche il compito di individuare misure compensative per ricompensare le Regioni che ospiteranno i nuovi impianti. Le centrali dovranno essere costruite in zone geograficamente adatte,che rispondano a criteri di sicurezza in primo luogo antisismici. Sù tutto il settore vigilerà l’Agenzia sulla sicurezza nucleare. REAZIONI—Molto contrastato dal PD e dall’IDV ( favorevole dall’UDC ) ENERGIA—Dal 2018 pronti i primi Kilowattora. Ma il referendum non è superabile con una “ delega “ Nel 1987 20 milioni di Italiani dissero con chiarezza no alle centrali nucleari. Per modificare quell’orientamento è necessario un confronto ampio e trasparente. E fino a ora non c’e stato. La democrazia diretta è sin dalla “polis greca”,strumento di decisione immediata su questioni di interesse generale. Essa si esprime mediante  decisioni collettive assunte direttamente da coloro che dovranno applicarle o mediante lo strumento referendario fondato sulla alternativa secca tra Si e NO ad un quesito posto. Nella nostra democrazia questo strumento è stato adottato più volte per assumere decisioni di particolare rilievo. Basti ricordare il referendum de 46 sulla forma di Stato; il referendum del 74 sul divorzio; il referendum dell’87 sul nucleare. Tutte decisioni affidate direttamente al popolo sovrano. Tutti esempi unici che spigano con nettezza come ogni voto referendario, sia esso abrogativo o costituzionale, per essere significativo deve avere un’interpretazione univoca : a favore o contro la proposta formulata dal quesito.  La pronuncia fu chiara. Ore invece il nucleare emerge nel testo del disegno di legge Governativo in materia di energia che delega lo stesso Governo ad adottare entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore della legge uno o più decreti legislativi recanti la disciplina per la “creazione di centrali nucleari-      

 
 
 

“FAMIGLIA CRISTIANA” ATTACCA: SICUREZZA. LGGE DA DON RODRIGO

Post n°52 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da minodaccomi

MATRIMONI e CLANDESTINI Il settimanale dei Paolini: travolge quelli degli stranieri quelli misti

MAMELI CAPRIOLA DI BOSSI  Il Senatur: mai attaccato l’Inno. E rilancia sui salari territoriali

 

Il Leader Leghista “contagiato” dal modello Berlusconi: i giornali mi hanno frainteso. Ma nel Pdl è ancora scontro. Bocchino: “Non voteremo mai una legge sui dialetti”. Il Partito del sud avverte : alt ai ricatti del Carroccio.

 

Il Ministro Umbro Bossi, nel giorno in cui Famiglia Cristiana definisce la Legge sulla sicurezza un testo scritto da “don Rodrigo”ingrana la retromarcia. Non era in discussione l’inno di Mameli, spiega il Senatur.”I giornali d’estate  non vendono per questo fanno qualche  forzatura-tenta di recuperare clonando la tecnica del Premier dire e poi smentire- Ho detto che ero commosso del fatto che i padani conoscessero bene l’inno della Padania ,Va pensiero.Da li uno può fare della dietrologia: se cantano Va pensiero sono contro l’inno di Mameli,ma non è cosi”. In realtà la precisazione è arrivata dopo il richiamo di Sandro Bondi,Ninistro Pdl che si sa molto vicino a Berlusconi (che tace) e dopo la levata di scudi in difesa dei simboli nazionali degli ex anennini.Per non parlare dei salari-butta li il Ministro in camicia verde- delle gabbie salariali e della necessità di aumentare i salari si sono inventati che la Lega è contro l’inno italiano. Invece siamo per aumentare i salari e chiediamo salari su base Nazionale legandoli al costo della vita.

