ultimo peccato

La superiorità femminile

E' inutile negarlo. Le donne sono superiori ai maschi in tutto, ma proprio in tutto. Perchè? Potrei fare un lungo elenco di come siano capaci di sovrastarci sia dal punto di vista tattico che strategico, delle attitudini, delle capacità interpretative della vita, ma mi limiterò ad alcuni significativi aspetti:

1) La capacità di vivere le emozioni.

Non si può comprendere l'estensione della percezione femminile spesso erroneamente identificata come senbilità o fragilità. In una scala da uno a cento, l'uomo non va oltre al cinquanta generalmente, mentre un cuore femminile è difficile che scenda sotto l'ottanta per cento. Le donne vengono letteralmente attraversate emotivamente da ciò che provano, nel bene e nel male. Capiscono immediatamente i mutamenti d'umore, il calo dell'interesse del patner, il precipitare di una situazione. Ma anche nell'amore danno tutto fino in fondo se coinvolte appieno e non parliamo del sesso dove la natura le ha dotate della capacità di provare più orgasmi anche in serie ripetute e ravvicinate. Scosse di piacere simili a quelle dei terremoti che si ripetono e s'irradiono nel loro corpo come  sul territorio dopo il sisma principale. Che differenza da noi maschietti che abbiamo bisogno di tempo per "ricaricare le pile".

2) La maternità.

Come potremmo mai capire il senso psicologico, carnale, sentimentale che lega una madre a un figlio per tutta la vita? Sentire crescere la vita dentro di sè è un'immagine così potente che basterebbe da sola a definire l'immenso divario con il semplice atto riproduttivo. Come si dice è davvero "carne della tua carne". Spesso in conseguenza di ciò l'amore più bello ed intenso viene travasato dal marito ai figli.

3) La percezione di sè.

Una donna si scruta continuamente, sa esatttamente i suoi punti di forza e le sue debolezze e lavora sempre per migliorarsi, cura il suo aspetto, sceglie l'abbigliamento adatto per le occasioni. Difficilmente mette la "prima cosa che capita". Istintivamente è cosciente del suo valore e che deve presentarsi sempre al meglio come regola generale. Copre i difetti ed esalta gli aspetti di valore.

4) La strategia nelle relazioni.

Mai detto fu più sbagliato di quello che dice che "l'uomo è cacciatore". Chi decide è sempre la donna che usa raffinatissime tecniche di caccia per adescare, sedurre l'uomo verso cui prova un certo interesse. La donna è pescatrice, butta l'amo con l'esca e aspetta che il pesce abbocchi. Far credere di essere state cacciate è un modo per avere un vantaggio strategico spesso decisivo nella relazione.

Mi fermo qui per non svelarvi troppe cose e concludo con un detto che potrà esservi molto utile: "se non puoi battere il tuo nemico (un uomo non vincerà mai con una donna razionalmente) fattelo amico".

Multipersonalità

La rete è una "bestia" strana con tutti i suoi pregi e le immancabili contraddizioni. Mi è capito più volte, infatti, d'imbattermi in gente dotata di più avatar, "nik-name", profili, ecc. Insomma avete capito. Di fatto sono personalità complesse che hanno bisogno di rappresentare più immagini di se stessi. Alcuni molto intelligenti, arguti, attenti, bravissimi nel relazionarsi sotto mentite spoglie tali per cui un uomo può essere una donna o viceversa Altri anche pericolosi esperti di internet a di programmi capaci d'intrufolarsi nel tuo mondo e di soffiarti perfino l'accesso al profilo. Altri ancora sofferenti di distrubi della personalità, magari pieni d'insoddisfazione per la vita che non li ha capiti, bipolari, schizofrenici, distonici affettivi, ecc. ecc. Non mi dilungo non essendo un medico nè uno psicologo. Il problema è che ho una spiccata sensibilità e spesso mi accorgo del "falso d'autore". Le mie intenzioni sono sicuramente pacifiche e rispettose degli altri mentre nutro forti dubbi sulle intenzioni di alcuni conosciuti solo virtualmente qui. A volte avverto perfino la "sindrome del divino" cioè l'attitudine di certi soggetti a sentirsi superiori agli altri nello loro manifestazioni.  Nel mio caso vi assicuro che l'unica sindrome di cui soffro è  al massimo quella del divano. Invito tutti però a mostrare la massima attenzione prima di relazionarsi "dal vivo" con chissà chi.

