Noblesse

L'éclat


La stanza è avvolta dalla luce dell'alba. Richiudo la porta. Lascio scorrere il chiavistello. Bene. State tutti fuori.  Ora, avrei dovuto posare il mantello alla mia poltrona, ma è rimasto a lei. Suo marito avrebbe voluto restituirmelo, non l'ho accettato. "Consideralo come il mio primo dono per vostro figlio..." Ha abbassato lo sguardo. Poco dopo, l'ha rialzato e mi ha sorriso. "Grazie. Lo sarà. Realmente. Alla sua nascita, l'avvolgerò con questo... Intendo... Dopo le prime ore..." "Spero di potere venire a conoscerlo... A conoscerla." E' arrossito. "Allora..." "Sì?" "Promettimi che ci penserai. Che me lo custodirai. Che sarà tuo figlioccio." Non mi molla! "Te lo prometto. Parlane a Mi..." Un'espressione interrogativa. "Michelle... Scusa... Scusa, sono realmente molto stanco." "Perché non dormi qui? A che scopo, tornare a casa? E' così tardi... Vieni, ti indico la tua stanza..." Questo sarebbe stato oltre la mia capacità d'accettazione. "No, Gérard. Di cuore... Vi lascio soli..." Solo qualche leggera e breve obiezione... E sono riuscito a tornare a casa. Sono già passato, dalle scuderie... Che hanno assistito alla mia esplosione di dolore. Ora, che è quasi giorno, mi lasco cadere sul letto, e tengo tutto il mondo fuori. Fuori dala mia vita.  Dalla parte che me ne rimane.