LA FRITTATA- Ma ormai nella maggioranza la frittata è fatta,gli alleati non ci stanno  a farsi dettare l’agenda politica dalla Lega, ne hanno intenzione di assecondare l’autunno caldo annunciato da Bossi. Italo Bocchino avverte che emeglio non superare il limite,né su l’inno né sui dialetti. La proposta di Calderoni sui dialetti consolo e fuori del programma di Governo e dai vincoli di maggioranza,ma anche irrispettosa del galateo istituzionale. Ragion per cui i deputati provenienti da AN non lo voteranno mai. Il Ministro per l’attuazione del programma Gianfranco Rotondi dice : che la precisazione di Bossi è chiara : si tratta di una di una uscita di stile agostiniano. Fabio Granata :il Pdl deve tenere una linea politica e culturale che non soffra di nessuna paura che si possa rompere la maggioranza.” No ai ricatti della Lega  avverte il partito del Sud. E’ bene ricordare che il Governo non può sostituirsi alle parti Sociali 

 
 
 

IL RICHIAMO DEL COLLE SULLA “LEGGE SICUREZZA”

Post n°51 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da minodaccomi

Il Presidente Napoletano, come noto,ha promulgato la legge sulla Sicurezza approvata dal parlamento ma ha accompagna la sua firma con una lettera diretta al Presidente del Consiglio,I Ministri proponenti (Moroni e Alfano) ai Presidenti delle Camere e al Presidente della Corte Costituzionale. La lettera elenca i punti critici della Legge che, secondo il Presidente della Repubblica,rischiano di inceppare l’ordinamento penale vigente suscitando effetti contraddittori da parte rispetto a quelli voluti e interpretazioni molteplici da parte di chi dovrà attuarne le norme. I critici si sono domandati perché il Capo dello Stato, avendo ravvisato molteplici difetti della Legge, non l’abbia rinviata al Parlamento come la Costituzione gli consente di fare. Il potere di rinvio alle Camere di una Legge da esse approvata è previsto in caso di mancata copertura finanziaria ( e non è questo il caso) e di altre palesi forme di incostituzionalità. Palesi,poiché se tali non fossero,spetta ala Corte Costituzionale- se è questa attivata-aprire un’indagine e emettere la sua sentenza.Napoletano non ha ravvisato palesi incostituzionalità ma preoccupanti elementi  di incoerenza rispetto all’ordinamento penale vigente ed ha allertato le competenti istituzioni(e innanzitutto la corte costituzionale) affinché vigilino e provvedano a vigilare  e provvedano a evitare gli incidenti di percorso che quella legge malfatta potrebbe produrre.Non mi pare che ci siano obiezioni da opporre ma soltanto solidarietà da esprimere al Capo dello Stato che sta cercando con diuturna fatica di raddrizare il timone di una barca mal diretta dal nocchieri che dovrebbero assicurare una corretta navigazione.

 

               ALTRO RICHIAMO DEL COLLE SUL DECRETO “ANTI CRISI”

