Universo persona

IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ


 
Il capitolo riguardante gli interventi scolastici, in risposta all’allarme sociale dovuto ad episodi di trasgressione delle più comuni regole della convivenza, non può non contemplare un richiamo al D.P.R. n. 235/2007, che, dopo  aver declinato le modifiche dei regolamenti interni delle scuole secondarie, circa i procedimenti sanzionatori, le sanzioni stesse e le impugnazioni, offre alle istituzioni scolastiche un nuovo mezzo d’intervento per la costruzione di una cultura del rispetto degli altri e l’adempimento dei propri doveri:  il Patto educativo di corresponsabilità. Ideato come integrazione allo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola superiore (art 5 bis dello Statuto),  è uno strumento pattizio condiviso dalle parti e vincolante, con la sua sottoscrizione, da parte di genitori e studenti. I destinatari del documento sono in realtà i genitori, detentori in primis dell’educazione della prole, così come riconosciuto dall’art. 30 della Costituzione, mentre l’obiettivo è quello di rafforzare l’alleanza tra scuola-famiglie, mediante un impegno reale da parte di queste ultime nella condivisione dei principali nuclei d’azione educativa, verso una crescita umana e civile degli studenti.L’affidamento e la conseguente custodia di un minore a terzi, infatti, se solleva un genitore (o chi ne fa le veci per legge) dalla “culpa in vigilando”, non lo deresponsabilizza circa la “culpa in educando”, per cui, di fronte a reati compiuti da un minore, dovrà dimostrare a sua discolpa di aver impartito un’educazione idonea a prevenire comportamenti illeciti. Il Patto educativo di corresponsabilità, pertanto, potrà contenere i riferimenti legislativi relativi ai diritti e doveri in esso richiamati e costituire, in tal caso, un valido momento, coordinato dalla scuola, di consapevolezza su ruoli e responsabilità di ciascuna figura educativa. Il momento di presentazione e condivisione del Patto, ad inizio delle attività, ben si pone come pretesto per la conoscenza anche degli altri documenti di carattere normativo e amministrativo di cui la scuola si avvale, con opportuni chiarimenti su contenuti e finalità.La norma si limita ad indicare i caratteri generali di tale strumento, lasciando alla scuola nella sua autonomia, l’articolazione dello stesso, secondo un criterio di contestualizzazione e aderenza alle esigenze del  territorio. La disciplina della procedura di elaborazione, pertanto, viene rimandata al Regolamento d’Istituto, ma il Consiglio d’Istituto, in quanto organo d’indirizzo, composto dalle diverse rappresentanze della comunità scolastica, ben si identifica come luogo migliore per la delineazione degli elementi del Patto.  La scuola, in conclusione, si attrezza sì di strumenti sanzionatori, ma anche educativi, nel rispetto del ruolo prioritario delle famiglie, con cui ricerca una partecipazione collaborativa e una continuità d’azione, finalizzate alla costruzione di una società migliore ed una convivenza civile per le future generazioni.