Universo persona

SPETTACOLO DI FINE ANNO


Shakespeare diceva: “Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”, riconoscendo nei sogni una caratteristica rilevante della natura umana e Martin Luter King, nel 1963, in conclusione della marcia pacifica a Washington, pronunciò un discorso bellissimo, che cominciò con: “I have a dream” (io ho un sogno), perché desiderava un mondo, dove le persone non fossero giudicate per l’aspetto, ma per le loro qualità.Sognare è come galleggiare nelle acque dei desideri e delle speranze; è come un viaggio in sentieri che conducono alla piena realizzazione di sé, attraverso conquiste importanti. Molti altri personaggi famosi si sono interrogati sul valore dei sogni come progetti di vita e hanno scritto degli aforismi su questo argomento. Alcuni alunni hanno fatto una scelta delle frasi più significative ricercate su internet e di immagini a tema, realizzando una presentazione in PowerPoint dal titolo: “PENSANDO AI SOGNI…”.Lo spettacolo del 31/05/2011 è iniziato su questa scia con una proiezione, che ha lanciato un invito ai presenti, perché non rinuncino mai a guardare in alto ed a lavorare per un continuo miglioramento di se stessi e della società.Ha fatto seguito una commedia in tre atti, che ha rappresentato momenti di quotidiana vita scolastica con caratteri, virtù e vizi di alunni e insegnanti, e una gita sospesa tra la dimensione reale e quella del sogno. Il tutto ha rappresentato un peregrinare equivoco che, fino all’ultima scena, non ha svelato il confine tra la realtà e il sogno, lasciando lo spettatore nel dubbio su quanto è avvenuto davvero.L'opera teatrale, che è stata messa in scena, ha come titolo: “Un mare di sogni, ovvero chi dorme, a volte piglia pesci… nel Po”. E’ stata tratta dal libro “Tutti in scena” di Marina Savoia ed è stata solo il prodotto finale di un diversificato laboratorio di teatro, proposto a scuola, che ha consentito ai partecipanti di raggiungere obiettivi quali la padronanza dello spazio scenico, una giusta modulazione del tono della voce, l'uso di mimica e postura adeguate e una maggiore autostima e sicurezza nel proporsi al pubblico.Hanno fatto parte dello spettacolo un balletto sulle note di Michael Jackson, la lettura della poesia "Il meglio" (di Douglas Malloch) e la canzone finale "L'isola che non c'è", che, accanto alla magia del teatro, hanno arricchito un'esibizione, che pertanto è risultata composita e ricca dei contributi offerti dai diversi linguaggi espressivi.