                                                                                                                                                                                                                         sale al Quirinale,in serata l’annuncio:” Faremo un decreto correttivo”. Passa con 285 si e 250 no delle  opposizioni con l’Mpa,che non vota, il decreto legge anticrisi su cui il Governo aveva posto la 23esima fiducia. Berlusconi presente il aula al momento del voto finale, promette che cambierà, modificato in 3 punti, Poi in serata la scena non sarà più la stessa. Dopo un lungo colloquio tra Tremonti  e il Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano, che ha mosso diverse osservazioni e lasciato intendere che senza alcune modifiche il testo non sarebbe promulgato, la decisione del Governo: nessun cambiamento al Senato ma un decreto “correttivo che il dl anticrisi sarà varato dal Consiglio dei Ministri e poi trasformato in Legge e poi votato dalle camere probabilmente a Settembre. Gli interventi dovrebbero riguardare i poteri del Ministro dell’Ambiente, la Corte dei Conti e lo scudo fiscale. Con la Ministra Prestigiacomo che minaccia le dimissioni se non le verranno attribuite le competenze sottratte all’articolo 4 del dl Ho avuto la parola del Presidente del Consiglio e a m mi basta. Un ennesimo cambio in corsa del Governo che per non far implodere la maggioranza aveva blindato con la fiducia il maxiemendamento ( con il quale, tra l’altro,ha fatto il colpo di mano per sottrarre poteri alla Corte dei Conti) e si preparava a cambiarlo con relativa fiducia al Senato. Dare risposte ai chiarimenti richiesti da Napoletano, il paradosso è che il governo deve correggere norme tanto urgenti da richiedere la fiducia. Compito difficile. Tanto più che l’arrivo al colle del decreto,una volta che sarà approvato anche al Senato, non potrà che essere contestuale alla consegna a Napoletano del testo del nuovo decreto che dovrebbe contenere i correttivi indispensabili su più punti e già passato al vaglio del Consiglio dei Ministri. Al colle aspettano che il Governo disbrighi la matassa che si costruita con le proprie mani. La vicenda del decreto che corregge il decreto è un altro elemento del braccio di ferro che ormai va avanti da tempo tra Palazzo Chigi e il Colle, nonostante i buoni uffici di Gianni Letta che troppe volte in questo anno e poco più troppe volte ha dovuto cercare un punto d’incontro. C’e Bossi da una parte  C’e Tremonti dall’altra, ci soni i”sudisti”su tutte risono le preoccupazioni di Napoletano che chiede una soluzione chiara  e rispettosa dei tempi. Non si può restare in  sospeso per un  mese. Il Governo si assuma le responsabilità del testo che sta portando all’approvazione con tanta fretta da richiedere la fiducia alla Camera e quindi anche al Senato. In segno di disprezzo di quel confronto parlamentare che sarebbe auspicabile per cercare ad arrivare a Leggi che poi non ci sia la necessità di correggere un minuto dopo l’approvazione. Berlusconi si piega al Colle,Consiglio dei Ministri:si cambierà il testo come voluto dal Quirinale. Un secondo dovrà essere convocato non appena il Senato avrà approvato il decreto anticrisi,il ” pasticcio”che ha avuto bisognosi di  immediati correttivi. Insieme arriveranno al Colle.                0                                  

 

 

 

 

 

               UNA DEMOCRAZIA AMALATA CHE DOVREBBE GUARIRE

 

Il buon andamento della cosa pubblica riposa anche sull’esistenza d’una forte opposizione che abbia idee chiare sulla visione del paese e sui suoi problemi.Un’opinione molto diffusa, in molti settori del centrodestra ,ma anche in ampi settori del centrosinistra, ritiene che il PD non abbia idee chiare sulla propria identità,non conosca ne voglia conoscere i problemi del paese e sia percorso da una pulsione alla rissa interna alimentata soltanto da contrastanti ambizioni personali

Offra insomma al pubblico uno spettacolo miserando che qualcuno ha definito tragicomico e che avrebbe il solo effetto di

