Mise en abyme

μηδέν άγαν


ti ho guardata e per il momento non esistono due occhi come i tuoi cosi’ neri, cosi’ soli che se mi guardi ancora e non li muovi diventan belli anche i miei e si capisce da come ridi che fai finta e che non capisci, non vuoi guai ma ti giuro che per quella bocca che che quando ti guardo diventa rossa morirei. chissa’ se lo sai? chissa’ se lo sai? forse tu non lo sai no, tu non lo sai. cosi’ parliamo delle distanze, del cielo, e di dove va a dormire la luna quando esce il sole chissa’ come era laterra prima che ci fosse l’amore e sotto quale stella, tra mille anni, se ci sara’ una stella ci si potra’ abbracciare? e poi la notte col suo silenzio regolare quel silenzio che a volte sembra la morte mi da il coraggio di parlare e di dirti tranquillamente, di dirtelo finalmente che ti amo e che di amarti non smettero’ mai. cosi’ adesso lo sai, cosi’ adesso lo sai. Silentia noctis.Ho un rapporto molto particolare colla notte, ricordo le ore passate a studiare,  fievole luce ,sentivo solo un ronzěo, pensieronon il mioquello degli autori che studiavo.Ricordo anche i ricordi.Nella mente si intrecciavanoai concetti che cercavo di intenderenon solo colla mente, col cuore anche.Sublime il concetto d'amore di S. Agostino.Sublime.La misura dell'amore č amare senza misure.Mai molto - μηδέν άγαν - mai abbastanza. Beatrix