Misslittlesun

Giovani e droga.


Anticipo di mezza giornata l'articolo di cronaca per farvi leggere questo saggio breve fatto per la scuola sul tema della droga e dei giovani.- misslittesun95 -Negli ultimi anni il consumo di droghe tra i giovanissimi è aumentato di una grossa percentuale che varia dal tipo di droga e dalla fascia di età, ma è comunque allarmante come dato. I giovani in Italia ormai si riconoscono solo in questa cultura della droga, dell'alcol, del fumo nocivo. Se si pensa che nel 2008 il 41,7% dei ragazzi frequentanti le scuole media faceva uso di derivati della cannabis ci si rende conto di quanto questo nuovo modo di "sballarsi" pericolosamente abbia preso piede tra la gioventù del nostro paese.Come mai questa crescita così enorme in così poco tempo? Sicuramente i ragazzi del nostro paese hanno modelli sbagliati che seguono senza sapere a cosa vanno incontro. La droga è all'ordine del giorno nei telegiornali ma non perché ne vengono mostrati gli effetti collaterali, bensì per lo spropositato uso che ne fanno artisti, politici, calciatori, attori e l'elenco potrebbe ancora essere lungo. Sono proprio i "modelli" che ispirano i giovani di oggi ad essere sbagliati. I ragazzi vedono persone del mondo dello spettacolo fare uso di sostanze stupefacenti e, forse per farsi "fighi", forse per essere accettati dal gruppo, decidono di provarle anche loro.Risultati? I primi, ovviamente, le stragi del sabato sera. Dove gira la droga se non nei locali frequentati da adolescenti stanchi di una settimana di studio? E chi ci pensa al fatto che potrebbe essere la loro ultima sera? "Ho diciotto anni, sono immortale, invincibile! I ragazzi che muoiono negli incidenti d'auto? Bhè, loro non hanno la mia immortalità, ovvio!" questi potrebbero essere i pensieri di un ragazzo, dopo tutto a quell'età la morte è un concetto lontano, solo in caso di eventi tragici ci si avvicina all'idea che la gente possa morire. E questi, gli incidenti quindi ma anche le risse, i litigi, le botte prese, sono solo gli effetti a breve termine dell'uso di sostanze stupefacenti.A lungo termine c'è di peggio. Chi, infatti, sopravvivere alla "prova del fuoco" delle serate finite ad anfetamine, canne e vodka (che spesso è alla frutta, quindi non ci si rende conto di quanto se ne beve grazie anche al sapore gustoso e simile ai succhi di frutta per i bambini.) va in contro ad altri problemi più seri come le malattie mentali e simili, rovinando se stesso e rischiando di diventare poi un pericolo per la società. Ci sono, certo, progetti di riabilitazione per chi si perde in questo labirinto ipoteticamente psichedelico, ma quanti ce la fanno? Quanti vengono davvero reinseriti nel mondo della vita? Pochi. Molto pochi. Dove andrà a finire il nostro paese a quel punto? I giovani sono ormai la nostra unica possibilità, ma se ce li perdiamo così come possiamo fare? E i loro figli, come verranno su? Stiamo fermando, in senso lato, un processo di evoluzione lungo migliaia di anni.Come fare ad evitarlo? L'ideale sarebbe fare prevenzione. Si dice di farla per quanto riguarda le malattie, ma le dipendenze non sono anche esse malattie?Nelle scuole, in televisione, nei centri giovanili, su internet (ormai diventata l'unica fonte diretta di comunicazione con i ragazzi) ovunque ci sia possibilità di trovare adolescenti e preadolescenti (ormai il fenomeno è purtroppo molto diffuso anche tra i ragazzi delle scuole medie, e potrebbe estendersi a quelli delle ultime classi della scuola primaria) bisogna fare prevenzione, parlare, spiegare. E soprattutto ascoltare. Ascoltare i ragazzi per capire qual'è la causa del loro desiderio di sostanze proibite? Piacciono proprio perché proibite? Oppure servono a riempire una mancanza che c'è da prima? Qualcosa di fisico, di affettivo che non c'è stato quando doveva esserci. Come se la droga fosse una mamma adottiva.Mentre cerchiamo di capire cosa li spinge a drogarsi non scordiamoci che tutto ciò che c'è e manca arriva dalla famiglia. La prima esperienza vera di vita nel mondo.