Accrescere  l’irruenze baldanza del potere berlusconiano. Noi non pensiamo che le cose stiano in questo modo, anche se non mancano segali di preoccupazione e forze centrifughe che spingono al peggio .I valori del partito riformista sono largamente condivisi al suo interno. Sono i valori di solidarietà libertà eguaglianza con i deboli, non violenza,difesa dell’ambiente. Ma poi questi valori che si distinguano tra destra e sinistra vanno tradotti in una linea concreta e qui come naturale le posizioni divergono. Quella di Bersani (sono parole sue ) punta a un partito di sinistra con forti connotati laici,evoca l’Ulivo cioè una vasta alleanza unite da un forte programma e da un comune avversario, si prefigge una legge elettorale alla tedesca e mira  ad un’alleanza nazionale con il centro cattolico e moderato con Casini. Il programma di Franceschini fa perno invece sul definitivo superamento delle antiche identità ex DS ed ex Margherita, esalta un programma riformatore che collega le speranze e i bisogni di ogni ceto sociale e dei territori di insediamento del Partito sottolinea il ruolo degli elettori che si iscrivono al Partito per partecipare alle primarie, fissa il conflitto di interessi ,e in una legge che lo  impedisca un impegno prioritario, conferma la laicità come un connotato di fondo e in fine pone il tema di una classe dirigente nuova e della sua selezione. Marino mette in prima fila  il laicismo e si riserva di convergere con i suoi delegati sul nome di  quello dei due candidati principali che presenti spiccate affinità col suo programma. A questo punto desidero esprimere un paio di osservazioni mie strettamente personali, su queste diverse posizioni che comunque denotano un dibattito serio è aperto. C’e in questo dibattito congressuale un’attenzione al Laicismo,specie da parte di personalità post-comuniste. Che rappresenta per me un’assoluta e positiva novità. Anche perchè nel PCI e anche nelle successive incarnazioni della Sinistra il tema laico è stato sempre subordinato. Questo laicismo spinto si coniuga con l’esplicita ipotesi di un’alleanza nazionale con UDC di Casini,senz’adire che l’UDC non farà mai un’alleanza nazionale con la Sinistra come più volte a detto. Ho molto apprezzato la lettera di Virginio Rognoni al Corriere della sera e l’articolo di fondo di Sergio Romano dello stesso giorno dove entrambi hanno sottolineato l’importanza e la serietà del dibattito in corso nel PD.

 
 
 

LA CORRUZIONE –IL CASO DELL’AVV.DAVID MILLS

Post n°50 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da minodaccomi

In Febbraio 2009 David Mils è stato condannato dal tribunale di Milano a 4 anni e 6 mesi per corruzione in atti giudiziari. In origine nel processo era imputato anche Silvio Berlusconi,successivamente “salvato” dal lodo Alfano. Sono state depositate le motivazioni della sentenza: in esse è scritto che Mills ricevette denaro per mentire  sulla contabilità del gruppo Fininvest di Berlusconi.Al di sopra della legge dalla Ail iberian  al Lodo Salva premier. Mills è ritenuto colpevole di aver dichiarato il falso e tacere in tutto o in parte il vero in ordine al ruolo avuto da Berlusconi nella struttura Fininvest B Group creata da Millis e utilizzata per attività illegali e operazioni riservate del gruppo Fininvest.Quando per due volte,nel 1997 e nel 1988 è stato chiamato a testimoniare in due procedimenti.”Ail iberian”e “tangenti alla Gdf”, celebrato a Milano a carico, tra gli altri del Premier,avrebbe testimoniato il falso.

 

L’avvocato David Mills,l’uomo del giorno,non spunta per caso. C’e stata una lunga caccia per stanarlo,da parte della procura di Milano e anche di Clyde Narklew, uomo del Serious Fraud Office,diciamo l’uomo del fisco inglese. Questa caccia comincia grazie a una ormai lunga rogatoria del Pool Mani Pulite all’isola di Man, impegnato a capire come funzionava la galassia estera  dei conti Fininvest. Parecchi documenti non si trovano,solo nell’estate del 2003 spunta da un deposito un foglio di carta. E’ scritto a mano. Si legge in alto:”David Mills”.Poi”Fininvest”.E poi:”Edsaco Filesto newagent in IOM Rowlison e Hunter.3.12.98” Vale a dire: i documenti dela Edsaco,grande società fiduciaria di Londra,vanno al nuovo agente alle isole di Man. Mills ha testimoniato in Italia in alcuni processi, ha curato negli anni settanta e ottanta alcuni affari Fininvest nei paradisi fiscali. E’ un avvocato esperto in “lavatrici”: si mettono soldi in un posto e ricompaiano in un altro.E, tutto sommato non avrebbe motivi di essere nervoso per quel “pizzino”spuntato all’improviso.Sino al 20 Gennaio 2004 Mills non da segni di stress.Ma quella mattina apre la posta e trova un lettera del fisco. Un’altra la trova il suo commercialista:”Caro signor Mills, dicono in sostanza, faremo

