le emozioni

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      Hai hai…ricominciamo
. Dani, mio figlio più piccolo, è da quando è iniziata la scuola che mi chiede una cosa: siccome lui è a casa il sabato mattina da scuola e suo fratello no, vorrebbe invitare il vicino di case a giocare con i lego senza avere suo fratello che “pilota” sempre il gioco, ma tutti i venerdì sono dal papà e tornano da me alle 12.15 del sabato se devono passare il week end con me o alla domenica sera se sono dal papà…ho preso tempo per vedere come fare alla fine ho raggiunto un accordo con lui che tutta la mattina per il momento no, può chiedere a papà se lo porta qui alle 10.00 e gioca un’ po' prima che arrivi l’altro da scuola. Tutto contento della soluzione ad un tratto si rabbuia:“Hei piccolo che c’è?”-non risponde, forse ho capito da sola.“Vuoi che lo chiedo io a papà?”“Sì, sì mamma grazie, perché sennò poi ho paura che si arrabbia”Lo so cosa vuol dire quel si arrabbia, e so come sia pesante, così quando chiama la sera per salutarli me lo faccio passare.“Ciao, potresti portare da me Dani alle 10.00 invece che a mezzogiorno, che è da un po’ che vorrebbe passare un sabato mattina con Andrea senza Enrico?”“Sì va bene, ciao”“Ciao, buona serata..”Tutto finisce lì, dopo un’ora arriva una chiamata, ero in relax sul divano..è lui..rispondo..o non rispondo?? Dai vediamo che succede.“Pronto?”Subito mi assale:”Ma ti sembra giusto che tu ti metta ad organizzare le cose SEMPRE (capiterà due-tre volte l’anno forse) quando sono con me, posso anch’io boicottare i tuoi week end e mettermi ad organizzare”Cerco di bloccare il flusso di parole:”Ascolta non mi sono messa ad organizzare nulla,nobn è il tuo week-end ma il mio, è da un po’ che Dani me lo chiede e siccome praticamente se non si fa un cambio io i sabato mattina non li ho mai dimmi tu come si può fare, si tratta in fondo di un paio d’ore non tutta la mattina”Niente, non si blocca”Ma ti sembra sensato il tuo comportamento, io cerco di barcamenarmi tra te e mia madre, ma nessuno mi capisce, …”Quando parte così lo conosco, non sarebbe mai finita, potremmo stare al telefono 3 ore verrebbero fuori robe del passato…cerco di tagliare, sono stanchissima, ho avuto una giornata pesante, vorrei solo andare a letto.“Per favore, se hai avuto una brutta giornata io non sono il tuo psicologo, sono sfinita, desidero solo andare a dormire”….niente non mi ascolta …”Senti, smettila sennò butto giù il telefono..”…niente continua ad inveire sul mio Atteggiamento…CLIK…basta non resisto, mi dispiace non vorrei interrompere la linea così ma non si andrebbe a parare da nessuna parte.Chiudo tutto, vado sotto le coperte…mi giro mi rigiro, penso a che potevo fare..arriva un sms..“Se tu continui a sbattermi il telefono in faccia…credo sia giusto che io smetta di darti il mantenimento dei bambini, perché un minimo di corresponsione per i salti mortali che sto continuando a fare per te forse non sarebbe così sbagliata”Spengo il telefono e cerco di dormire, appena sveglia la mattina, parlo con Daniele, cerco un compromesso anche se so che non serve a nulla, ci mettiamo d’accordo con il vicino di casa che viene alle 11.00 invece che alle 10.00. So che è inutile è una questione di rompere e basta ma provo lo stesso, gli scrivo:“Ho parlato con Dani, ci siamo messi d’accordo per le 11.00 così è solo un’oretta. Ciao”Non ha più risposto, so che oggi andranno di là, comincerà i suoi soliti ricatti psicologici del “se veramente mi vuoi bene devi……oppure…con tutto il bene che ti voglio……mi sento impotente di fronte a ste cose, so che nel mare delle cose sono stupidaggini forse ma una in fila all’altra sembra non abbiano mai fine, forse quando saranno più grandi loro…forse chissà….