le emozioni

Post N° 155


Taci.Su le sogliedel bosco non odo parole che diciumane; ma odoparole più nuoveche parlano gocciole e foglie lontane.Ascolta. Piovedalle nuvole sparse.Piove su le tamericisalmastre ed arse,piove sui piniscagliosi ed irti,piove sui mirtidivini,su le ginestre fulgentidi fiori accolti,sui ginestri foltidi coccole aulenti,piove sui nostri volti silvani,piove sulle nostre mani ignude,sui nostri vestimenti leggieri,su i freschi pensieriche l'anima schiude novella,su la favola bella che ieril'illuse,che oggi m'illude,o ErmioneOdi?La pioggia cadesu la solitaria verduracon un crepitio che durae varia nell'ariasecondo le frondepiù rade,men rade.Ascolta.Rispondeal pianto il canto delle cicaleche il pianto australe non impaura,nè il ciel cinerino.E il pino ha un suono, e il mirtoaltro suono, e il gineproaltro ancora, stromenti diversisotto innumerevoli dita.E immersi noi siam nello spirtosilvestre, d'arborea vita viventi;e il tuo volto ebroè molle di pioggiacome un foglia,e le tue chiome auliscono comele chiare ginestre,o creatura terrestre che hai nomeErmione.Ascolta, ascolta. L'accordodelle aeree cicalea poco a poco più sordosi fa sotto il pianto che cresce;ma un canto vi si mesce più rocoche di laggiù sale,dall'umida ombra remota.più sordo e più fiocos'allenta, si spegne.Sola una nota ancora trema, si spegne,risorge, treme, si spegne.Non s'ode voce del mare.Or s'ode su tutta la fronda crosciarel'argentea pioggia che monda,il croscio che variasecondo la fronda più folta, men folta.Ascolta.La figlia dell'aria è muta; ma la figliadel limo lontane, la rana,canta nell'ombra più fonda,chi sa dove, chi sa dove!E piove su le tue ciglia,Ermione. Piove su le tue ciglia neresì che par tu piangama di piacere; non biancama quasi fatta virente,par da scorza tu esca.E tutta la vita è in noi fresca aulente,il cuor nel petto è come pesca intatta,tra le palpebre gli occhison come polle tra l'erbe,i denti negli alveolison come mandorle acerbe.E andiam di fratta in fratta,or congiunti or disciolti(e il verde vigor rudeci allaccia i malleolic'intrica i ginocchi)chi sa dove, chi sa dove!E piove su i nostri volti silvani,piove sulle nostre mani ignude,sui nostri vestimenti leggieri,su i freschi pensieriche l'anima schiude novella,su la favola bella che ierim'illuse, che oggi t'illude,o Ermione.