indagini sulla dichiarazione dei redditi del 2002. non è che ci sono stati guadagni da”donazioni,guadagni inaspettati etc?”La parola donazioni fa squillare l’allarme nel cranio di Mills, perchè lui ha ricevuto-attenzione: sono parole sue-seicentomila dollari in donazione dal gruppo di  Silvio Berlusconi.” Mills,Fininvest” era scritto su biglietto riemerso. E c’era una terza sigla, Rawlinson e Hunter. E guarda le combinazioni della vita ,che cosa fa Mills? Chiama Bob

Drennam,che di quella società è uno degli uomini di punta.Gli va a parlare dei suoi affari con la struttura estera di Silvio  Berlusconi .”Davi l’impressione di essere preoccupato”dirà  Drennam.I due discutono ma alla fine Mills preferisce consegnali una lettera a futura memoria, di cui il 21/5 ne ha parlato Repubblica :”Caro Bob”scrive,racconta  di dividendi e onorari provenienti”dalle società di mister B”e cioè Berlusconi.Spiega di essersi”tenuto in stretto contatto con le persone di B:e loro conoscevano lamia situazione.Ed è cosi che gli  arrivono. 600 mila dollari. Non li ha dichiarati.

Forse sono quelli,proprio quelli che cerca il fisco:”Per ovieragioni(io in quel momento ero ancora un testimone dell’accusa,ma la mia testimonianza era già stata resa) era necessario che tutto fosse fatto con  discrezione”scrive e firma Mills.E se ne va. A Drennam si gela il sangue:Rilegge la lettera,chiama un collega, la conclusione è una:” Avevamo un obbligo di procedere alla segnalazione di transazione sospetta” Ma non solo.Ma il collega di Drennam,David Barker,interrogato in Inghilterra,aggiunse le sue valutazioni alla lettera di Milles”sembrava che lui stesse ammettendo di aver ricevuto un importo considerevole e ammettesse di aver fornito una testimonianza evasiva” ai processi a carico del gruppo Berlusconi.”Guilt fear”La “paura del clpevole”. E’ l’avvocatessa inglese,Gillian Jones,che insieme col collega Khawar Qureshi ha sostenuto davanti alla corte inglese, vincendo alla grande,le ragioni della procura di Milano, a dire che forse è stata questa la molla per questa mossa autodistruttiva.Mills non immagina le tegole gia in volo quando si ritrova a mezzanotte col suo avvocato,nella stanza 55,l’ufficio del sostituto procuratore Fabio De Pasquale. Lo hanno fatto parlare otto ore e all’improvviso” Mi  viene mostrata – si legge nel verbale- la lettera del 2 Febbraio 2004 diretta a Bob Drennam. Dichiaro che la lettera è stata scritta da me e sono molto turbato a rileggerla” Molto turbato:crolla. Spiega che i soldi le sono arrivati da un manager Fininvest su indicazione-dice Mills- “ del “dottore” che era il modo con cui abitualmente chiamava  Berlusconi” E’il 17 luglio del 2004,è la confessione:è la conferma della  

pista. inglese. Il verbale si chiude all’una passata ed è quello che condanna Mills-ma non chi ha ordinato il pagamento-a quattro anni e sei mesi come falso testimone.    ,            

 

                                      SULLA  NOTIZIA  PARERI E CHIARIMENTI

 

Berlusconi : Mai conosciuto l’avvocato Mille. Ma l’inchiesta smentisce il Premier- Agli atti esiste

                   un’appunto finito nelle carte del pm Fabio DE Pasquale dove risulta una telefonata fatta

                   dall’avv.Millss a Berlusconi  nella notte di giovedì 23 novembre 1995

Mills           Agli atti:” Quando ho parlato con Berlusconi  lui ha insistito sul fatto che le accuse

                    erano politiche. Il legale inglese già 11 anni fa, ci teneva anche a sottolineare alla Corte

                    che “una volta aveva visto Silvio Berlusconi, ma mai il fratello Paolo

Bossi          L’altolà della lega: Il Senatur ha fatto sapere che il Carroccio non avrebbe seguito

