Noblesse

Mes yeux


Come credere che finirà, tutto questo? Come pensare che ci sarà, un futuro? Come arrivare a sperare? Giaccio accanto a lei, qui. Da ore. Non ho permesso ad alcuno, di avvicinarsi. Un muto desiderio di soccorrermi. Non l'ho permesso. Oh, no! L'ancestrale e sacrosanto desiderio di conservazione, di sopravvivenza. Non importa quante saranno, le mie vite. Voglio – non desidero! - che siano con lei. La neve penetra, lentamente, nei miei indumenti, e li rende, paradossalmente, bollenti. Rosa. Con lei, che mi ha donato – mi sono interrogato sul perché, non mi sono mai risposto! - il più bel fiore della sua gioventù. Con lei, che ho abbracciata, primo e per primo, nell'incertezza della sua amicizia. Con lei, che ho accolto all'altare, come il più bel dono che mi fosse dato di ricevere. Con lei, che mi ha donato una famiglia meravigliosa. Con lei, moglie, amica, complice, amante. Con lei, avversaria, a volte. Ogni qualvolta non condivideva una mia scelta, od un mio modo di pensare. Di agire. Con lei, che, credendosi non amata, mi ha lasciato. Con lei, che non comprendendo – la colpa è soltanto mia! - l'intensità della mia passione, del mio strazio, del mio maledetto senso del dovere, ha creduto d'essere di troppo. E mi ha lasciato. Con lei che, forse, per troppo amore – voglio crederlo! - mi ha lasciato. Con lei, che stava per tornare da me. Che la lontananza non era riuscita a portarmi via. Che la sofferenza non era riuscita a piegare. Con lei, che aveva compreso, in quest'isolamento, così, apparentemente, perfetto... Così lontano dall'attuale bolgia parigina... Come e quanto il mio amore e la mia dedizione, per lei, fossero indissolubili dalla mia stessa esistenza. Con lei, la rosa. Il giglio. La margherita. Con i suoi ricci neri. Con le sue labbra generose. Con il suo seno candido. Con la sua voce calda. Con il suo sorriso. Con le sue mani. Che mi hanno sorretto. Che mi hanno accompagnato. Che mi hanno frenato. Della cui guida avrei tanto sentito la necessità, ora. Ora che Taty ama. Ama un uomo che io fatico a comprendere. Ma... Buon Dio! Proprio ora? Buffone! Che! E' possibile, forse, comandare al cuore? Mi aveva burlato, un po'... Era la sua abitudine. Smorzava i contrasti. Avrei dovuto dirle che la sua, fosse la sola verità! Che non m'importi, niente di niente, di chi sia, quest'uomo! E' amico del nostro Auguste, non può che essere un'ottima persona. Mi fido, Lilline. Ve lo giuro. Gli si è data? Buon per loro! Godano, appieno, della loro felicità!  Non ha mai immaginato quanto io l'avessi desiderata, prima delle nostre nozze! Mi guardava, ridendo, e mi si è sempre negata... Crudele! Delizioso diamante nero! Giuro... Sì! Giuro che non obietterò, mai più, su alcuna questione... Che possa alterarvi. Anche soltanto minimamente... E' che... Amo tanto, discutere con voi! Passo anche sopra questo... Lo giuro! I miei occhi si chiuderanno su ciò che tu non vorrai che io veda. Lo faranno, amore. Tu, però... Torna da me! Parlami! Sorridimi! Stringimi! Svegliati!