Creato da margherita_n il 11/05/2006
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Riflessioni

Post n°56 pubblicato il 20 Novembre 2006 da margherita_n

Ho letto su qualche rivista che “elucubrare” prima di dormire è una delle attività sconsigliate per chi, come me, soffre d’insonnia. Così da un po’ di tempo, da un mese, la sera non scrivo più: per non rischiare di non dormire, per non piangere (la mia emotività si manifesta spesso con lacrime, anche quando il dolore non è profondo), almeno per non piangere quando sono da sola. Il “nodo” che riguarda il mio passato non è ancora risolto dentro di me e se mi metto a scrivere e pensare inevitabilmente ci vado a sbattere e sto male e basta, non vedo vie d’uscita per questo tipo di dolore. Pensare non mi aiuta. Il mio amore è certo una fonte di felicità e ben-essere, di speranze, progetti per il futuro, tenerezza e dolcezza, e tempo sereno. Il mio non essere “libera” lo turba e pensargli per me significa anche consapevolezza di creare sofferenza non solo in chi ho lasciato, ma, per lo stesso motivo ma cause opposte, anche in lui.

In certi momenti mi sento fredda o cinica e mi osservo e mi chiedo dove sia la fonte della mia sofferenza e come potrei lenirla senza uccidere in me l’amore, la fiducia e la speranza. Mi osservo e mi chiedo quanto di questa sofferenza sia reale e quanto sia un dolore narcisistico, con cui richiedo attenzione e mi libero dai sensi di colpa: “soffro anche io, quindi povera me, non sono poi così cattiva!”. Come troppo spesso accade il centro sono io. Mi chiedo a volte se è una “colpa” (anche questa...!) e se davvero qualcuno riesce ad essere diverso. Scrivere perchè qualcuno legga in fondo non è così differente: avere spettatori per dare un senso alla propria esistenza. Ho letto di recente che il matrimonio (inteso in senso lato come la scelta di dividere la vita con un’altra persona) sarebbe dettato dal bisogno di avere qualcuno che, giorno dopo giorno, sia testimone della nostra vita, affinchè questa non scorra invano. Credo che, più o meno consciamente, quasi tutti siamo alla ricerca di un senso. Perchè, se ci si pensa bene, per la nostra vita, di fronte alle sofferenze di milioni di persone o all’immensità dell’Universo, un senso non è facile trovarlo. Pochi conducono delle vite che hanno oggettivamente significato (un bravo medico, un bravo insegnante, un bravo scrittore, un missionario...). Per lo più perpetuiamo la specie, cercando di fare il minor male possibile e traendo i maggiori benefici possibili. Purtroppo a livello globale il male compiuto è enorme, sia nei confronti degli altri uomini che del.. “creato”, e certamente in parte dovuto anche alla nostra indifferenza di pecore che non sanno vivere guardando oltre, in modo costante e non occasionale, al proprio pascolo, gregge, foraggio. La mia sensazione di impotenza è grande, e cresce con l’esperienza. Non si riesce quasi ad agire in una piccola organizzazione quale può essere il proprio ambiente di lavoro, è difficile pensare che si possa farlo influendo su scelte lontane da noi diversi livelli di potere. E anche chi si muove e protesta spesso è spinto da qualcosa che lo tocca molto da vicino (il suo giardino...).

... non so come sono finita a fare considerazioni di ordine così generale, saltando di palo in frasca, e dando sfogo al mio pessimismo...

 
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Commenti al Post:
bluewillow
bluewillow il 21/11/06 alle 10:30 via WEB
le tue considerazioni penso siano comuni a molti, soprattutto quando è sera e sembra si debba fare un riepilogo della giornata, per cercare di valutarne il significato. Io con il tempo sono diventata certametne più cinica. Ma spero che comunque ci sia un limite a quanto lo si può diventare. Se si pensa di "agire per il meglio" è già qualcosa penso. Ciao, spero che in futuro la tua visione sia più ottimistica! :)
(Rispondi)
 
margherita_n
margherita_n il 21/11/06 alle 10:59 via WEB
Sono sicura che un limite al cinismo ci sia, almeno per la maggior parte delle persone! In effetti di mattina è più facile essere ottimisti... Ciao blue :-)
(Rispondi)
Luke_Sky
Luke_Sky il 21/11/06 alle 20:19 via WEB
In effetti è stato un gran bel flusso di coscienza, questo post...che dire? Che anche a me capita di essere cinico e pessimista più spesso di quanto vorrei, ma basta una sciocchezza per farmi accorgere di quanto la vita sia bella e degna di essere vissuta comunque, anche senza un "senso" esplicito (perchè sono convinto che un senso ci sia sempre. Magari ben nascosto, ma c'è!) Un abbraccio :)
(Rispondi)
 
margherita_n
margherita_n il 22/11/06 alle 08:22 via WEB
Si, è come dici tu, ma ogni tanto è facile dimenticarlo... Grazie e buona giornata :-)
(Rispondi)
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