TO BE OR NOT TO BE

ABILITA' DIVERSE, STESSA VOGLIA DI VITA


Oggi è la giornata internazionale delle persone con disabilità.Un paio di video per riflettere su un malcostume tutto italiano sul quale mi interrogo ogni volta che mi trovo a parcheggiare la macchina.Forse perchè so cosa significa patire una limitazione della propria libertà di movimento, avendo trascorso qualche mese di convalescenza in sedia a rotelle e toccato con mano quanto poco a misura siano costruite le nostre città (dislivelli tra marciapiede e strada, scale ovunque, asfalti e selciati sconnessi, spazi angusti in cui infilarsi quando non trovando posto altrimenti c'è chi parcheggia occupando metà del marciapiede) come forse solo chi ha figli e li ha portati in giro in carrozzina o passeggino può sapere.  Forse perchè ho anche passato diversi mesi con le stampelle, conquistando i pochi metri di autonomia nel camminare che avevo allora con fatica passo dopo passo, mi domando come possano tante persone dare per scontato che sia così poco grave occupare posti riservati al parcheggio disabili che fanno così comodo quando si è di fretta e li si trova liberi, a ridosso dell'ingresso del centro commerciale o proprio vicino al bancomat o al negozio dove siamo diretti. Dimenticando che c'è un motivo per cui questi posti sono così vicini alla meta, visto quanta fatica costa colmare quei pochi metri a chi ha problemi di deambulazione e quanta pigrizia invece trattiene gli altri dal parcheggiare un po' più distante e fare uso delle gambe in perfetta efficienza che ancora può vantare. Trascurando che se mentre sono al bancomat o nel negozio arriva qualcuno che di quel posto ha veramente bisogno, vedendolo occupato non starà certo lì ad attendere i porci comodi dell'incivile e pigro usurpatore di cui non può prevedere i tempi, ma si rassegnerà a cercare un altro parcheggio per lui così lontano dalla meta..