le emozioni

Siamo tutto e siamo niente


Come può l’uomo esser cancro per il suo stesso corpo, se avesse accesso alla visione dell’intero, capirebbe l’ insensatezza dei suoi gesti, perché l’Umanità è un solo grande essere.  Stimi l’uomo così tanto da attender pertanto la sua riconoscenza? Non stimo affatto l’uomo per quello che scorgo, stimo l’uomo per quello che so d’ essere. E tu sapresti davvero chi e cos’è l’uomo? Effettivamente sapere non è il termine che userei … E che termine useresti? Faccio prima a fartelo vedere vieni con me. Due piccole ali si alzano in volo. Guarda? Disse poi una vocina… Che devo guardare? Qui vedo solo la corolla di un fiore, il suo pistillo, insomma distinguo i particolari di un fiore. Bene partiamo da qui allora, tu vedi la corolla di un fiore e il suo pistillo. Poi le piccole ali si allontanarono di un tantino e di nuovo disse: Guarda! Che devo guardare? Ora vedo il fiore per intero! Distingui ancora il pistillo e le varie sfumature? Le scorgo ma non sono nitide, ma benissimo scorgo il fiore nel suo intero. Ok, possiamo procedere. Le piccole ali si allontanarono ancora. Guarda! Ora scorgo qualche foglia, e il fiore , strano prima non ci avevo fatto caso, che attorno ci fossero tante foglie. Perfetto disse la vocina allontanandosi ancora di un pochino. Dimmi ora cosa vedi! E con sorpresa la voce disse: Vedo un ramo, le foglie e il fiore. Hai capito ora? La visione dell’uomo cambierà a secondo della altezza raggiunta, inizierà col guardare dentro se stesso, per poi riconoscere la sua interezza,  e solo dopo sentirà di non essere solo, ma il viaggio continuerà e comprenderà che ogni vita è legata ad uno stesso ramo. Continuiamo? Disse con entusiasmo la vocina. Certo!!! Altri pochi battiti d’ala all’insù: Guarda! La voce fece silenzio per alcuni secondi che alla vocina parvero un eternità. Allora? Allora? Dimmi cosa vedi? …v..vedo un albero immenso, e vivo, pulsante, sento dentro di me la sua grandiosità. Disse con grande emozione, e aggiunse. …ma allora cosa siamo noi, rispetto a  questo albero immenso. Siamo tutto e siamo niente, ora capisci cosa intendevo, quando ho detto di conoscere l’uomo? Ora lo capisco, tu hai visto la radice del tutto,  ed ora so pure cosa siamo noi. Io sono la ragione e tu sei l’anima, avrei dovuto ascoltare prima le intuizioni che sapevi trasmettermi è quella la tua sola parola. Ed come lo diremo agli altri? Agli altri non servirà questa nostra conquista, ogni uomo dovrà giungere  a vedere attraverso i propri occhi,  dirglielo accenderà curiosità ma non per questo li eleverà, in ognuno c’è un percorso speciale e unico. Ogni vita è un gioco a incastro solo se avrai fatto le mosse giuste, riuscirai a vedere realizzato il tuo lavoro. Ogni uomo è fiume che corre al mare, ma è anche la mano che ne cambierà il percorso, siamo responsabili dei nostri passi e non solo, siamo responsabili anche delle scelte degli altri. Una parola sbagliata, un attimo di distrazione quando ci sarebbe voluta attenzione,  un sorriso al posto di un broncio, possono  talvolta modificare il percorso di una vita, e per vita non parlo solo della nostra ma per vita intendo quella che pulsante e palpitante ci vive attorno. La vita è quell’impegno che saprà costruire il nostro regno…non esiste vita isolata, esiste vita intrecciata ad altre vite, riconosciamo la nostra dignità e intrecciamola filo su filo con le dignità ritrovate dai nostri fratelli. Facciamo una calda coperta che riscaldi questo mondo tremante e troppe volte disperato. Siamo fiume, siamo foglie, siamo fiori, siamo sassi, siamo semplicemente la vita che a se stessa tende, siamo tutto e siamo niente, Siamo La Vita.