                    Berlusconi  nell’attacco contro i giudici.Anche perche uno scontro sulla giustizia

                    potrebbe compromettere il dialogo sulle riforme con il PD

Fini              E’ convinto che le Camere non centrano niente col processo Milanese

 

Fassino       “ Senza il lodo Albano il Presidente del Consiglio sarebbe stato condannato quindi

                   quella  è stata una Legge ad personam per eludere un atto giudizario

 

Di Pietro    “ Se non si dimette chiederemo l’impeachment “

 

RisyBindi  “ Ci sono troppe ombre sulla vita del Premier accuse delle quali deve rispondere in sede

                   giudiziaria e politica. O pensa di essere un imperatore?

 

Berlusconi Il giudice Gandus mio palese nemico politico.Queste le parole sul giudice presidente del

collegio giudicante sul caso Mills.-Il 16 Dicembre 2008 la cassazione respinge la richiesta di ricusazione avanzata dai legali del premier,Nicolò Ghedini e Piero Longo,nei confronti del giudice Gandus sospettato di non essere imparziale e di nutrire”inimicizia”verso Berlusconi

 

Berlusconi: Era convinto di dover scendere in campo ( al  Senato) e battersi per difendere la sua posizione e rivendicare ogni estraneità nella vicenda Mills. Ma quello che era una promessa  si è

improvvisamente trasformata in una promessa svanita. non andrà al (senato) a riferire sul caso Mills

 

D’Alema:  “Berlusconi vada in tribunale non in Parlamento”

 

Anm al Premier: “ E’ inaccettabile che da parte di esponenti politici e rappresentanti del Governo vengano rivolte e accuse di carattere personale nei confronti di componenti del  collegio de- Tribunale di Milano e in particolare del suo Presidente.L’ Anm   scende in campo contro il Presidente del Consiglio e dei suoi alleati per le parole espresse sui giudici del processo Mills.

 

 

Anche il  Csm  potrebbe”presto prendere posizione”dopo la presa di posizione  di Anm sulle motivazioni della sentenza Mills:

 

Giuristi democratici:niente  insulti contro i Magistrati. Non si devono confondere le sempre legittime critiche alle sentenze con gli insulti e le accuse personali contro i magistrati che le hanno emesse

 

 

 

DOMANDE RISPOSTE E RABBIA IL CAVALIERE PERDE LE STAFFE- CONFERENZA STAMPA  A L’AQUILA  SUL CASO MILLS NELLA SEDE DELLA GUARDIA DI FINANZA

 

Toni sempre più duri con i giornalisti presenti.-La Stampa chiede un commento sul caso giudiziario, il premier risponde attaccando i magistrati.--Tocca a Libero che chiede se era una coincidenza il deposito delle motivazioni a  tre settimane dal voto europeo.—Il Tg1 chiede dell’opposizione.—Poi tocca a Repubblica a cui il premier non risponde.—A quel  punto si inserisce l’Unità. quello che segue è la cronaca verbale. Presidente piche lei dice di essere innocente,che il fisco inglese ha verificato che non c’e alcun versamento di danari all’avocato Mills, perchè non si fa processare?

cosi il problema viene risolto una volta per tutte- (Berlusconi alza molto la voce e si arrossa in volto):” Questa domanda mi fa infutiare.Lo posso giurare sui miei figli (che non c’entra ndr)    

