sous le ciel de ...

IL TEMPO DELLA STORIA E IL TEMPO DEL RACCONTO


Place du Parlement à Bordeaux (il mio sogno: un monolocale là in alto)Quando arrivo la luce è accecante. Poche le zone in ombra e solo in quegli spazi, il riverbero del sole disegna i contorni delle tegole in ardesia. Rue Sainte-Catherine si muove e parla, anche forte, e gli idiomi si incontrano e impattano. Trafelata, sono in ritardo, ascoltatrice involontaria occupata a raggiungere l’amico, non perduto, non immaginario, ma che pazientemente aspetta da almeno venti minuti, attraverso les chiens (i cani) legati ai loro clochards ammassati sulle vetrine delle Nouvelles Galleries, saltello tra musicanti distesi sulle custodie dei loro strumenti, concentrata nello slalom per evitare i soliti escrementi tipici e caratteristici della città, mi sposto ora a destra ora a sinistra con un movimento di piedi vagamente simile a quello ben celebre e reso unico dall’artista afro-americano deceduto qualche anno fa, in maniera meno scattante ma certamente veloce, per schivare gli arrivi tanto improvvisi quanto pericolosi di trotinettes (monopattini) sbucate da non si sa dove e di vélos (biciclette) materializzatisi dietro sagome di passanti pigri e indolenti, frenetici e distratti. Enfin (finalmente) accaldata e un po’ transpirante (sudata) o forse ancora bagnata dalla doccia interrotta, giungo au rendez-vous.Come sono le strade del luogo nel quale vivete (quartiere, città)?