Universo persona

DANZA: POTENZA DEL MOVIMENTO ESPRESSIVO


Esistente fin dagli albori della storia dell’uomo, la danza nelle antiche civiltà, ed ancora oggi in alcune tribù, esprimeva ogni fondamentale avvenimento del gruppo sociale (nascite, matrimoni, morti), caratterizzandosi per una ritualità associata alla fertilità, al sacro o al magico. In essa prende vita una forma di comunicazione fatta di movimenti corporei, in cui il gesto è lo strumento del linguaggio usato e chi danza manifesta ciò che sfugge all’ordine artificiale e razionale della realtà. La scissione dell’IO, in corpo e spirito, retaggio di matrice cristiana, trova un correttivo nella continuità e nell’unità dell’esperienza del danzatore, la quale ridona alla persona il suo valore olistico, annullando ogni artificiosa scissione tra esteriorità ed interiorità dell’individuo. Si assiste ormai da tempo alla volontà di ridare al corpo una dimensione di libera creatività. Nella danza moderna, in particolare, vi è il superamento degli schemi rigidi imposti dalla tradizione classica  ed è possibile riscontare un’affinità con il teatro: il gesto diventa espressivo, spontaneo e si lega concretamente alla vita.La danza è inserita con altre forme d’arte nel metodo pedagogico clinico Inter Art, in quanto offre numerosi stimoli al soggetto ed ha un notevole potenziale terapeutico. Accanto alla finalità di comunicazione gestuale, essa si avvale del movimento ritmico, in quanto il corpo umano che danza segue sempre un determinato ordine cinetico, che affina la percezione dei rapporti temporali e spaziali. La consapevolezza di sé, attraverso la percezione statica e dinamica del proprio corpo, è suscitata dall’interazione tra cinestesia e cenestesia, che generano una forza irradiata in ogni direzione e una sensazione artistica corrispondente alla trasfigurazione della propria personalità e del mondo. Durante l’attività laboratoriale pedagogico clinica, il soggetto danza seguendo il suo respiro, il ritmo del suo stato interiore e il motore energico, che lo spinge a vivere il gesto come parte integrante di sé.Liberato dal freno inibitorio delle tensioni, chi partecipa esprime il suo stato emotivo nelle forme della danza spontanea e nelle diverse attività guidate. L’elaborazione dell’esperienza fatta, lasciata alla persona, diventa momento informativo e conoscitivo equilibrante, nonché presupposto per l'ideazione di criteri e valori interpretativi.