Non perdo tempo a risponderle perchè lei ha un pregiudizio. A questo punto o se ne va lei o “me ne vado io.Presidente ,restiamo qui tutti e due.La cosa è semplice: lei congela il lodo Alfano,affronta il processo questa storia finisce.” Io non faccio quel processo,é inutile.Sono certo(di essere innocente ndr) Il contrario sarebbe come dire che non mi chiamo Silvio Berlusconi. Avevamo ricusato quel giudice( Il, presidente Nicoletta Gandus ndr) che in tutte le situazioni è andata in pizza per criticare l’operato del Governo. E’ una cosa scandalosa”. Il Presidente interrompe la conferenza stampa: L’unità si avvicina al tavolo,e continua,con calma a spie.il suo punto di vista Il Presidente insiste :

“Ma lei sa quante ore lavoro io?Tante: Crede che possa perdere tempo a fare processi”.Finisce cosi Berlusconi se ne va

 

 
 
 

BOT SOTTOZERO, ULTIMA BEFFA PER I RISPAMIATORI ITALIANI TRADITI

Post n°49 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da minodaccomi

I BOT A RENDIMENTO NEGATIVO COLPISCONO IL CUORE DEI RISPARMIATORI: MA NON C’E’ SOLO IL

MERCATO A DANNEGGIARE IL PORAFOGLIO. ANCHE LAPOLITICA,CON SCELTE SBAGLIATE E LEGGI POCHE ADATTE A TUTELARE GLI INVESTIMENTI—MA LE ASTE MALGRADO CIO’RESTANO AFFOLATE.

 

I “ bot people”restano senza “barca”cioè senza rendimento. Anzi con rendimento sotto zero, se allo 0,38 garantito dal mercato ( ultima asta ) si sottraggono le spese per le commissioni e le tasse. Per un popolo di risparmiatori come gli italiani è una brutta notizia che si somma a molte altre. Ce da chiedersi come mai le aste non vadano deserte, viste le condizioni date. Le risposte sono nelle “legnate”che il ( parco buoi ) cioè ( i piccoli investitori Italiani ) ha dovuto subire negli ultimi tempi: meglio una zattera sicura, che il rischio di imbattersi nei pescecani. Tanto più che le leggi per tutelarsi restano al palo.Cosi il risparmio viene tradito non solo ( o tanto ) dal mercato,quanto proprio dalla politica. Al di la degli slogan nazionalpopolari il Governo Berlusconi ha precostituito una lunga serie di trappole per i risparmiatori indifesi. Per ultimo una ciliegina sulla torta, ha predisposto lo scudo fiscale per chi sui mercati viaggia e specula senza problemi. E’ magari ricicla anche denaro sporco. 

 
 
 

ALLARNE DEFICIT –LACRISI PIEGA I CONTI DELLO STATO – I CONTI PUBBLICI—ECONOMIA IN BILICO

Post n°48 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da minodaccomi

Il Deficit supera il 9% del Pil. E’ il dato del primo trimestre 2009 diffuso dall’Istat.Aumentano le uscite,calano le entrate. E l’avanzo primario (cioè il saldo prima degli interessi) diminuisce. Male anche la cassa. Bilancio pubblico sotto pressione. Livello record del 9,3%sul Pil-in termini assoluti si tratta di 34 miliardi di rosso contro i 21,7 dell’anno prima

