Universo persona

Innovazione: superare gli ostacoli


"la scuola non sempre dispone di strumenti per riflettersi e riflettere su se stessa: i ballerini, che praticano la loro arte alla perfezione, dispongono di specchi per osservare i loro movimenti. Dove sono i nostri specchi?" (Eisner, 1988) Si assiste frequentemente nelle scuole all'attivazione di atteggiamenti e connessi comportamenti, che denotano un malcostume esistente nell'istituzione scolastica, le cui cause sono rintracciabili nello scarso senso etico di alcuni professionisti dell'educazione, nonché dall'assente considerazione di adempiere ad un servizio pubblico. Sovente, ahimè, si sperimentano nella prassi quotidiana, atteggiamenti di rifiuto verso l'innovazione e la sperimentazione di nuovi modelli pedagogici e didattici. I docenti si trincerano dietro pratiche tradizionali, per la necessità di avere sicurezze del proprio operato, ritenendo rischioso avventurarsi in percorsi nuovi il cui esito è incerto. Viene sottovalutata, così, la necessità di adeguamento, da parte della scuola, alla società in continua e veloce trasformazione, che impone il cambiamento. L'individualismo imperante e la scarsa fiducia nella comunità scolastica, poi, vanno a ledere i principi di collegialità e corresponsabilità, che sono tra gli indicatori cardine di un operato scolastico valido ed efficace. L'atmosfera nella scuola, quando non è disciplinata e condivisa, crea un clima di competizione poco produttivo, generando relazioni interne conflittuali e scarsamente coinvolgenti, dove non addirittura deprivanti. Si riducono le opportunità di soddisfazione e gratificazione nei confronti dell'attività svolta, con un conseguente abbassamento della qualità dell'istituzione. Un problema importante da affrontare, a mio avviso, risiede nel fatto che la scuola non produce volontariamente informazione in grado di compromettere l'interpretazione delle dinamiche interne ed esterne esistenti nel contesto di appartenenza. Essenziale, anzitutto, è assumere consapevolezza dell'esistenza dei "problemi" interni e quindi avviare un'accurata analisi sincronica e diacronica. Il passo successivo sarà quello di far ricorso all'esperienza, alla letteratura esistente, alle informazioni che si assumono. E' a questo punto che si potrà cominciare a formulare qualche ipotesi risolutiva, prospettando e anticipando possibili soluzioni, tra le diverse alternative prese in considerazione. Considerato che la finalità precipua del servizio scolastico è il successo formativo degli alunni, va da sé che non è concepibile un atteggiamento di scarsa considerazione delle loro problematiche, pensando che si ottengono risultati solo con la severità e l'autoritarismo. Un atteggiamento ispirato all'empatia, alla comprensione, al coinvolgimento, certamente susciterebbe una motivazione interna ad apprendere e a relazionarsi con i docenti oltre che con i contenuti proposti.Aspetto qualificante del sistema scolastico dovrà essere, in ogni ambito, la CONDIVISIONE delle decisioni, fattore primario dell'innalzamento del sistema educativo. L'efficacia e la persistenza del modo di usare l'autorità, evidenziano come una conduzione autoritaristica dei gruppi nel sistema scolastico porta ad un rendimento elevato, mediamente molto più alto delle altre modalità, ma anche che tale dinamismo subisce un crollo verticale del rendimento nel momento dell'auto-organizzazione dei gruppi stessi e che solo una conduzione democratica, seppur nel rispetto delle funzioni, produce risultati stabili e duraturi anche in situazioni di autogestione delle professionalità. Esiste, dunque, una stretta connessione tra la qualità dei processi attuativi e la concreta modalità operativa. Evidentemente non si tratta di una commistione demagogica dei diversi ruoli - dirigente, docente, genitore...- ma di una necessaria distinzione degli stessi nella condivisione delle scelte di modalità operative plausibili.Data la complessità del momento, occorrono varietà e tempestività decisionale, conseguenti ad una puntuale analisi delle modalità per cui si effettuano decisioni.Se volessimo individuare delle MODALITA' EFFICACI e tali da comportare il superamento in chiave pedagogica dei fattori di criticità delle diverse realtà, potrebbero essere rintracciate in dei comportamenti, che possano essere un punto di riferimento nell'agire scolastico:a) Creare condivisione per contribuire alla strutturazione di valide modalità di attuazione dell'offerta formativa.b) Avere in gran conto punti di vista diversi, senza enfatizzarli eccessivamente, dove contrastino con le specifiche competenze e professionalità del singolo docente.c) Governare razionalmente e saggiamente i conflitti, evitando di radicalizzare la diversità dei punti di vista.d) Utilizzare tecniche affidabili anche già sperimentate, unitamente a buon senso, nel rispetto di specifiche funzioni di ogni operatore scolastico.e) Formulare questioni in modo semplice, facilmente comprensibile e valutabile.f) Vagliare innovazioni realmente significative, evitando atteggiamenti di chiusura.g) Tener conto dei vincoli e delle procedura di verifica, senza lasciarsene soffocare.h) Assumere atteggiamenti di fiduciosa collaborazione, piuttosto che difendersi con un isolamento sospettoso. In ultima analisi, la qualità del servizio scolastico non può prescindere dalla riflessione e autovalutazione d'istituto, operata da ogni componente. Questo significa avere sotto controllo l'incidenza dei fattori più significativi del processo formativo e la possibilità di canalizzarli in una direzione condivisa, che permetta il nostro intervento di formatori consapevoli.