wabi

In fondo se il senso di maternità non fosse così forte ci saremmo già estinti , ma è bello leggerlo in chiave poetica :o)

Poetica neh? pensa che c'e` chi mi ha detto che e` mera cronaca.. :) Attenzione attenzione, filippica in avvicinamento...Il mio personale senso di maternita` (missmarch style, pericolosamente confuso-quindi) e` comparsi dopo il parto. Li` e` esploso il legame immediato. Quella semina di emozioni insolute che ho curato dal 3 mese in poi, quando ho deciso di portare avanti la gravidanza. La mia scelta di aggiungere un cucciolo ai cuccioli del mondo non e` stata immediata, non lo volevo. All'inizio ho creduto di morire. Anatema, qualcuno mi ha lanciato una maledizione, ma come ho potuto lasciarmelo fare, ma come hai potuto farmelo?cazzo no, io non lo voglio un figlio, non adesso, non con te (ehm..) Maternita` che coltivo, perche` diversamente si seccherebbe. Io non ci sono "nata" madre. Anche se senza di lui non sarei la donna che sono ora.. Ci sono giorni in cui farei pallina di Cucciolo e lo lancerei contro un muro di gomma per farlo rimbalzare, per dire.. maternita`, non capacita` o voglia di accudire da donna chioccia. Non so` cosa sia una buona madre, io sono sua madre. E ho deciso da subibto che sarei stata tutto quello che sarei stata in grado di essere, niente di meno. Ma con tutti i miei limiti da superare. Storia lunga ancora senza finale, grazie al cielo ho una vita davanti!

essere migliori di chi ci ha preceduti e' una sfida :-) . Non sono mamma purtroppo, ascolto le tue parole e comprendo che vengono dal cuore ...e mi piacciono :-)

Non e` che voglia essere migliore, solo mi sono accorta di essere diversa da loro, il che e` anche normale per la vita che ho vissuto..Vorrei solo essere in grado di non dare a mio figlio quella orribile sensazione di inadeguatezza che ho vissuto io. Il mondo fa` da se`.. ti fa` sentire una aliena senza troppe remore, ma questo ti rende piu` forte, tipermettte di conoscerti, di scoprirti diverso o simile o uguale o chenneso`.. i rimandi che ti da` la societa` che ti circonda ti aiutano a crescere, ma i genitori che ti guardano con l'aria "con tutto quello che saresti potuto diventare" convinti che tu sia una poverina che si accontenta delle briciole o una pazza visionaria con le manie utopistiche, i genitori che non ti amano esattamente per quel poco che sei, ecco e` un peccato.. I miei sono stati sempre molto attivi, con mille cose da fare, mille impegni due adozioni, ma hanno fatto un errore enorme:dare per scontato di sapere chi io fossi..il fatto e` che da quando avevo 12 anni in poi, ne e` passato di tempo!! :) eh? Da li` la nostra vita e` stat risucchiata da un uragano continuo. Ho dato (al tempo) per scontato che fosse una situazione passeggera il loro avere sempre altro da fare, il loro non sapere chi fossi o cosa facessi, ma questo momento non passava mai e loro non mi hanno mai conosciuto ne` durante l'adolescenza, ne quando mi sono affacciata alla vita andando a vivere in una altra citta` per la scuola e poi via via in altri mondi per lavoro. Adesso che hanno il tempo e la possibilita`( da due anni e passa sono tornata a vivere con loro)di guardarmi, mi vedono solo con i loro occhi che sono fermi a tanti troppi anni fa. E reiterano questo errore ogni giorno, purtroppo. Ferendomi con un taglierino silente che credevo fosse riposto in qualche cassetto del passato. Credo che la maggior parte delle volte in cui succede non sia nemmeno intenzionale. Arrivano ad essere volutamente "taglienti" solo quando provocati dal mio rivendicare una personalita` e una autonomia diversa e molto piu` morbida del previsto. Certo questo poi fa male il doppio, sommato al resto. ho finito, anche perche` quando rileggero` facilmente non ci capiro` un accidenti, quindi e` meglio un punto accapo!

comprendo perfettamente cio che dici ..il principio e' sempre uno solo infatti ...amare qualcun altro per il poco che e' o che crediamo sia ...

perfetto!