E la notizia (questa fornita dal Tesoro) del quasi raddoppio di cassa nel primo trimestre dell’anno. Si è arrivati a 49,5 miliardi 25,5 in più dell’anno scorso. L’avanzo primario risulta dimezzato si ferma a 6,6  miliardi contro i 15,4 del Giugno 2008 a seguito di questo, lo stock di debito accumulato è destinato inesorabilmente a salire. Per il Sole 24ore sarebbe già A 116,5. Siamo in attesa del DPRF per un aggiornamento della cifre. Dai dati di competenza sul primo trimestre  a pesare sui saldi è la brusca frenata sul  Pil  che segna un –6%. Le prime “sforano” di circa 8 miliardi, pesando per circa 4 punti% In più sul Pil(sempre rispetto al 2008) Quelle correnti segnano un rialzo del 3,9% dovuto in parte all’incremento del reddito da lavoro dipendente e in parte dall’ incremento dei consumi intermedi.Il resto lo fanno le prestazioni sociali e gli interessi passivi. Schizzano le uscite in conto capitale, che contengono il valore degli immobili Scip rimasti invenduti e trasferiti agli enti di previdenza. Quanto alle entrate calano in termini tendenziali del 2,8% ma la loro incidenza sul Pil resta quasi immutata rispetto a un anno fa.” La situazione è pessima e sono moltissime le cose che il governo avrebbe dovuto fare e che non ha fatto”I CONTI PUBBLICI, La verità dei numeri che il governo vuole nascondere

                            Indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche rispetto al Pil

                                                                                                ( Variazione % trimestrale )

 

                                          1trim-2trim-3trim-4trim     1tri-2trim-3trim-4trim      1trim

                                                      anno 2007                      anno 2008                anno 09      

                                           -5,6   +2,5   -0,4   -2,5       -5,7  -1,3  -2,6    -1,3        -9,3

 

 

 

                                                            Entrate e Uscite totali in rapporto al Pil %

                                                        Anno 2007                                            Anno 2008                                      Anno 2009-

 

                               1trim     2trim    3trim     4trim                        1trim    2trim    3trim    4tri                                  1trim

                            E-39,2    E-46,4   E-44,2  E-55,0                      E-39,8  E.44,9  E-44,3  E-54,5                             E-39,9

                            U-44,9    U-44,o  U-44,6   U-57,5                     U-45,6  U-46,2  U-45,6  U-57,1                             U-49,2

 

Bankitalia Confindustria e Istat dicono che va malissimo. Ma le misure non ci sono. Scontro Governo Regioni “Basta decisioni unilaterali”Non parteciperemo più ad alcuno incontro istituzionale se non verrà ripristinata una leale collaborazione, che da parte delle Regioni non èmai mancata. E’ il G overno che ha un atteggiamento non colaborativo, con decisioni unilaterali. La matematica del prof. Tremonti:  Le stato chiesto conto dell’andamento delle entrate fiscal, un tema cruciale per il bilancio dello stato anche perchè  Berlusconi ha parlato  di 37 miliardi in meno dal gettito tributario rispetto al 2008 Ebbene piuttosto che ammettere le difficoltà Tremonti ha preferito un arduo esercizio dialettico. “L’andamentto delle entrate fiscali è in linea con le nostre previsioni” Viene monitorato costantemente ed è allineato con gli altri paesi. Quanto pronunciato da Berlusconi, Tremonti ha precisato che i dati forniti dal Premier  “ comparavano la situazione presente con quella vecchia ma molto è cambiato. Le nostre previsioni-è stata la sua criptica conclusione – sono rispettose del calcolo del deficit allineato con il ciclo economico. In relazione al decreto anticrisi Tremonti ha sottolineato lo sblocco dei pagamenti alla pubblica amministrazione ,che insieme alla legge di assestamento, produce un effetto complessivo per 23 miliardi di €. Soldi molto attesi anche dal settore pubblico, ovvero dalle molte imprese in attesa di ricevere il corrispettivo del proprio lavoro appunto dalla pubblica amministrazione. Un altro elemento cardine del decreto anticrisi e rappresentato dalla nuova normativa sulle commissioni bancarie. Grazie al contenimento dei costi, a partire dal massimo scoperto, per famiglie e imprese ci dovrebbe essere un risparmio pari a 2 miliardi di €, almeno secondo le stime effettuate dal ministro Tremonti nel corso della conferenza stampa.    

 
 
 

Si ricomincia....

Post n°47 pubblicato il 07 Ottobre 2009 da minodaccomi
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Eccomi tornato dopo 4 Mesi al fresco del Sassello....

 
 
 

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