Margherita

Un biglietto


<<Seduta in direzione contraria a quella del treno, guardava scorrere il paesaggio. Nelle orecchie la musica, “Tre Sonate per violino e pianoforte” di Schumann – sofferenza e passione. Al di là del finestrino, colline verdi e piccoli paesi color terracotta, intervallati dal buio fitto delle gallerie. Questo buio faceva si che la sua immagine si riflettesse nel vetro: pelle chiara e luminosa, occhi verdi, lunghi capelli mossi biondo scuro, labbra morbide e rosa, magra e alta al punto giusto. Mentre musica e immagini fluivano fuori di lei, con la mente lasciava che le sue mani seguissero le note sulla tastiera del pianoforte. Il giorno prima aveva tenuto un concerto e ora ritornava nella sua città. Seduta di fianco a lei c’era una donna sui quarant’anni, intenta prima a compilare un “sudoku” dopo l’altro e in seguito a leggere una rivista.  Di fronte alla donna, un uomo, nessun segno particolare, non avrebbe saputo descriverlo. Stavano entrando nella stazione di Bologna. Lui raccoglie le sue cose, telefono, valigetta, giornali, e con un dito fa scorrere un minuscolo bigliettino sul tavolino di fronte a lei. Poi si alza e scende dal treno. Lei rimane un po’ interdetta. Deve prenderlo e aprirlo? E’ certo che sia proprio lei la destinataria? Dopo questo momento di esitazione lo prende, lo apre, lo legge… Rimane ferma immobile. Lo stupore fa sembrare più grandi i suoi occhi. Si guarda intorno… qualcuno si è accorto di quel passaggio? La donna accanto a lei è immersa nella sua rivista e non sembra avere notato alcunché. Solo una ragazza seduta nei quattro sedili al di là del corridoio ha notato il gesto dell’uomo, e ora la sta guardando con curiosità.>> Cosa c’era scritto su quel piccolo pezzo di carta?….  E’ successo domenica in treno…con qualche aggiunta di fantasia da parte mia... ma non so immaginare come può continuare questa storia…