Impariamo dagli errori inconsapevoli degli altri, sentendo ancora il bruciore di ciò che ci ha fatto tanto male. E' il nostro modo di riscattarci, forse. Non ci risparmierà certo nuovi, magari anche più gravi, sbagli, ma passando dall'altra parte si impara perlomeno a comprendere, e perdonare.

SSSIIIIIIIIIIII! e` cosi`, ed e` infinitamente difficile riuscirci..ma mi sto allenando 'x' *~*

Un bel post,uno di quelli che suscita belle cose. ^_^

Non ho figli quindi non oso commentare la gioia-difficoltà-paura di essere genitore. Ma penso che, se si già quali sono gli errori da evitare, i passi per una buon percorso sono già cominciati.

I genitori sono un esame – quello sì ! – che dura tutta una vita. Tempo e setaccio sono gli unici strumenti che servono ad essere non più giudicati ma ad essere guardati con occhio benevolo ( " Oh , diamine: ce la farà.." ). L'attenzione verso i nostri , di figli , è sempre guardinga per evitare che le cose subìte , diventino la replica di un copione , il già-visto e già-sentito . Centinaia le volte in cui ho fatto e detto cose con spirito paterno , per poi mordermi le labbra e capire che non esiste un ruolo preconfezionato , non esiste un modus comportamentaliis buono per tutte le stagioni. Relax. Fiato. Vediamo così , come funziona. Vediamo a mollare la briglia delle assurdità del " si fa così perchè con me hanno fatto così". Da quando era immerso in quella roba amniotica sono passati 12 anni. Maria Elena , figlia 32enne di un mio cliente ed interlocutrice per l'azienda , ha avuto un pancione in crescita mese dopo mese. Ogni volta che per lavoro passavo da loro , cresceva e cresceva. L'ultima volta , prima di Natale , abbiamo bevuto un caffè assieme . Il Papà-quasi-nonno-per-la-prima-volta (Maurone) era visibilmente orgoglioso di entrare in una veste inedita. Posata la tazzina , Maria Elena mi butta in faccia i suoi occhi mediterranei spalancati e la domanda " Sì ma DOPO , com'è DOPO ?" . Dopo è un bel casino , a meno di avere un rapporto blindato nei confronti dello stress e talmente profondo da lasciar passare in secondo piano tutto il resto . Ma quel momento lì , quello in cui una pancia enorme diventa una personcina , è l'emozione più forte ed incisiva che – credo- una persona può provare. Come se Dio ti battesse sulla spalla ( " Ehi , sono qui , figliolo. Avevi bisogno ? " ) . Quando me l'hanno messo in braccio , era caldo soffice e pulito. Il neo sulla fronte che oggi accarezzo ancora prima che si addormenti . Due occhi-fanali mi studiavano la faccia da vicino , la prima volta che ci vedavamo , cribbio. Mentre racconto a Maria Elena il DOPO ed il MENTRE , inizio a vedere tutto come attraverso una vasca dei pesci cui stanno agitando le acque. Maurone mi batte sulla spalla una manata : " Ciàh oztia , fa minga inscì ca ta me spavèntett la tùza , o Criztu ! " ( "dài non fare così che mi spaventi la figlia , per la miseria!" ) . I lariani sono gente tosta fuori , dentro morbida come la crema di un bignè. Dissimulo e faccio una battuta , ma il flashback è stato potente. Alex è per me l'unico amore vero , eterno ed assoluto in cui il detto " gettarsi nelle fiamme" è attuabile senza metafore. Maria Elena toglie i suoi occhi da dosso , sorride . " Ah , se è così allora ne vale la pena." Sì. Nel bene e nel male , vale la pena.

Ma guarda un po` cosa mi tocca leggere ..!! ;)