le emozioni

7 attrezzi utili per affrontare il 2009


Tra le varie storie, favole, metafore e altro che girano per il web in questo periodo questa ha soffermato la mia curiosità, voglio condividerla con voi ed augurarvi Buone Feste. Mi sa che fin dopo l'epifania non passerò di qui. Ciao a tutti  
 Primo attrezzo : la tua testaPensa in modo sbagliato, se vuoi, ma in ogni caso pensa con la tua testaDoris Lessing
 Secondo attrezzo: il potere personaleLe donne non dovrebbero avere potere sugli uomini, bensì su se stesse.Mary Shelley Non indurmi in tentazione; so trovare la strada da sola. Rita Mae Brown
 Terzo attrezzo: pessimismo della ragione, ottimismo della buona volontà Guardare gli eventi e le situazioni in una luce positiva è importante. La forza, la saggezza e la gioia che accompagnano un simile atteggiamento portano alla felicità. Guardare le cose con ottimismo o benevolenza non significa essere stupidamente ingenui e permettere agli altri di approfittare della nostra buona disposizione d’animo. Significa avere la saggezza e l’intuizione di muovere le cose in direzione positiva, considerandone l’aspetto migliore pur rimanendo concentrati sulla realtà.Daisaku Ikeda
 Quarto attrezzo :  il coraggio di cambiare Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere.Gandhi Niente è stabile come il cambiamento Se fai quello che hai sempre fatto, otterrai quello che hai sempre ottenuto Viviamo di solito nell’abitudine, con il nostro essere ridotto al minimo.Le nostre facoltà restano addormentate, riposando sui guanciali dell’abitudine: essa sa quel che c’è da fare e non ha bisogno di loro"Marcel Proust Gli ostacoli sono quelle cose terribili che si vedono quando si distoglie lo sguardo dall’obiettivo."Henry Ford
Quinto attrezzo:  una buona mappa  Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare Seneca Una mappa del mondo che non includa Utopia non è degna neppure di uno sguardo , perché ignora la sola terra alla quale l’umanità approda continuamente. E quando gli esseri umani vi gettano l’ancora , restano di vedetta , e se scorgono un paese migliore prendono di nuovo il largo.Ocar Wilde Fin dall’infanzia veniamo programmati a seguire una mappa di comportamenti che danno forma alla nostra personalità e alle nostre idee sulla vita e sugli altri. Ciascun individuo funziona a partire da una certa mappa del mondo, da come vede la realtà e dalle esperienze passate. Ognuno legge la realta’ col suo filtro.Le nostre rappresentazioni mentali, le nostre descrizioni, non sono la realtà, e la mappa non è il territorio Korzybski
Sesto attrezzo : le  3 intelligenze La mente umana ha bisogno della relazione con l’altro per svilupparsi  l’intelligenza collettivaChe cos’è l’intelligenza collettiva? In primo luogo bisogna riconoscere che l’intelligenza è distribuita dovunque c’è umanità, e che questa intelligenza, distribuita dappertutto, può essere valorizzata al massimo mediante le nuove tecniche, soprattutto mettendola in sinergia. Oggi, se due persone distanti sanno due cose complementari, per il tramite delle nuove tecnologie, possono davvero entrare in comunicazione l’una con l’altra, scambiare il loro sapere, cooperare. Detto in modo assai generale, per grandi linee, è questa in fondo l’intelligenza collettiva.… L’etica dell’intelligenza collettiva consiste appunto nel riconoscere alle persone l’insieme delle loro qualità umane e fare in modo che essi possano condividerle con altri per farne beneficiare la comunità. Quindi mette l’individuo al servizio della comunità - ma per fare questo bisogna permettere all’individuo di esprimersi completamente - e al tempo stesso la comunità al servizio dell’individuo - poiché ogni individuo può fare appello alle risorse intellettuali e all’insieme delle qualità umane della comunità. A grandi linee è questa la prospettiva dell’intelligenza collettiva, a cui, beninteso, si oppongono tutti i giochi di potere, di oppressione e di dominio  Pierre Lévy ‘L’intelligenza collettiva  L’intelligenza connettivamira alla connessione, al collegamento, alla messa in relazione delle intelligenze, sottolinea il “rapporto” che esse intrattengono (o che dovrebbero intrattenere) le une con le altre, le sottrae al tempo lungo dell’accumulazione storica per calarle nel qui e ora dell’esperienza e della sperimentazione concreta.L’intelligenza connettiva potrebbe rivelarsi proficua nel favorire la creatività attraverso l’utilizzo concreto e collettivo delle conoscenze preesistenti. “la lotta politica non si farà più tra destra e sinistra ma tra chi guarda la tv senza una risposta e chi accede alla Rete Internet dove vi è un’ informazione molto più completa che ognuno di noi  può gestire e alimentare”.De Kerckhove L’intelligenze emotivacapacità di intuire i sentimenti e le aspirazioni degli altri ed al contempo avere una piena conoscenza e consapevolezza dei propri stati d’animo.Questo consente di orientare il comportamento nella direzione del raggiungimento degli obiettivi prefissati, siano essi individuali o comuni.  
Settimo attrezzo   l’ (auto) ironia Ridere di sé può essere un vero spasso. Chi riesce a farlo è una persona che sa giocare con se stessa e dunque anche con gli altri. E’ importante imparare a prendere in giro il nostro io che si prende troppo sul serio, che è suscettibile e diffidente. La vita è composta da una lunga serie di eventi che cambiano l’uomo a seconda che siano lieti, neutri, faticosi o dolorosi. E’ da quelli negativi che l’uomo non deve cadere nell’auto-distruzione, bensì risollevarsi prima possibile con una pozione magica: credere in sè stessi, avere auto-ironia e un sano ottimismo. Maximilian Stohr  L’ironia è l’arma più adatta a punire gli stupidi Il senso dell’ironia è una grande garanzia di libertà  Maurice Barrès.  
Un suggerimento di lettura- humourMaitena Vite Smagliate ( Mondadori)l’ironia al femminileEbbene sì, è vero, sono sempre nervosa. E mi chiedi pure perché?Hai presente gli uomini, banali e incomprensibili, il matrimonio, il divorzio, gli amanti disastrosi, i mariti distratti, quelli giusti ma "in condivisione", le differenze fra gli uomini veri e i principi azzurri… va be’, meglio sorvolare.Hai un’idea delle perversioni della moda e dei saldi, o del momento drammatico in cui ti senti chiamare "signora" da un ragazzo? E poi la schiavitù della ceretta, i brufoli traditori, i capelli bianchi ribelli, le smagliature?