sous le ciel de ...

DES QUESTIONS


"Se pensate che abbia dato delle risposte stupide, rifatemi la domanda!" Madame, c’est où la caméra ? (Signora dov’è la videocamera?) Intenta a spostare vasi e sacchi di terra, mi accorgo solo quando la voce ripete la domanda della presenza sinistra di un bambino. Mi volto e due occhi enormi resi più bianchi dall’oscurità tutta intorno, mi fissano in attesa di risposta. Quoi ? (cosa?) chiedo. Y a pas la caméra ? Insiste avanzando verso di me. Et pourquoi ? (perché?) Domando portandomi le mani sui fianchi a mo’ di gallina che si prepara all’attacco. Prima che allunghi il collo per sferzare la mia beccata, l’intraprendente senegalese con indosso solo un pantaloncino giallo con stampe di fiori azzurri, proferisce una frase che non è una vera domanda quanto piuttosto una richiesta di conferma: On peut voler les vélos alors ? (si possono rubare le biciclette, allora) e indica i tre velocipedi appoggiati in un angolo della rimessa. Non manco da molto eppure stento a riconoscere la residenza. Le abitazioni hanno mutato volto conseguenza della provenienza degli occupanti. Di francese c’è una lingua impiegata come strumento veicolare di messaggi essenziali non sempre comprensibili e non solamente a causa dell’accento.A quale domanda non siete riusciti a rispondere? E, se volete, perché?