La ripresa

Mi par di capire qui in Italia che se la ripresa c'è, trattasi di "ripresa per il culo".

Sarò io che non percepisco in sincrono con televisione e governo questa nuova ondata di benessere in arrivo e tutto l'entusiasmo per una crescita del p.i.l. di appena forse l'0,8% dopo anni di calo verticale (dall'inizio della crisi ci siamo sparati un bel meno 15% reale) ma la realtà quotidiana mi appare vestita in modo assolutamente differente.

I miei occhi vedono sempre più disperati per le strade e parlo di Milano la capitale economica del paese in un bel misto mare tra migranti, profughi, africani di sconosciuta provenienza e italiani ridotti a dover rovistare nella spazzattura o ad accattonare per tirare il fatidico fine mese. Ovviamente è il settore di quelli che non lavorano, che non hanno la pensione, che sono considerati scarti dalla società. Tutti che vivono di espedienti. La conseguenza logica ed inevitabile di raccattare tutti senza un filtro adeguato ad ogni costo è l'aumento della delinquenza, dello spaccio, delle tensioni sociali. Ed è triste pensare che dietro la sbandierata facciata d'umanità, d'accoglienza sociale del più debole in realtà si nasconde il "solito" traffico losco d'interessi. E' chiaro che a riempire l'Italia di barboni qualcuno ci ha mangiato e continua a mangiarci su. La terminologia giusta è "traffico di esseri viventi". Il cerino in mano rimane alla gente normale che deve sobbarcarsi pure il costo economico e il disagio sociale di una mescolanza senza criterio di razze e culture. Non avviene un'integrazione sociale ma la distruzione della nostra identità come popolo.

E l'economia? Vedo solo negozi chiudere, supermercati fallire, pompe di benzina che dismettono l'attività. Moltissima gente che non paga in un continuo ribaltamento di posizioni. I nuovi contratti di lavoro sono per lo più trasformazione di quelli già esistenti a motivo del regime fiscale conveniente. Stabilimenti interi di fabbriche storiche smantellati, quartieri industriali vuoti di persone e pieni di tristezza. La realtà è che le tasse sono arrivate ad un livello insostenibile. Non conviene più aprire un negozio perché l'unica certezza che si ha è di dover pagare tasse, contributi volontari "obbligatori" (verrebbe da ridere per questo ossimoro). Non conviene nemmeno più produrre in Italia come ci hanno insegnato il buon Marchionne e la gloriosa Fiat. Se se ne sono andati loro vuol dire che in Italia il mercato è finito. Ci potete scommettere.

Una serata da vaffanculo

Ti capita mai una serata storta, stonata? Una di quelle che nulla va giù per il verso giusto.

Il mondo può andarsene a cagare.

La vita, le regole, il giusto comportarsi, tutte parole senza alcun senso mentre il tempo passa. La triste realtà è che diventi vecchio senza vivere. Imbottigliato nelle ragioni altrui. Quelle dei genitori, quelle degli amici, quelle della televisione. Per non commetere errori rinunci a vivere e passi la vita come pel di carota.

Non fai questo, non fai quello nel tempo in cui potresti farlo con un unico risultato. Rimpangerlo quando sarai vecchio e non potrai più afferrare ciò che hai lasciato andare.

E ti sentirai un coglione, uno che ha perso il treno, che è rimasto con il culo per terra.

Troppo tardi, troppo stupido, troppo poco tempo.

Vaffanculo.