Universo persona

LA L.I.M.


Composta da un personal computer, un grande touchscreen collegato e un software specifico con varie applicazioni, la L.I.M. (lavagna interattiva multimediale) è la lavagna di nuova generazione tecnologica, che da qui a breve farà ingresso nelle nostre aule. Con essa è possibile volta per volta sviluppare un iter di costruzione del sapere, attraverso le fonti materiali in dotazione (immagini, oggetti, registrazioni), gli apporti personali su PC (audio, video, testi, immagini…) e l’interazione con il mondo esterno (web). L’approccio richiesto è semplice e intuitivo, sviluppa in modo spontaneo competenze informatiche e sembra essere particolarmente utile per l’acquisizione di tutte le discipline, in special modo delle lingue straniere. La partecipazione attiva degli alunni alla lezione o all’interrogazione, resa possibile dal touchscreen e dai vari comandi, è coinvolgente: aumenta la motivazione e favorisce la creatività nell’uso personale degli elementi disponibili, in un reversibile processo di analisi e sintesi delle conoscenze. Corroborato da video, suoni e immagini, l’insegnamento diventa più accessibile e di facile fruizione, anche per i meno dotati. La possibilità offerta di esportare tramite e-mail il prodotto realizzato con la classe, infine, fornisce un utile supporto per l’impegno individuale a casa.L’esperienza ci dirà quanto questo nuovo strumento didattico, per cui già sono disponibili lezioni interattive su internet, sia utile agli apprendimenti e alla solidità degli stessi, se cioè non deluda le aspettative di chi ne coglie in prospettiva vantaggi enormi, nella produzione di una conoscenza meno statica e settoriale di quella offerta dai libri di testo, che restano, a parere di chi scrive, insostituibili quanto a spazi di riflessione codificata e rielaborazione calma e ordinata del patrimonio culturale.Volendo ancora continuare con alcune considerazioni, sembra necessario valutare  che l’uso della L.I.M., facilitatore che induce all’attenzione e alla concentrazione costanti, non solleva gli insegnanti dall’educare alle stesse, in quanto nella fattispecie indotte da un mezzo esterno e non necessariamente facoltà del soggetto. Gli entusiasmi per le innovazioni potrebbero far perdere di vista, soprattutto in un ordine di scuola come la Scuola Primaria, in cui insegno, le caratteristiche evolutive e personali dei bambini, cadendo in un facile nozionismo, riduttivo nella visione degli alunni e d’ostacolo ad una formazione completa e di più ampio respiro: questo vorrei scongiurarlo.