Margherita

... quasi quasi...


(Wislawa Szymborska)- e ora qualche passoda parete a parete,su per questi gradinio giù per quelli,e poi un po’ a sinistra,se non a destra,dal muro in fondo al murofino alla settima soglia,da ovunque, verso ovunquefino al crocevia,dove convergono,per poi disperdersile tue speranze, errori, dolori,sforzi, propositi e nuove speranze.Una via dopo l’altra,ma senza ritorno.Accessibilie soltantociò che sta daanti a te,e laggiù, a mo’ di conforto,curva dopo curva,e stupore su stupore,e veduta su veduta.Puoi decideredove essere o non essere,saltare, svoltarepur di non farsi sfuggire.Quindi di qui o di qua,magari per di lì,per istinto, intuizione,per ragione, di sbieco,alla cieca,per scorciatoie intricate.Attraversi infilate di filedi corridoi, di portoni,in fretta, perché nel tempohai poco tempo,da luogo a luogofino a moli ancora aperti,dove c’è buio e incertezzama insieme chiarore, incantodove c’è gioia, benché il doloresia pressoché lì accantoe altrove, qua e là,in un altro luogo e ovunquefelicità nell’infelicitàcome parentesi dentro parentesi,e così siae d’improvviso un dirupo,un dirupo, ma un ponticello,un ponticello, ma traballante,traballante, ma solo quello,perché un altro non c’è.Deve pur esserci un’uscita,è più che certo.Ma non tu la cerchi,è lei che ti cerca,è lei fin dall’inizioche ti insegue,e il labirintoaltro non èse non la tua, finché è possibile,la tua, finché è tua,fuga, fuga -