Zib@ldone

Ci sono delle cose...


Ci sono delle cose che mi fanno infuriare. Parliamo della cena di ieri sera? Parliamone.Io non è che c'entravo tanto...ma mio marito ha insistito ed, allora, ho partecipato. Quindi ero  la "first Lady", per così dire...ed, inoltre, ex educatrice, avendo lavorato in quel progetto per due anni e avendo dovuto saltare quest'anno causa maternità.Ci sta, allora...ci sta esserci stata.Ma non mi è sembrata un'uscita felice quella del sentir dire, più di una volta, di quanta "perfezione" ci sia nel team di lavoro di quest'anno...ho sentito sminuire il lavoro svolto negli anni scorsi da me e dai ragazzi e ragazze che lavoravano con me al progetto. E la cosa più triste è che ciò è stato detto proprio da mio marito, responsabile del progetto da un bel po' di anni.Posso passarci sopra. Posso passarci sopra perché, da un certo punto di vista, posso anche capire il motivo di quell'affermazione. Io, sul lavoro, sono una persona molto seria e sono molto poco propensa a scherzare e sproloquiare confidenzialmente rasentando la scostumataggine...sarà che faccio parte di un'altra generazione, ma è cosi. E, come me, anche gli altri che con me lavoravano avevano dei principi saldi, dei punti fermi ed un certo modo di fare sul campo.Con ciò, non voglio dire che lo staff attuale sia poco serio o non abbia i requisiti necessari per portare a buon fine il progetto educativo di quest'anno. Ma io non voglio saperlo!Soprattutto non voglio sentire, per puro caso, che determinate persone siano "le numero 1"...le numero uno de che??? se lo dici ad alta voce, stai almeno attento a che non ti parta la telefonata...perché io dicevo "pronto??!" e tu...tu elogiavi la numero 1......non mi sta bene.Ed, infatti, per oggi ho staccato il telefono.Col c@@@o che ti rispondo!Preferisco starmene a casa, tranquilla, con mia figlia, a cantare ninne nanne, a preparare biberon, ad ascoltare i suoi primi tentativi di comunicare con me...piuttosto che altro.Lascio a te gloriarti della perfezione altrui.Io, la perfezione, ce l'ho accanto a me, che riposa stringendo i pugnetti.