Cioccolata con panna

Con le migliori intenzioni


“Nec promissa igitur servanda sunt ea quae sint iis, quibus promiseris, inutilia, nec si plus tibi ea noceant, quam illi prosint cui promiseris, contra officium est maius anteponi minori, ut, si constitueris cuipiam te advocatum in rem praesentem esse venturum atque interim graviter aegrotare filius coeperit, non sit contra officium non facere quod dixeris, magisque ille, cui promissum sit, ab officio discedat, si se destitutum queratur.” (Cicerone, De officiis) Ritorniamo a quella sera di Agosto del 2002. ( vedi post 40 e 41) Incontrare per la prima volta dopo tanto tempo una tua ex ragazza a “bruciapelo” senza preavviso davanti alla tua nuova fiamma non è il genere di esperienza che vi auguro. Soprattutto quando la tua nuova ragazza ha il fiuto di un “cane da tartufo” per guai ed intrighi. Gli raccontai più o meno tutto, omettendo i dettagli più “scabrosi” ma cercando di essere nel complesso il più sincero possibile. Ancora oggi mi chiedo come abbia fatto Gaia, in pochi minuti, ad intuire che tra me e Francesca ci fosse stato “qualcosa”. Nel nostro inaspettato rendez-vous eravamo stati così dannatamente “sfacciati”? Non credo, forse era solo veramente merito del formidabile “fiuto da sbirro” di Gaia. Seduti nel tavolino più riservato in una splendida terrazza del più “caro” ristorantino ( perdonerete questa vena di meschina avarizia, ma allora le “tasche” erano quelle di un povero studente universitario) della mia piccola cittadina, davanti ad un invitante piatto di spaghetti con vongole e bottarga, accompagnato dal un delizioso vino bianco delle nostre parti, cercavo di recuperare una serata che aveva preso decisamente una brutta piega: - Non ti piacciono gli spaghetti? (Mjago) - Mi hai fatto passare l’appetito! (Gaia) - Io ? (Mjago) - Si tu! (Gaia) - E in che modo scusa? (Mjago) - Con questa storia! (Gaia) - Me l’hai chiesto tu di raccontartela! (Mjago) - Secondo me non me l’hai raccontata tutta! E poi questa Francesca è proprio una "zoccola"! (Gaia) - Gaia per favore! (Mjago) - Ma dai, andare a letto con il prof. di matematica ma ti rendi conto? (Gaia) - Il prof era un uomo affascinante… (Mjago) - La cosa che mi fa più “incazzare” e che la difendi in continuazione! (Gaia) - Non mi sembra di difenderla, cerco solo di farti ragionare! (Mjago) - Invece la difendi e non mi piace, e poi non ho capito perché l’hai lasciata! (Gaia) - Non andavamo d’accordo e litigavamo in continuazione. (Mjago) - Anche noi litighiamo in continuazione! Cos’è hai intenzione di lasciare anche me? (Gaia) - Ma smettila Gaia… in più eravamo spesso molto lontani, dopo la maturità lei è andata a studiare a Pisa. (Mjago) - E tu perché non l’hai seguita ? (Gaia) - Andare a Pisa fu una sua decisione improvvisa, cambiò idea all’ultimo momento e non me la sentii di andarle dietro! (Mjago) - Ah giusto…tu non sei certo il tipo che prendi una decisione all’improvviso senza “ponderare”! (Gaia) - Scusa, questo cosa c’entra? (Mjago) - Mjago, lo sai bene che tu sei uno di quelli che, se non ha vagliato tutte le possibilità, non muove un passo! (Gaia) - Mi piace sapere dove “metto i piedi”, tutto qui, il cervello c’è stato dato per usarlo ogni tanto! (Mjago) - Si, ma c’è chi ci si masturba! (Gaia) - Da che pulpito…parla la principessa dell’onanismo mentale! (Mjago) - Che “stronzo”! Che “cazzo” c’entra? (Gaia) - Non sei capace di tenere una conversazione senza scadere nel turpiloquio…sei forse a corto di argomenti? (Mjago) - Sicuramente la tua ex compagna di classe di argomenti ne ha più di me! (Gaia) - Non lo so, sono quattro anni che non la frequento più. (Mjago) - Non è mai troppo tardi per riprendere una “vecchia amicizia”, sicuramente a lei non dispiacerebbe! (Gaia) - Io non ne sarei tanto sicuro (Mjago) - Beh dal mondo in cui ti guardava devi aver lasciato un buon ricordo (Gaia) - Non ho capito ancora dove vuoi andare a parare con questa discussione. (Mjago) - Non posso essere gelosa? (Gaia) - Non ne hai motivo! (Mjago) - Ah no? Ma hai visto come ti ha guardato quella stasera? E poi ti metteva in continuazione le mani addosso! (Gaia) - Ma forse voleva sincerarsi che non fossi un fantasma del passato! (Mjago) - Non mi prendere per il “culo”, quindi eravate quattro anni che non vi vedevate? (Gaia) - Te l’ha confermato anche lei (Mjago) - E tu in quattro anni, non hai sentito il bisogno di scriverle una lettera o di farle una telefonata? (Gaia) - All’inizio si, poi questa esigenza è svanita (Mjago) - E lei non si è fatta sentire? (Gaia) - No mai… (Mjago) - Io non avrei resistito! (Gaia) Vuotare il sacco e quella romantica cenetta a lume di candela non riuscirono a placare la sete di verità di quel perfetto inquisitore in gonnella. Gaia “abbaiò e ringhiò” tutta la cena. Chiedere il conto fu una liberazione…salata però…, ragazzi che prezzi! Uscendo dal ristorante, mentre mi ripromettevo che non ci avrei più messo piede, Gaia mi colse ancora una volta di sorpresa: - Mi devi fare una promessa! (Gaia) - Sentiamo (Mjago) - Se si fa risentire me lo devi dire. (Gaia) - Hai bisogno di queste certezze? (Mjago) - Si! (Gaia) - Contenta tu… (Mjago) Non omnia promissa servanda sunt ? Ma si, pensai, figurati se Francesca si fa risentire…