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la nonna è sempre la nonna


I RIMEDI DELLA NONNAA differenza delle pratiche magiche, i rimedi naturali costituivano patrimonio comune e venivano adottati autonomamente, o dietro suggerimento di chi, avendone fatto ricorso, ne poteva testimoniare l’efficacia.  Contusioni: A) appoggiare le foglie di cavolo schiacciate o stendere la chiara di un uovo sbattuto; fasciare bene.B) sugna fresca sui lividi.Cistite: bere la mattina a digiuno e la sera prima di andare a letto un bicchiere d’acqua calda con il succo di limone e 2 cucchiaini di miele ( per 15 giorni).Scottature: immergere immediatamente la parte dolorante nel latte freddo: non ci saranno né dolori né bollicine.Piedi doloranti: aggiungere mezzo bicchiere di aceto bianco nell’acqua del pediluvio serale.Duroni sotto la pianta dei piedi: massaggiarli mattina e sera con un batuffolo di cotone imbevuto con succo di limone.Mal di gola: mettere a bollire un rametto di salvia in un quarto di litro d’acqua “filtrare e fare gargarismi”.Contro geloni: impacco con decotto di foglie di noce. Versare in 500 grammi di acqua bollente un pugno di foglie essiccate; dopo 10 minuti filtrare; usare per impacchi tiepidi.Tosse: A) decotto di erbe ( malva, lauro gramigna, camomilla, acqua e zucchero). B) decotto ottenuto mediante l’ebollizione di peduncoli di ciliegie.Mal di testa: impacchi di foglie di cavolo o fettine di patate crude sulle tempie. Pediluvio in acqua calda nella quale si aggiunge una manciata di sale grosso e un rametto di rosmarino.Punture di vespe: A) impacco con foglie di malva; B) aglio schiacciato; C) premere forte una chiave. D) applicare miele sulla parte gonfiaMal di stomaco: Bollire bucce di limone con zucchero.Gonfiori vari: impacchi di olio caldo e ruta; “la ruta ogni male stuta”.Accesso dentario: cataplasmi di semi di lino.Ferita: coprire con una ragnatela.Ipertensione: A) usare “le sanguette” che succhiano il sangue, ristabiliscono equilibrio. B) mangiare i lupini.TRA MEDICINA E MAGIACon l’affermarsi della medicina ufficiale progressivamente venne a cadere in disuso il ricorso alle erbe, non così quello alle pratiche magiche che si è protratto come alternativa alle prescrizioni mediche, sino ai tempi nostri.Orzaiolo: si doveva guardare in una bottiglia d’olio per 3 volte mattina e sera; la guarigione era assicurata.Ittero: si facevano impacchi di mais macinato e caldo e si mettevano sotto le ascelle.Cefalee: si effettuano massaggi sulla fronte con parole “magiche”.Milza gonfia: passare il malato attorno ad una quercia.Gonfiore all’inguine: far saltare il paziente su un foco fatto con le foglie, pronunciando le parole segrete di rito.Distorsioni articolari: utile la “ Stoppata” con albume d’uovo e fasciatura stretta.LA NONNA PULIVA COSI’Le bottiglie: versava dentro del terreno che provocava attrito, sciacquava e tutto splendeva (in seguito si usava il riso).I vetri: miscelava in parti uguali acqua salata e alcool; lucidava con panno asciuttoI pavimenti: passava uno straccio imbevuto in acqua e sapone naturale. Lucidava con olio di lino e poi con un panno asciutto.Il marmo: lavava con acqua saponata. Per macchie resistenti usava acqua e succo di limoneL’argento: puliva con acqua di bollitura delle patate.Il bronzo: puliva con olio caldo oppure con succo di limone.Il rame: strofinava con succo di limone; per lucidare latte cagliato o cenere di legna.Il lavello: versava scaglie di sapone e acqua molto calda. Per deodorare aceto bollente.Il WC: lavava accuratamente, poi aggiungeva aceto nell’acqua dello scarico.I tappeti: 3 cucchiai di sapone liquido, 90ml di alcool, 240ml di acqua. Versava gli ingredienti in un recipiente e mescolava fino ad avere una schiume compatta. Strofinava sul tappeto con una spazzola. Alla fina spazzolava bene il tappeto. SE QUESTO POST TI E' PIACIUTO, VOTATEMI CLIKKANDO SUL BANNER QUI SOTTO