sous le ciel de ...

L'AQUILA 5 ANNI DOPO


Nulla è mutato dalla mattina del 6 aprile 2009, quando ogni organo di informazione e di stampa nazionale e internazionale trasmetteva l'orrore dell'appena trascorsa alba aquilana, quando alle 3 e 32 una scossa di terremoto fortissima rase al suolo la sesta città storica italiana e frantumò 309 vite, se non la polvere sulle macerie impregnate di sofferenza lamenti terrore smarrimento pazzia dolore. Io ero a Paris e non vissi quei minuti interminabili che stravolsero volto al paesaggio e all'architettura e fisico e testa agli aquilani e a chi a L'Aquila è in qualche modo legato. Da quei crolli è cambiato il sentire di chi da abitante, è sfollato, e al terrore, succede la rabbia, all'impotenza, la frustrazione, al vuoto, la voglia di ricostruirsi. Ad un nuovo anniversario, il quarto, ho deciso di postare delle immagini inconsuete. Sono fotografie di Paolo Porto, aquilano, e la raccolta, non ancora termina, si intitola: [L’Aquila] Pressocché IGNUDA."L'autore, attraverso il corpo e il movimento, porta un nuovo vivere all'interno dei luoghi e degli spazi, in cui sono annullate le abitudini e le azioni. Tramite il coinvolgimento di danzatrici e performer, fornisce una nuova interpretazione degli edifici presenti nel centro storico dell'Aquila, danneggiati e interdetti allo sguardo del visitatore. Paolo Porto, ha provato a mostrare com’è la sua città con scelte creative e di reportage insieme, associando modelle e ambienti devastati, appuntellati, trascurati, tuttora terremotati. Per cercare come sostiene lui, di attirare l’attenzione sull’Aquila, dove l’attenzione arriva ritualmente a ogni anniversario e sparisce poco dopo: mostrando i luoghi intorno ai soggetti e introducendo, letteralmente, i soggetti nei luoghi e porta un nuovo vivere all’interno dei luoghi e degli spazi."
Nell'ordine dalla prima all'ultima: Chiesa San Domenico; Palazzo Dragonetti de Torres; Cappella privata de Nardis; Piazza San Pietro; Casa Privata (zona San Pietro); Convitto Nazionale (cucina); Piazza San Pietro; Palazzo Cappa-San Nicandro; Biblioteca Provinciale; Casa De Marinis; Chiesa San Domenico (esterno); Biblioteca Provinciale; Cappella privata Palazzo Cappa; Palazzo Nardis (Oliva Vetusti); Palazzo del Governo; Palazzo Cappa - San Nicandro; Convitto Nazionale (bagni); Piazza della Repubblica; Palazzo Cappa - San Nicandro; Convitto Nazionale (cucina); Palazzo Nardis.