Mise en abyme

Post N° 372


Si ricordano di mein ognuna delle scuole che ho cambiato iosi ricordano di me, perchésono l'unico che non ha mai parlatome ne stavo ad osservaree annotavo su un quaderno le mie impressionie ogni momento che mi porto dentro riesce ancora a farmi maleper ogni giorno non vissuto ho pagine da raccontarenon si parla mai di menelle storie che non smetto mai di scriverequello che succede intorno a menon lo vivo ma mi limito a descrivereresto fuori ad osservaree riporto su un quaderno le mie impressionie ogni momento che mi porto dentro riesce ancora a farmi maleper ogni giorno non vissuto ho pagine da raccontarese nel grande centro a cui andiamo incontro non mi saprò schierarevoi non sparate sul cronista nessuno lo verrà a salvareOgni colpa è la sensazione di sentirsi persi nel passato e ogni ansia quella di sentirsi persi nel futuro. Vivere sospesi tra sé e gli altri. Come un vuoto incolmabile ? Voglio rivedere il mio mare. Ri-originarmi per spiegarmi. Tornare per poter avanzare. Figlia dell'emigrazione è  vivere con radici scoperte da ri-scoprire, manca la terra per coprirle, l'humus per nudrirle. È la mia fragilità. Vorrei radicarmi colla coscienza però di questa assoluta impossibilità. Vivere sospesi tra sé e gli altri. Come un vuoto incolmabile. Come tra me e te. Un vuoto assoluto. Odio la morte, dolce nostro termine. Ossimoro della vita. Non sparate sul cronista nessuno lo verrà a salvare (?).Dispiegarsi per spiegare senza piegarsi.Davvero? Vivo un periodo di dubbi.Davvero ?Appunto.Beatrix