le emozioni

Post N° 34


"La vita è un labirinto... un enorme, anzi infinito labirinto...
e tu sei uno degli innumerevoli topolini che gironzolano lì dentro. Un labirinto in cui ogni stanza è separata dalle altre stanze mediante delle porte... Queste porte non sono tutte uguali tra loro: alcune sono di vetro, sicché ti consentono di vedervi attraverso... e ti consentono di sapere cosa ti aspetta nella stanza a cui ti fanno accedere. Altre porte poi sono invece opache, la plastica semitrasparente con cui sono realizzate ti consente solo di intravedere qualcosa nella camera accanto. Vi sono poi delle porte di acciaio, senza nemmeno lo spioncino, liscissime e freddissime, perfino pesantissime, che ti costa una fatica aprirle! Quelle porte non ti lasciano nemmeno intuire cosa c'è al di là di esse. E poi ce n'è ancora tutta una varietà: per esempio quelle in cui una lastra di vetro deformata (hai presente quelle del labirinto degli specchi del luna park?) ti mostra una vista completamente distorta della camera accanto. Le porte si dividono poi in quelle classiche... tipo tiri una maniglia e la apri... e ti danno anche la possibilità di tornare indietro, ma la maggior parte di esse è "a girella" e una volta aperta ......sei costretta a lasciare la tua bella stanza senza possibilità di ritorno. In ogni camera c'è una possibile situazione, una possibile esperienza... e tutto questo per dirti che sei tu che decidi se aprire o non aprire ciascuna di quelle porte... sei tu che decidi in quale stanza andare. Troppo facile poi aprire e muoverti solo attraverso le porte di vetro, troppo piatto così il tuo cammino nel labirinto della vita. E che noia fermarti in una camera, magari in una in cui ti trovi un po' a più agio che nelle precedenti e decidere di passare li dentro ore, giornate, peggio anni. Inspiegabile diventa allora il motivo che ci spinge ad aprire quelle porte d'acciaio, che oltre a richiedere gran sforzo, nulla ci dicono di cosa ci attende. Forse l'istinto, o forse la pazzia... che a tratti coincidono. Non posso dirti quali aprire, ma certo posso dirti che la cosa peggiore che puoi fare è trascorrere la tua vita in una sola stanza. Molte cose nella vita non si spiegano... ma forse non è nemmeno il caso di cercare di spiegarle; se le hai vissute, se ti hanno fatto provare sensazioni, emozioni belle o brutte che siano state forse... era quello il loro senso.
Ora vado... in questa camera oggi ho trovato l’amore, e per un'ora circa il mio cuore si è fuso col mio cervello... anzi con l'emisfero destro del mio cervello... quello che ci fa ricordare... ma anche amare, ridere e piangere e perfino odiare, quello che ci fa aprire le porte d'acciaio. Di quelle ne ho aperte tante... ne aprirò tantissime".